Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una dieta di aminoacidi essenziali potrebbe tenere a bada la demenza

AminoLP7 effects on mouse brain

Sappiamo che l'assunzione di proteine ​​è vitale per mantenere la funzione cerebrale negli individui più anziani. Ora, usando topi modello del morbo di Alzheimer (MA), dei ricercatori hanno dimostrato che l'assunzione di un gruppo specifico di aminoacidi può inibire la morte delle cellule cerebrali, proteggere le connessioni tra di loro e ridurre l'infiammazione, preservando la funzione cerebrale.


La loro ricerca, pubblicata di recente su Science Advances, suggerisce che questa combinazione di aminoacidi chiamata Amino LP7 può ostacolare lo sviluppo della demenza, compreso Il MA.


La demenza, una condizione che comporta la perdita estrema di funzioni cognitive, è causata da vari disturbi, compreso il MA. Secondo le stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 10 milioni di individui in tutto il mondo sviluppano la demenza ogni anno, indicando l'elevato impatto psicologico e sociale di questa condizione. La demenza colpisce principalmente persone anziane, e finora, non siamo riusciti a sviluppare strategie semplici ed efficaci per prevenire questa condizione.


In uno studio recente, dei ricercatori giapponesi hanno dimostrato che una dieta a basso contenuto proteico può accelerare la degenerazione cerebrale nei topi modello di MA. Ancora più importante, hanno scoperto che l'Amino LP7, un integratore contenente 7 aminoacidi specifici, può rallentare la degenerazione del cervello e lo sviluppo della demenza in questi animali. Il loro lavoro espande studi precedenti che avevano dimostrato l'efficacia dell'Amino LP7 nel migliorare la funzione cognitiva.


Il dott. Makoto Higuchi dei National Institutes for Quantum Sciences and Technology, autore senior dello studio, spiega:

"Negli individui più anziani, le diete con poche proteine sono legate alla scarsa manutenzione della funzione cerebrale. Gli aminoacidi sono gli elementi costitutivi delle proteine. Quindi, volevamo capire se l'integrazione con aminoacidi essenziali riesce a proteggere dalla demenza il cervello degli anziani, e se sì, quali meccanismi contribuiscono a questo effetto protettivo".


Innanzitutto, i ricercatori hanno studiato come una dieta con poche proteine colpisce il cervello dei topi modello di MA, che generalmente mostrano la neurodegenerazione e gli aggregati proteici anomali di proteina tau nel cervello. Hanno scoperto che i topi che consumano una dieta con poche proteine non solo hanno una degenerazione cerebrale accelerata, ma hanno anche segni di scarsa connettività neuronale. È interessante notare che questi effetti sono stati invertiti dopo l'integrazione con Amino LP7, indicando che la combinazione dei 7 aminoacidi specifici potrebbe inibire il danno cerebrale.


Successivamente, il team di ricerca ha esaminato come l'Amino LP7 colpisce diversi segni di degenerazione cerebrale nel topo modello di MA. I topi non trattati hanno mostrato livelli elevati di degenerazione progressiva nel cervello, ma il trattamento con Amino LP7 ha soppresso la morte neuronale e ridotto la degenerazione del cervello, anche se gli aggregati tau sono rimasti. Secondo il dott. Akihiko Kitamura, coautore senior dello studio,

"Le placche di tau nel cervello sono caratteristiche del MA e la maggior parte dei trattamenti le punta (*). Tuttavia, abbiamo dimostrato che è possibile superare questa deposizione di tau e prevenire l'atrofia del cervello tramite integrazione con Amino LP7".


Successivamente, per capire come l'Amino LP7 protegge il cervello, i ricercatori hanno analizzato in modo completo i cambiamenti indotti dall'Amino LP7 a livello genico. I loro risultati sono piuttosto incoraggianti: hanno osservato che l'Amino LP7 riduce l'infiammazione del cervello e impedisce anche alla chinurenina, un induttore di infiammazione, di entrare nel cervello, impedendo così alle cellule immunitarie infiammatorie di attaccare i neuroni. Hanno anche scoperto che l'Amino LP7 riduce la morte neuronale e migliora la connettività neuronale, migliorando la funzione del cervello.


"Questi risultati suggeriscono che gli aminoacidi essenziali possono aiutare a mantenere il bilanciamento nel cervello e a prevenire il suo deterioramento. Il nostro studio è il primo a riferire che degli aminoacidi specifici possono ostacolare lo sviluppo della demenza"
, affermano i dott. Hideaki Sato e Yuhei Takado, coautori dello studio. "Sebbene il nostro studio sia stato eseguito nei topi, solleva la speranza che l'assunzione di aminoacidi possa anche modificare lo sviluppo della demenza negli umani, compreso il MA".


Lo studio di questo gruppo di ricerca apre diverse strade per capire meglio come insorge la demenza e come si può prevenire. Dato che l'Amino LP7 migliora la funzione cerebrale negli anziani senza problemi cognitivi, i risultati suggeriscono che potrebbe anche essere efficace nelle persone con disfunzione cognitiva.


In effetti, questo integratore in attesa di brevetto potrebbe un giorno aiutare milioni di individui in tutto il mondo a vivere una vita migliore e priva di demenza.

 

 

(*) Ndt: questa frase è incoerente, su due punti, con la quasi totalità delle ricerche: le placche non sono di proteina tau, ma di amiloide-beta, e la maggior parte dei trattamenti (sperimentali o potenziali) punta l'amiloide, non la tau. Frase originale: “Tau plaques in the brain are characteristic of Alzheimer’s and most treatments target them. However, we have shown that it is possible to overcome this Tau deposition and prevent brain atrophy via supplementation with Amino LP7”.

 

 

 


Fonte: The National Institutes for Quantum Science and Technology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Hideaki Sato, ..., Akihiko Kitamura, Makoto Higuchi. Neurodegenerative processes accelerated by protein malnutrition and decelerated by essential amino acids in a tauopathy mouse model. Science Advances, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.