Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Stimolazione cerebrale profonda: mappate le aree da colpire per l'Alzheimer

deep brain stimulation scheme 2

Il morbo di Alzheimer (MA) è la quinta causa di morte negli over-65 [negli USA]. Mentre molti trattamenti potenziali per la malattia neurodegenerativa si concentrano sullo sviluppo di farmaci per colpire i colpevoli chiave, un approccio relativamente nuovo mira a trattare più direttamente il cervello.


La stimolazione cerebrale profonda (DBS, deep brain stimulation) è una tecnica neurochirurgica con circuiti cerebrali eccitati elettricamente per alleviare i sintomi di disturbi come il Parkinson e il disturbo ossessivo-compulsivo. L'uso preliminare della DBS nei pazienti con MA ha prodotto risultati contrastanti, con vari esiti cognitivi. Questi risultati diversi possono essere dovuti a discrepanze nei posizionamenti degli elettrodi tra i pazienti.


Ricercatori del Brigham and Women Hospital di Boston, hanno confrontato gli obiettivi della DBS nei pazienti con MA trattati in precedenza in 7 siti internazionali, scoprendo che stimolare l'intersezione di due particolari reti cerebrali si correla a esiti migliori per il paziente, rispetto alla stimolazione dei siti vicini. I risultati sono pubblicati su Nature Communications.


"Pochi pazienti di MA sono stati trattati con DBS, e quindi isolare una rete da puntare e dimostrare che ciò potrebbe essere predittivo per gli esiti dei pazienti è stato entusiasmante", ha affermato l'autore senior Andreas Horn MD/PhD, del Center for Brain Circuit Therapeutics. “Siamo arrivati a un sito DBS ottimale, che ora possiamo usare negli studi clinici futuri sulla DBS. Se altri pazienti saranno stimolati in questa regione, potremmo avere prove più chiare in tutto il gruppo a sostegno dell'efficacia della DBS".


Con la collaborazione di colleghi del Toronto Western Hospital e di altri 6 centri, questo studio ha incluso 46 pazienti con MA lieve trattati con DBS al fornice (fx-DBS). Il fornice è una struttura essenziale coinvolta nella formazione della memoria. I ricercatori del Brigham hanno sviluppato un software in grado di registrare precisamente i siti fx-DBS da singoli pazienti in una mappa standardizzata del cervello.


Da lì, i ricercatori hanno calcolato l'obiettivo associato a esiti clinici ottimali e hanno determinato quali modulazioni di tratti locali e reti di cervello intero hanno portato ai risultati migliori. Il miglioramento cognitivo è stato associato con la DBS all'interfaccia diretta tra il nucleo fornice e il fondo dello stria terminale (coinvolto nelle risposte emotive e comportamentali). Anche connessioni del tratto verso il circuito di Papez hanno un ruolo (questo circuito si collega all'ippocampo, un importante centro per la formazione della memoria).


Usando un approccio ispirato alla letteratura sull'apprendimento automatico, i ricercatori hanno convalidato i risultati in una coorte di test di 18 pazienti, i cui dati erano stati esclusi dalle fasi iniziali della ricerca. Hanno sviluppato un modello in grado di determinare accuratamente gli esiti clinici in questi 18 pazienti in base a dove gli elettrodi erano stati collocati durante la loro procedura fx-DBS.


Gli autori sottolineano che si trattava di uno studio retrospettivo ed è necessaria una validazione prospettica per confermare ulteriormente i risultati. Sottolineano che la neurodegenerazione progredirà anche nei pazienti che rispondono bene alla fx-DBS, ma la procedura può potenzialmente migliorare i sintomi.


Man mano che continuano gli studi clinici sulla DBS, i ricercatori stanno cercando di collaborare ulteriormente con i centri che la implementano, per definire meglio le reti puntabili per il MA. Sono anche interessati a studiare ulteriormente i circuiti esatti coinvolti nella formazione di memoria in base alle lesioni provocate dall'ictus che portano al declino cognitivo.


“I dati che abbiamo usato in questo studio sono unici ed è stato un onore che il team ce li abbia affidati, in modo da poter applicare metodi che abbiamo sviluppato negli ultimi 10 anni per identificare i siti nel cervello che contano di più per la DBS nel MA", ha detto Horn. "Questa è ancora scienza di base, ma può dare speranza in termini di trattamenti potenziali che, se applicati correttamente, potrebbero portare a miglioramenti sintomatici".

 

 

 


Fonte: Brigham and Women's Hospital (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: AS Ríos, ...[+29], AM Lozano, A Horn. Optimal deep brain stimulation sites and networks for stimulation of the fornix in Alzheimer’s disease. Nature Communications, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.