Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Farmaco per ictus è promettente per trattare Alzheimer e demenza

Un farmaco per l'ictus umano, già in una corsia veloce di approvazione della FDA e che presto entrerà in esperimenti clinici di fase 3, mostra segnali intriganti che potrebbe anche essere una difesa sicura e potente contro il morbo di Alzheimer (MA) e altre forme di demenza.

3K3A APC stroke drugIl farmaco 3K3A-APC (a destra) riduce di molto la quantità di amiloide-beta (verde) che si accumula nel cervello dei topi con sintomi di tipo Alzheimer, rispetto alla mancanza di trattamento (a sinistra). Fonte: Lazic et al., 2019


Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Experimental Medicine ha mostrato che il farmaco 3K3A-APC ha protetto dei topi dalle lesioni alla materia bianca del cervello che provocano la demenza vascolare, la seconda causa di demenza negli esseri umani.


Tali ferite si verificano quando dei minuscoli coaguli impediscono al flusso di sangue di irrorare la materia bianca del cervello. Nel corso del tempo, questi mini-ictus si moltiplicano e portano al declino cognitivo.


"I risultati suggeriscono che il farmaco ha il potenziale di trattare gli ictus alla materia bianca negli esseri umani, inclusi quelli ripetuti nella materia bianca che si traducono nella demenza vascolare"
, ha dichiarato l'autore senior Berislav Zlokovic, direttore del Zilkha Neurogenetic Institute, professore e preside del Dipartimento di Fisiologia e Neuroscienze alla Keck School of Medicine dell'USC.

 

Impatto più ampio sul MA

Il farmaco per l'ictus potrebbe potenzialmente essere usato nelle persone con lesioni diffuse e diagnosticate alla materia bianca, che si sono sviluppate nel tempo, hanno detto i ricercatori, con l'obiettivo di rallentare la progressione che conduce al deterioramento cognitivo.


La scoperta aumenta l'elenco già sostanziale di benefici del 3K3A-APC già visti nei topi modello di MA. Uno studio precedente nei topi aveva dimostrato che il farmaco aumenta la salute dei vasi capillari cerebrali, migliora il flusso sanguigno, riduce l'infiammazione del cervello e l'accumulo di amiloide, la proteina presente di solito nel cervello delle persone con MA.


Il farmaco è una versione geneticamente modificata di una proteina del sangue umano chiamata 'proteina attivata C' (APC, activated protein C), che riduce l'infiammazione e protegge sia i neuroni che il sistema vascolare del cervello dalla morte e della degenerazione. Zlokovic ha scoperto gli effetti protettivi dell'APC nel sistema nervoso centrale.

 

Esperimenti clinici in corsia veloce sul farmaco per ictus possono dare benefici per trattare la demenza

Come gli studi sul topo modello, anche gli studi clinici sull'uomo sono andati avanti. Nel 2019, il farmaco è apparso sicuro in una sperimentazione clinica di fase 2 nelle persone con ictus causati da coaguli di sangue, che ricevevano anche una terapia di cura standard con un farmaco che dissolve il coagulo o con la sua rimozione chirurgica. Il farmaco ha ridotto il sanguinamento nel cervello per gli umani, proprio come si è visto nei topi modello.


L'esperimento di Fase 3 per il 3K3A-APC nell'ictus ischemico dovrebbe iniziare nel 2022. Inoltre, è iniziato questo mese un piccolo esperimento di fase 2 in pazienti con sclerosi laterale amiotrofica.


"I nostri dati recenti e attuali danno supporto allo sviluppo del 3K3A-APC per le condizioni neurologiche associate alla disfunzione cognitiva, come il MA e le lesioni alla materia bianca del cervello che causano la demenza vascolare", ha detto Zlokovic.

 

 

 


Fonte: Leigh Hopper in University of Southern California (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Mikko Huuskonen, Yaoming Wang, Angeliki Maria Nikolakopoulou, Axel Montagne, Zhonghua Dai, Divna Lazic, Abhay Sagare, Zhen Zhao, Jose Fernandez, John Griffin, Berislav Zlokovic. Protection of ischemic white matter and oligodendrocytes in mice by 3K3A-activated protein C. J Exp Med., 30 Nov 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.