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Inquinamento dell'aria causa malattie croniche: la nuova tassa a Londra può aiutare?

Si sta introducendo a Londra una nuova 'zona di emissione ultra bassa' (ULEZ, Ultra Low Emission Zone) per ridurre le emissioni nocive del traffico e migliorare la qualità dell'aria. Coloro che guidano veicoli inquinanti nel centro della città si troveranno ad affrontare un addebito giornaliero (£ 12.50 per auto, moto e furgoni e £ 100 per camion, autobus e pullman) in aggiunta alla tassa di congestione esistente. Entro ottobre 2021, lo schema si espanderà per coprire un'area 18 volte più grande.


La ragione dell'ULEZ è chiara: un gran numero di persone vive in aree con livelli di inquinamento ben al di sopra dei limiti legali stabiliti dall'Unione Europea (UE). Questi limiti si basano su prove dettagliate sull'impatto dell'inquinamento atmosferico sulla salute delle persone, che può causare effetti a breve termine come il peggioramento dei sintomi dell'asma, e a più lungo termine come una perdita di anni di vita in buona salute.


Altre città in tutto il Regno Unito, e oltre, osserveranno da vicino, dato che l'ULEZ di Londra è realmente un banco di prova per valutare l'efficacia di tali programmi nel ridurre l'inquinamento atmosferico e migliorare la salute dei residenti.

 

Problemi importanti di salute

Negli ultimi anni, diversi studi fatti a Londra hanno dimostrato che l'inquinamento atmosferico della città è associato all'aumento dei ricoveri ospedalieri per problemi respiratori e cardiovascolari, aumenti dei decessi quotidiani e del rischio di ictus, e basso peso alla nascita, nonché riduzione del volume polmonare nei bambini, demenza tra i anziani e salute mentale scadente nei bambini e negli adolescenti.


Chiaramente, l'aria inquinata che le persone respirano a Londra sta avendo effetti profondi sulla loro salute, per tutta la vita. Quindi, mentre alcune persone ci perderanno (es. coloro che hanno bisogno di guidare nel centro di Londra per lavoro) ciò dovrebbe essere confrontato con la chiara necessità di azioni per ridurre l'inquinamento, per motivi di salute.


Oltre alle attuali preoccupazioni per la salute, vi sono motivi legali per cui le autorità di Londra hanno introdotto la nuova tassa. Gran parte dell'area coperta dalla ULEZ spesso supera il limite annuale UE del biossido di azoto (NO₂), specialmente vicino alle strade, dove i veicoli diesel sono una delle principali fonti di gas. Il limite annuale UE per NO₂ è 40 μg/m³ (microgrammi per metro cubo).


Esistono anche altri limiti legali stabiliti dall'UE per il particolato aerodisperso di varie dimensioni. Se si considerano le particelle fini - spesso indicate come PM₂.₅ (generalmente con diametro inferiore a 2,5 micron) - l'immagine appare migliore. La maggior parte di Londra soddisfa il limite annuale dell'UE per il PM₂.₅, che è di 25 μg/m³.


Ma numerosi studi hanno dimostrato che vi sono chiari effetti sulla salute anche al di sotto di questa concentrazione e l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che sia fissato un obiettivo annuale di 10 μg/m³ per proteggere la salute delle persone. Se si dovesse utilizzare questo limite di esposizione annuale più basso, molte aree di tutta la città lo supererebbero, proprio come fanno attualmente con il NO₂.


Medicina che vale la pena prendere

Le prove dimostrano che le emissioni di gas di scarico dei diesel sono il principale fattore di cattiva salute a causa dell'inquinamento atmosferico. Ciò non significa che non siano importanti altre fonti inquinanti, come la combustione di biomassa, l'agricoltura, l'industria o le particelle derivanti dall'usura dei freni e dei pneumatici, ma è logico che le città riducano in via prioritaria le emissioni diesel. Funzionerà, però?


L'ULEZ, come la Low Emission Zone prima di essa, è progettata per incoraggiare l'adozione di veicoli più recenti e a basse emissioni, sia da parte delle imprese che del pubblico in generale, con l'obiettivo di ridurre l'inquinamento atmosferico nell'area fissata. Le prove attuali suggeriscono che a Londra le concentrazioni di inquinamento atmosferico sono in calo a seguito di diverse misure, come la zona a basse emissioni, ma questi miglioramenti devono comunque essere accelerati per ottenere benefici per la salute.


Dal momento che l'ULEZ è destinata a tutti i veicoli, la modellazione commissionata dalla Greater London Authority prevede che avrà un impatto significativo sulla qualità dell'aria, rispetto alle precedenti politiche, che si concentravano sulla limitazione di determinati tipi di veicoli. Ma questa proiezione deve ancora essere convalidata.


Se l'ULEZ, per il problema dell'inquinamento atmosferico, è equivalente a un trattamento, allora, come una sperimentazione clinica sui farmaci, essa richiede una valutazione indipendente, che misuri sia i cambiamenti nella concentrazione dell'inquinamento che i miglioramenti della salute dei londinesi.


Sono già in corso lavori per affrontare questi problemi, come il progetto Children's Health a Londra e Luton (CHILL), che sta esaminando la salute respiratoria e la crescita dei polmoni dei bambini nel corso dell'introduzione dell'ULEZ. Ma è necessario un ulteriore lavoro per valutare questo schema, per garantire che le politiche siano sviluppate sulla base di prove e per dimostrare al pubblico che si tratta di una medicina che vale la pena prendere.

 

 

 


Fonte: Ian Mudway, docente di tossicologia respiratoria del King's College di Londra

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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