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Effetto dell'invecchiamento sul cervello

Una ricerca di biologi della York Medical School dell'Università di York e Hull ha rivelato nuove importanti informazioni sul modo in cui il cervello è influenzato dall'età.

Lavorando con scienziati del Collegio Penisola di Medicina e Odontoiatria di Plymouth, hanno studiato le risposte allo stress nelle sinapsi - le connessioni neuronali.

I ricercatori hanno scoperto che in condizioni di stress, come la neuro-degenerazione, alte forme di energia risultante di ossigeno dannoso, provocano la crescita eccessiva delle sinapsi, contribuendo potenzialmente a una disfunzione. Questi stress avvengono nelle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson.

Un campo di dendrite Drosophila nella parete del corpo delle larve, che mostra i mitocondri - una possibile fonte di stress ossidativo - in verde. (Credit: Image, M.Oswald and S. Sweeney)

La ricerca, finanziata dal Medical Research Council e dal Biological Sciences Research Council, è pubblicato nell'ultimo numero dei Proceedings of National Academy of Sciences (PNAS).

La modellazione di laboratorio è stata effettuata utilizzando la Drosophila, ma percorsi simili sono presenti negli esseri umani. Gli scienziati hanno studiato le risposte utilizzando un modello di malattia da accumulo lisosomiale, una neurodegenerazione ereditaria incurabile dell'infanzia dovesi osservano sinapsi allargate, ma il ruolo che la crescita ha nella progressione della malattia e nella funzione del cervello non è ancora chiaro.

Il co-autore, dottor Sean Sweeney, del Dipartimento di Biologia dell'Università di York, ha dichiarato: "I risultati hanno forti implicazioni per la funzione neuronale nell'invecchiamento del cervello, e aggiunge materiale significativo alla nostra comprensione delle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il morbo di Parkinson".

Il co-autore, dottor Iain Robinson, del Collegio Penisola di Medicina e Odontoiatria, ha aggiunto che i "contatti neuronali nel cervello sono in costante evoluzione. Questi cambiamenti nel cervello ci permettono di formare ricordi a breve termine (dove abbiamo parcheggiato l'auto), o a più lungo termine (il pin del bancomat). Il nostro lavoro mette in luce come il nostro cervello con l'età riduce la capacità di apportare queste modifiche nei contatti neuronali e aiuta a spiegare la perdita di contatti neuronali vista in diverse malattie neurodegenerative".

 

 


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Fonte: Materiale dell'Università di York.

Riferimento: Valerie J. Milton, Helen E. Jarrett, Kate Gowers, Salma Chalak, Laura Briggs, Iain M. Robinson, and Sean T. Sweeney. Oxidative stress induces overgrowth of the Drosophila neuromuscular junction. Proceedings of the National Academy of Sciences, October 10, 2011 DOI: 10.1073/pnas.1014511108.

Pubblicato in ScienceDaily il 10 Ottobre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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