Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'esposizione prenatale allo stress collegato a invecchiamento accelerato delle cellule

Uno studio guidato dalla University of California Irvine (UCI) ha trovato che i giovani adulti le cui madri hanno subito traumi psicologici durante la gravidanza mostrano segni di invecchiamento accelerato.

I ricercatori hanno scoperto che l'esposizione prenatale allo stress ha influenzato lo sviluppo delle regioni cromosomiche che controllano i processi di invecchiamento cellulare.

I risultati dello studio, che appaiono in rete questa settimana negli Atti della National Academy of Sciences, sottolineano l'importanza della salute materna e del benessere durante la gravidanza. "La nostra ricerca precedente sull'esposizione allo stress prenatale ha mostrato i suoi effetti metabolici, immunitari, endocrini e sulla funzione cognitiva, a lungo termine", ha detto l'autore principale dello studio, Dr. D. Pathik Wadhwa, professore UCI di psichiatria e comportamento umano, ostetricia e ginecologia, pediatria ed epidemiologia. "Ma questo è il primo a mostrare l'impatto dello stress prenatale sull'invecchiamento delle cellule negli esseri umani, e a gettare luce su un percorso biologico importante che sta alla base delle origini dello sviluppo del rischio di malattia nell'età adulta".

I partecipanti allo studio erano donne e uomini sani di 25 anni, nati da madri che, durante la gravidanza, avevano sperimentato stress psico-sociale in forma di grandi eventi traumatici di vita, come la morte improvvisa o la grave malattia di un parente stretto. Gli esami del sangue hanno rivelato che i globuli bianchi dei soggetti avevano età maggiore in media di tre anni e mezzo (cinque tra le donne) rispetto a quelli di individui le cui madri avevano avuto gravidanze tranquille.

Questo invecchiamento accelerato è stato evidenziato dalla lunghezza ridotta dei telomeri, tratti ripetitivi dei complessi proteici del DNA che chiudono e proteggono le estremità dei cromosomi. I telomeri mantengono la stabilità dei cromosomi e controllano i processi che sono alla base dell'invecchiamento cellulare, fungendo da "orologio" che regola quante volte una cellula può dividersi. Più sono brevi i fili del telomero, più velocemente invechcia la cellula.

Il sistema di conservazione dei telomeri svolge un ruolo importante nelle malattie umane e nella longevità, e ora gli scienziati sanno che la lunghezza dei telomeri è correlata al rischio di malattia e mortalità prematura negli esseri umani. Telomeri troncati (come quelli che si trovano nelle cellule bianche del sangue dei partecipanti allo studio) possono, ad esempio, essere un precursore del diabete, cancro e malattie cardiache coronariche.

"Questi risultati indicano che l'esposizione allo stress nella vita intrauterina è un predittore significativo della lunghezza dei telomeri da adulti, anche dopo aver considerato le altre influenze prenatali e postnatali sulla lunghezza dei telomeri", ha dichiarato Sonja Entringer, assistente professore di pediatria all'UCI e primo autore della relazione.

Un corpo rapidamente emergente della ricerca su uomini e animali indica che le condizioni intrauterine svolgono un ruolo importante non solo in tutti gli aspetti dello sviluppo del feto e della salute attraverso la gestazione e la nascita, ma anche in una vasta gamma di esiti di salute fisica e mentale su di un individuo nell'intero ciclo di vita.

Elizabeth H. Blackburn, Elissa S. Epel e Jue Lin della UC San Francisco e i ricercatori tedeschi Robert Kumsta, Dirk H. Hellhammer e Stefan Wust hanno contribuito allo studio, che è stato sostenuto dal National Institutes of Health e dal Barney & Barbro Fund.

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.


 


Fonte: Materiale della University of California - Irvine.

Riferimento: S. Entringer, ES Epel, R. Kumsta, J. Lin, DH Hellhammer, EH Blackburn, S. Wust, PD Wadhwa. Stress exposure in intrauterine life is associated with shorter telomere length in young adulthood. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2011; 108 (33): E513 DOI: 10.1073/pnas.1107759108.

Pubblicato in ScienceDaily il 16 Settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.