Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco per ictus è promettente per trattare Alzheimer e demenza

Un farmaco per l'ictus umano, già in una corsia veloce di approvazione della FDA e che presto entrerà in esperimenti clinici di fase 3, mostra segnali intriganti che potrebbe anche essere una difesa sicura e potente contro il morbo di Alzheimer (MA) e altre forme di demenza.

3K3A APC stroke drug


Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Experimental Medicine ha mostrato che il farmaco 3K3A-APC ha protetto dei topi dalle lesioni alla materia bianca del cervello che provocano la demenza vascolare, la seconda causa di demenza negli esseri umani.


Tali ferite si verificano quando dei minuscoli coaguli impediscono al flusso di sangue di irrorare la materia bianca del cervello. Nel corso del tempo, questi mini-ictus si moltiplicano e portano al declino cognitivo.


"I risultati suggeriscono che il farmaco ha il potenziale di trattare gli ictus alla materia bianca negli esseri umani, inclusi quelli ripetuti nella materia bianca che si traducono nella demenza vascolare"
, ha dichiarato l'autore senior Berislav Zlokovic, direttore del Zilkha Neurogenetic Institute, professore e preside del Dipartimento di Fisiologia e Neuroscienze alla Keck School of Medicine dell'USC.

 

Impatto più ampio sul MA

Il farmaco per l'ictus potrebbe potenzialmente essere usato nelle persone con lesioni diffuse e diagnosticate alla materia bianca, che si sono sviluppate nel tempo, hanno detto i ricercatori, con l'obiettivo di rallentare la progressione che conduce al deterioramento cognitivo.


La scoperta aumenta l'elenco già sostanziale di benefici del 3K3A-APC già visti nei topi modello di MA. Uno studio precedente nei topi aveva dimostrato che il farmaco aumenta la salute dei vasi capillari cerebrali, migliora il flusso sanguigno, riduce l'infiammazione del cervello e l'accumulo di amiloide, la proteina presente di solito nel cervello delle persone con MA.


Il farmaco è una versione geneticamente modificata di una proteina del sangue umano chiamata 'proteina attivata C' (APC, activated protein C), che riduce l'infiammazione e protegge sia i neuroni che il sistema vascolare del cervello dalla morte e della degenerazione. Zlokovic ha scoperto gli effetti protettivi dell'APC nel sistema nervoso centrale.

 

Esperimenti clinici in corsia veloce sul farmaco per ictus possono dare benefici per trattare la demenza

Come gli studi sul topo modello, anche gli studi clinici sull'uomo sono andati avanti. Nel 2019, il farmaco è apparso sicuro in una sperimentazione clinica di fase 2 nelle persone con ictus causati da coaguli di sangue, che ricevevano anche una terapia di cura standard con un farmaco che dissolve il coagulo o con la sua rimozione chirurgica. Il farmaco ha ridotto il sanguinamento nel cervello per gli umani, proprio come si è visto nei topi modello.


L'esperimento di Fase 3 per il 3K3A-APC nell'ictus ischemico dovrebbe iniziare nel 2022. Inoltre, è iniziato questo mese un piccolo esperimento di fase 2 in pazienti con sclerosi laterale amiotrofica.


"I nostri dati recenti e attuali danno supporto allo sviluppo del 3K3A-APC per le condizioni neurologiche associate alla disfunzione cognitiva, come il MA e le lesioni alla materia bianca del cervello che causano la demenza vascolare", ha detto Zlokovic.

 

 

 


Fonte: Leigh Hopper in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mikko Huuskonen, Yaoming Wang, Angeliki Maria Nikolakopoulou, Axel Montagne, Zhonghua Dai, Divna Lazic, Abhay Sagare, Zhen Zhao, Jose Fernandez, John Griffin, Berislav Zlokovic. Protection of ischemic white matter and oligodendrocytes in mice by 3K3A-activated protein C. J Exp Med., 30 Nov 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.