Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 cose da sapere sulla demenza a insorgenza precoce

Dr-Mark-E-Williams.jpgDr. Mark E. Williams, geriatraDimenticare dove sono le chiavi dell'auto, perché sei entrato in una stanza o il nome di qualcuno in un evento sociale non sono indicativi di demenza precoce; questi sono fatti perfettamente normali.


La demenza non è una malattia esclusiva degli anziani, poiché può esserci anche in una età precedente. Ecco perché è importante non prendere la malattia alla leggera e rimanere informati sull'argomento.


Il dott. Mark E. Williams, medico di medicina interna e geriatrica, lavora con pazienti affetti da perdita di memoria, compresa la demenza ad esordio precoce. Ha qualche consiglio per aiutarti a capire cos'è la demenza a esordio precoce e come stimolare la tua mente.

 

1. Questo tipo di demenza insorge prima nella vita

La demenza ad esordio precoce è esattamente come dice la parola: si verifica in una persona in età precoce rispetto alla demenza tipica, di solito prima dei 65 anni. A volte può essere difficile dire se la perdita di memoria è veramente dovuta a demenza o a causa di farmaci o alcool. Esiste anche un legame ereditario nella demenza ad esordio precoce. "Come regola empirica", ha detto il dottor Williams, "direi che, più è giovane la persona quando mostra perdita di memoria, più è probabile che sia la forma ereditaria di demenza".

 

2. La causa della demenza ad esordio precoce è ancora in gran parte un mistero

Una forma di demenza familiare (ereditaria) a esordio precoce è legata a una proteina che trasporta il colesterolo nel cervello. Il Dr. Williams afferma che, quando questa proteina scompare o non funziona correttamente, i rifiuti iniziano a accumularsi nel cervello, il che può portare a questa forma di demenza a esordio precoce. "Ma in realtà, le specifiche del motivo per cui le persone contraggono presto la demenza, soprattutto se non è un tipo familiare guidato geneticamente, è ancora un grande mistero", ha detto il dott. Williams.

 

3. I comportamenti legati alla demenza a esordio precoce sono molto evidenti per il paziente

Il Dr. Williams ha detto che comportamenti come dimenticare dove sono le chiavi della macchina, perché sei andato in una stanza o dimenticare il nome di qualcuno in un evento sociale non sono indicativi di demenza precoce; in effetti, questi sono perfettamente normali. I sintomi tipici di questa malattia sono, ad esempio, mettere cose in posti molto bizzarri e non familiari, perdersi spesso, o perdere la capacità di calcolare i numeri.

"E sono tutti diversi", ha detto il dottor Williams, "quindi alcune persone potrebbero avere uno schema di difficoltà e un'altra persona potrebbe essere perfettamente capace di farlo e avere difficoltà in un'altra". Dice anche di notare che l'immaginazione ha un impatto sui pazienti della malattia: "Una delle prime cose che noto è che le persone con demenza precoce perdono la capacità di usare la loro immaginazione". Chiarisce questo dicendo che i pazienti con demenza precoce vedono le cose come molto concrete e meno astratte.

 

4. Gli esercizi mentali sono dei buoni metodi per mantenere la tua mente acuta

"Penso che la prima cosa, quella più importante, è non arrendersi", ha detto il dottor Williams, "e rendersi conto che le cose importanti sono continuare a usare la memoria in modo efficace". Il Dr. Williams dice che memorizzare le cose è utile, stimolare il tuo intelletto imparando una nuova lingua è utile. Se suoni la musica classica al pianoforte, prova il jazz, o anche compiti più semplici come sederti in un posto diverso dal solito una volta alla settimana per guardare la televisione o lavarti i denti con la mano non dominante. Questi potrebbero sembrare gesti banali, ma consentono al cervello di rimanere attivo. Dice anche che l'esercizio è sempre molto importante. Queste non sono attività solo per i pazienti con demenza ad esordio precoce, è qualcosa che tutti possono fare per rimanere in buona salute.

 

5. Se hai la demenza a esordio precoce, è importante sforzarsi di procedere

Se hai una demenza a esordio precoce, il dott. Williams suggerisce di assicurarti che i tuoi piani finanziari e le direttive sull'assistenza sanitaria siano in ordine. E poi, naturalmente, vivi la vita al massimo. Il Dr. Williams ha anche scritto un libro intitolato The Art and Science of Aging Well (L'arte e la scienza di invecchiare bene), che contiene cinque segreti fondamentali per invecchiare bene, e ci sono diversi capitoli che trattano dei modi in cui possiamo mantenere e stimolare il nostro intelletto.

 

 

 


Fonte: Austin Suther in StarNews (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.