Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Destino genetico: molti vogliono sapere i rischi di malattie per sè e i figli

Vorresti sapere se tu e i tuoi figli avete un rischio di cancro ereditario, un rischio genetico cardiovascolare o siete portatori del gene associato allo sviluppo dell'Alzheimer, anche se saranno rischi non rilevanti per decenni o per malattie senza una cura?


Con una piccola quantità di sangue o di saliva, una tecnologia chiamata «sequenziamento dell'intero genoma» rende ciò possibile, e più della metà dei genitori partecipanti ad uno studio della Università del Michigan hanno detto di essere interessati alla tecnologia non solo per se stessi ma anche per i loro figli.


Le madri come gruppo, e i genitori con figli giovani interessati da più di due patologie, avevano un interesse significativamente maggiore nei test genetici predittivi per sé e per i loro figli piccoli, mentre quelli con ideologie politiche conservatrici ne avevano molto di meno.


Più di tre quarti dei genitori hanno mostrato lo stesso interesse per il sequenziamento del genoma per se stessi, come pure per i loro figli. I risultati sono apparsi nel numero di questo mese di Public Health Genomics.


"Con il sequenziamento del genoma sempre più veloce ed economico, ci aspettiamo che la tecnologia diventi più diffusa nelle cliniche e del mercato privato. Volevamo sapere che tipo di fattori influenzano la domanda dei pazienti per questo test, in particolare tra i genitori", dice l'autrice senior Beth Tarini, MD, MS, assistente professore di pediatria al C.S. Mott Children’s Hospital della UM e ricercatrice alla Child Health Evaluation and Research (CHEAR). "E' particolarmente affascinante che l'interesse dei genitori per i test genetici predittivi su se stessi rifletta quello per i loro figli. Sembra una decisione globale per la famiglia".


Dallo studio è emerso che circa il 59 per cento della popolazione totale, compresi genitori e non-genitori, erano interessati al sequenziamento del genoma. Quasi il 62 per cento dei genitori ha espresso interesse nella lettura completa del DNA per loro stessi e il 58 per cento dei genitori si sono interessati per i loro figli.


Anche la pianificazione di un figlio nei successivi 5 anni, si è significativamente associata ad un maggiore interesse per il sequenziamento del genoma tra tutti gli adulti, ma non era significativa tra i genitori correnti. Gli autori ipotizzano che i genitori che hanno già avuto un bambino sano potrebbero avere "una mente più serena riguardo il proprio corredo genetico" rispetto ai non-genitori.


Il sequenziamento del genoma completo è un processo di laboratorio che esamina la composizione del DNA di una persona per dare informazioni sul rischio di sviluppo di malattie future, nonché per diagnosticare sintomi o malattie presenti. Attualmente, la tecnologia è più comune per trovare una causa medica per i pazienti che hanno già sintomi di una condizione di salute non diagnosticata.


Anche se il sequenziamento potrebbe rivelare il rischio di alcune malattie rare e prevenibili, gli autori fanno notare che c'è preoccupazione per l'accuratezza con cui sono interpretate le informazioni e quanto ciò sia utile nella realtà per i pazienti.


"E' un test che ti dà molti dati, ma il diavolo è nei dettagli", spiega la Tarini. "In primo luogo, interpretare i dati è difficile perché non siamo sicuri cosa significano tutti. In secondo luogo, anche se è possibile interpretare i dati, si potrebbe non sapere che cosa fare con l'interpretazione. Forse si apprende di avere un rischio leggermente più elevato di ammalarsi di cancro alla prostata o di diabete, nessuno dei quali è certo o si realizzerà nel futuro più prossimo. E allora?".


Anche le questioni etiche abbondano; la privacy per esempio. I genitori potrebbero essere interessati a testare i loro figli e apprendere i rischi di malattie che li colpiscono solo da adulti, come il cancro al seno. Queste decisioni potrebbero essere differite fino a quando il figlio è cresciuto abbastanza da prenderne parte.


"Vogliamo che i nostri pazienti siano partecipanti attivi nella loro salute; tuttavia, è ancora controverso il valore del sequenziamento del genoma per aiutare le persone a comprendere i rischi di malattia, soprattutto per i bambini", dice l'autore Daniel Dodson, studente di medicina della Università del Michigan. "Speriamo che i nostri dati possano aiutare i medici sia a informare i pazienti per quanto riguarda questa tecnologia, sia a collaborare con i pazienti per prendere decisioni di salute ben informate".


I ricercatori hanno usato i dati di un sondaggio multi-sezione online su un campione nazionale rappresentativo della popolazione degli Stati Uniti, condotto nell'ambito del Sondaggio Nazionale sulla Salute dei Bambini del C.S. Mott Children’s Hospital.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Michigan (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Beth Tarini, M.D., M.S. et al. Parent and Public Interest in Whole-Genome Sequencing. Public Health Genomics, March 2015

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.