Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Salari bassi prolungati legati a declino più rapido della memoria in età avanzata

I salari bassi prolungati sono associati a un declino significativamente più veloce della memoria, secondo un nuovo studio eseguito alla Columbia University di New York. Anche se i lavori a basso salario sono stati associati a esiti sanitari come sintomi depressivi, obesità e ipertensione, che sono fattori di rischio per l'invecchiamento cognitivo, fino ad ora nessuno studio aveva esaminato la relazione specifica tra salari bassi durante gli anni lavorativi e il funzionamento cognitivo in età avanzata.


I risultati sono stati riferiti il 2 agosto alla 2022 alla Conferenza Internazionale 202 dell'Alzheimer’s Association e saranno pubblicati sull'American Journal of Epidemiology.


"La nostra ricerca fornisce nuove prove del fatto che l'esposizione sostenuta a bassi salari durante gli anni di punta è associata al declino accelerato della memoria più tardi nella vita", ha affermato Katrina Kezios PhD, ricercatrice postdottorato del Dipartimento di epidemiologia della Columbia e prima autrice dello studio. "Questa associazione è stata osservata nel nostro campione primario e in una coorte di validazione".


La ricerca sugli effetti sulla salute del reddito inferiore si sta rapidamente espandendo. Utilizzando i dati del National Health and Retirement Study per gli anni 1992-2016, i ricercatori hanno analizzato 2.879 persone nate tra il 1936 e il 1941. Il salario basso è stato definito come un salario orario inferiore ai due terzi del salario mediano federale per l'anno corrispondente.


La Kezios e i suoi colleghi hanno classificato la storia di bassi salari dei partecipanti allo studio in coloro che non hanno mai guadagnato bassi salari, che hanno guadagnato salari bassi a intermittenza o che hanno sempre guadagnato bassi salari, in base alle loro paghe dal 1992 al 2004, e quindi hanno esaminato il rapporto con la memoria nei successivi 12 anni, dal 2004 al 2016.


I ricercatori hanno scoperto che, rispetto ai lavoratori che non avevano mai guadagnato salari bassi, quelli che li avevano avuti in modo prolungato hanno subito un declino della memoria significativamente più veloce in età avanzata. Hanno sperimentato circa un anno in più di invecchiamento cognitivo sui 10 anni di analisi; in altre parole, il livello di invecchiamento cognitivo sperimentato in 10 anni da chi aveva avuto salari bassi duraturi è quello di coloro che non hanno mai guadagnato salari bassi in 11 anni.


Negli Stati Uniti, il salario minimo federale è rimasto di $ 7,25 all'ora dal 2009. Mentre la crescita economica è aumentata da allora, la crescita di salari e stipendi per i dipendenti, in particolare quelli in lavori a basso salario, è rallentata nel tempo e il salario minimo non ha tenuto il passo con l'inflazione.


"Aumentare il salario minimo federale, ad esempio a $ 15 l'ora, rimane una questione in stallo al parlamento"
, ha affermato la Kezios.


"I nostri risultati suggeriscono che le politiche sociali che migliorano il benessere finanziario dei lavoratori a basso salario possono essere particolarmente utili per la salute cognitiva", ha affermato l'autrice senior Adina Zeki Al Hazzouri PhD, assistente prof.ssa di epidemiologia alla Columbia e al suo Centro Invecchiamento. "I lavori futuri dovrebbero esaminare rigorosamente il numero di casi di demenza e gli anni in più di invecchiamento cognitivo che potrebbero essere prevenuti in diversi scenari ipotetici di aumento del salario orario minimo".

 

 

 


Fonte: Columbia University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: n/a

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)