Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Rapporto delinea lo stato della politica per la demenza in Europa

Dementia in Europe 2020 overall scoresFascie di punteggio complessivo assegnato ai paesi europei per la gestione della demenza nel 2020 (Fonte: Alzheimer Europe)

Alzheimer Europe, in collaborazione con le sue associazioni nazionali, ha lanciato il nuovo rapporto Dementia monitor 2020, che fornisce una panoramica sul modo in cui i paesi in tutta Europa hanno risposto alle sfide poste dalla demenza in 10 aree, che comprendono i servizi di assistenza e supporto, la partecipazione alla ricerca europea, le guide per la politica e le protezioni legali.


Alzheimer Europe ha pubblicato un rapporto simile nel 2017 che era diventato punto di riferimento per i paesi e ha permesso di identificare i cambiamenti nel paesaggio della demenza negli ultimi tre anni.


Alcuni punti salienti del monitor 2020 includono:

  • I servizi di cura e supporto continuano ad essere ampiamente insufficienti, nonostante alcuni lievi miglioramenti dal 2017.
  • La maggioranza dei servizi di assistenza e supporto continua a ricevere un certo livello di sostegno finanziario dallo Stato (pienamente finanziato o co-finanziato).
  • Un numero crescente di paesi si sta impegnando in processi politici progettati per dare la priorità alla demenza, ad esempio attraverso lo sviluppo delle strategie di demenza.
  • I paesi dell'Europa centrale e orientale continuano a essere meno rappresentati nelle sperimentazioni cliniche relative alla demenza.
  • La maggior parte dei paesi continuano ad avere in atto un livello carente di protezioni legali per garantire i diritti delle persone con demenza o dei caregiver, in particolare in relazione alle questioni occupazionali.
  • Continuano ad esserci differenze significative tra i paesi dell'Europa occidentale e settentrionale e quelli dell'Europa centrale e orientale in termini del modo in cui i governi stanno rispondendo alla demenza.


Commentando il lancio del rapporto, Jean Georges, direttore esecutivo di Alzheimer Europe, ha dichiarato:

"C'è un'immagine mista che emerge dal monitor 2020. Mentre abbiamo visto alcuni piccoli miglioramenti nella disponibilità e convenienza della cura rispetto al monitor 2017, rimane il caso che, nel complesso, troppi servizi rimangono insufficienti.

"Anche se i progressi nei settori della politica e degli impegni internazionali sono certamente benvenuti, è evidente che c'è ancora molto lavoro da fare per tradurre gli impegni su carta nella realtà quotidiana per le persone con demenza.

"Il numero di persone con demenza in Europa è probabile che raddoppi entro il 2050, aumentando da 9,78 milioni a 18,8 milioni. Le persone con demenza e i loro caregiver devono essere supportati per tutta la durata della malattia, dal punto di diagnosi fino alla fine della vita.

"Se vogliamo arrivare a questo, in particolare alla luce di un inevitabile aumento della domanda di sostegni e servizi, dobbiamo vedere un investimento significativo nei sistemi sanitari e di assistenza sociale per risolvere le carenze nella disponibilità e nel sostegno finanziario, oltre a garantire la loro sostenibilità a lungo termine.

"Alzheimer Europe invita fortemente l'UE a usare i suoi fondi di coesione, compreso il programma EU4Health, per supportare gli Stati membri ad affrontare le lacune identificate nelle cure e nei servizi di supporto alle persone con demenza".

 

 

 


Fonte: Alzheimer Europe (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Clicca per scaricare il rapporto in .pdf: http://bit.ly/dementiamonitor2020

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.