Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Olio extravergine di oliva è efficace contro il lieve decadimento cognitivo

Dei ricercatori e medici greci hanno indagato per la prima volta l'effetto dell'Olio Extra Vergine di Oliva Altamente Fenolico a Raccolta Precoce (OEVO-AF-RP) rispetto a quello Moderatamente Fenolico (OEVO-MF) e alla Dieta Mediterranea (DiMe) come composto naturale farmacologico terapeutico per gli anziani con lieve decadimento cognitivo amnesico (aMCI, amnestic Mild Cognitive Impairment).


L'MCI amnesico di solito è una condizione che precede il morbo di Alzheimer (MA) ed è caratterizzato da perdita di memoria e da incapacità di eseguire attività molto complesse della vita quotidiana. Non essendoci alcun trattamento per l'MCI e solo il trattamento dei sintomi del MA, lo sforzo globale contro i disturbi cognitivi è focalizzato sulla rilevazione e gestione precoce del MA nella fase di aMCI.


Gli scienziati dell'Università Aristotele di Salonicco e dell'Associazione Greca Alzheimer e Disturbi Relativi sono riusciti a fare il passaggio alla terapia MCI tramite robusti rimedi naturali che possono essere usati per prevenire il deterioramento cognitivo.


In uno studio prospettico randomizzato, pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease, i ricercatori hanno esaminato l'OEVO-AF-RP e l'OEVO-MF in confronto alla DiMe. In più hanno testato la predisposizione genetica al MA (gene APOE ε4) e hanno eseguito una vasta batteria di test neuropsicologici al basale e dopo 12 mesi. Ogni partecipante è stato randomizzato (assegnato a caso) a uno di tre gruppi:

  • il gruppo 1 ha ricevuto l'OEVO-AF-RP (50 mL / die) più DiMe;
  • il gruppo 2 ha ricevuto l'OEVO-MF (50 mL / die) più DiMe;
  • il gruppo 3 ha ricevuto solo istruzioni per la DiMe.


La letteratura recente ha aperto la strada a indagini sui composti naturali come trattamenti alternativi dell'MCI a causa di MA. La DiMe non è una dieta singola prescritta, ma piuttosto un modo generale di mangiare, caratterizzato da differenze locali e culturali in tutta la regione mediterranea. Studi recenti hanno proposto che una maggiore aderenza alla DiMe migliora le funzioni cognitive, diminuisce la possibilità di sviluppare MCI, e riduce il rischio dell'MCI di progredire verso il MA.


Uno studio longitudinale spagnolo ha dimostrato che l'OEVO mantiene la funzione cognitiva meglio delle noci. Uno studio recente suggerisce che l'assunzione di OEVO potrebbe offrire un effetto protettivo e/o rallentare la patologia di MA nei topi transgenici. I risultati di questo studio suggeriscono che il consumo a lungo termine di una dieta contenente OEVO, a partire da un'età precoce, fornisce un effetto protettivo contro il MA e il disturbo collegato 'angiopatia cerebrale amiloide', mentre un intervento a lungo termine con DiMe ricca di OEVO in 285 partecipanti ad alto rischio vascolare ha prodotto un funzionamento cognitivo migliore rispetto a una dieta di controllo.


Lo studio corrente (MICOIL) ha rivelato una migliore prestazione successiva nel gruppo 1 rispetto al gruppo 2 e al gruppo 3 in quasi tutti i domini cognitivi. Inoltre, il gruppo 2 ha anche mostrato un miglioramento significativo rispetto al gruppo 3 nell'ADAS-Cog (p = 0,001) e nel MMSE (p = 0,05), mentre il gruppo 3 ha esibito una prestazione peggiore o simile a quella iniziale in quasi tutti i settori.


In particolare, i gruppi 1 e 2 hanno visto risultati migliori per quanto riguarda l'ADAS-Cog (p = 0,003), il Digit Span (p = 0,006) e la fluidità di lettera (p = 0,003). Inoltre, c'era una differenza significativa (p = 0,001) in presenza di APOΕ ε4 tra i gruppi 1 e 2 in confronto al gruppo 3.


Pertanto, il MICOIL ha dimostrato che l'intervento a lungo termine con OEVO-AF-RP o OEVO-MF si è associato a un miglioramento significativo delle funzioni cognitive rispetto alla dieta mediterranea, indipendentemente dalla presenza di APOE ε4.


Lo studio ha rivelato in tutte le misurazioni usate una migliore prestazione del gruppo di trattamento rispetto al gruppo di controllo nella seconda valutazione, dopo 12 mesi di monitoraggio. Fino ad oggi nessun altro studio aveva esaminato in maniera dettagliata gli effetti dell'OEVO greco negli anziani con MCI come soluzione efficace per il deterioramento cognitivo.

 

 

 


Fonte: IOS Press (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Magda Tsolaki, Eftychia Lazarou, Mahi Kozori, Niki Petridou, Irene Tabakis, Ioulietta Lazarou, Maria Karakota, Iordanis Saoulidis, Eleni Melliou, Prokopios Magiatis. A Randomized Clinical Trial of Greek High Phenolic Early Harvest Extra Virgin Olive Oil in Mild Cognitive Impairment: The MICOIL Pilot Study. Journal of Alzheimer's Disease, 10 Nov 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.