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Vitamina B, tiroide, campioni di medicinali e Alzheimer

Proprio oggi, stavo parlando con un mio buon amico a proposito di Dotty [ndt: madre dell'autore, 84 anni, con Alzheimer], l'Alzheimer, e di come stanno andando le cose.

A un certo punto lui mi chiede, hai un angolo? Ciò significa più o meno, cosa ho inventato per avere un tale vantaggio sul sistema sanitario. Ha pensato che ho guardato oltre l'ovvio e ho fatto funzionare il sistema a nostro favore.

E' andata così.

Circa cinque anni fa leggevo sulla vitamina B, in particolare sulla B 12. Ora, non c'è molta ricerca nel campo della demenza e dell'Alzheimer, ma qualcuno dice che, assumere vitamina B12, B6 e acido folico, rallenta il restringimento del cervello. C'è un piccolo studio che indica che le persone anziane, con lievi problemi di memoria, hanno avuto minore restringimento del cervello e migliori risultati nei test cognitivi dopo aver preso tutte le tre sostanze per due anni. Abbastanza buono per me.

Vi è un grande numero di prove che indicano che prendere vitamine B protegge contro le malattie cardiache, la depressione, l'ictus, la perdita della vista, e il cancro ai polmoni. Abbastanza buono per me. Con l'età, il che significa oltre i 50, diventa sempre più difficile per il corpo trattenere le vitamine B. Questo ha a che fare con fattori come la digestione. Quindi, si deve veramente mangiare tutti i cibi giusti per introdurre abbastanza B nel sistema. Oppure, il cervello potrebbe subire un restringimento sopra la media.

Comunque, vado a vedere Doc Chiriboga e chiedo se Dotty può assumere una dose di B12 ogni mese. Dice che va bene, ma avremo bisogno di tenere monitorato il sangue. A proposito, la differenza da alto a basso sul test del sangue per la B è più larga del Grand Canyon. Non abbiamo mai avuto problemi e Dotty fa un esame del sangue ogni tre mesi.

La successiva serie di articoli che ho letto descriveva come l'ipotiroidismo si può presentare con sintomi simil alla demenza. Chiedo al Doc un buon test della tiroide. Dotty si sottopone ai test, i risultati arrivano, e Doc dice "sembrano sospetti". Questo significa che Dotty non ha l'ipotiroidismo, ma qualcosa di vicino. Decide di dare a Dotty più piccola dose del farmaco e monitorare da vicino la sua tiroide. Non crederete a quello che è successo dopo: Dotty rise per la prima volta in due anni. Ha iniziato a sorridere per la prima volta in due anni. Il mio cuore ha spiccato il volo.

Fai controlla quella tiroide e ricordati di chiedere "sembra sospetto?". A proposito, non abbiamo mai avuto un problema con il farmaco.

 Bene, questo ci porta al punto del campione gratuito di farmaco.

Non ci ho pensato all'inizio, ma poi un giorno mi sono reso conto. Questo è il punto, per cinque anni siamo andati dal medico una volta al mese. Abbiamo avuto la dose di B12. La dose aiuta? Beh, penso di sì.

Quando guardo la cosa da questo punto di vista sono certo che aiuta. Ogni volta che andiamo dal dottore chiedo campioni di farmaco. In questo momento quello che voglio di più è il Namenda. Mettiamola in questo modo, siamo rimasti fuori dal buco della ciambella per diversi degli ultimi anni grazie ai campioni di medicine.

L'angolo. Chiedi a ogni medico che incontri i campioni della medicina. Chiedi anche se ci vai ogni settimana. Io li chiedo ogni volta. Non vergognarti. Sono lì per essere dati ai pazienti. Tu non li chiedi, ma io lo faccio. Chi vince?

Infine, io non sono un fan degli integratori delle vitamineB, gli antiossidanti, ecc. È possibile ottenere B12 dai cereali integrali, dai succhi di frutta e dai cereali. B6 da tonno, pollo, banane e patate.

 

 


Scritto da Bob DeMarco in Alzheimer's Reading Room il 1 giugno 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

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