Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I polli aiutano gli anziani contro la solitudine della demenza

Quando visiti una casa di cura in Gran Bretagna, l'animale da terapia con cui è più probabile vedere interagire i residenti non è un cane o un gatto. Nemmeno un cavallo o un coniglio. È un pollo, un pollaio pieno.


Un'organizzazione chiamata HenPower [hen=gallina, chioccia] sta favorendo la diffusione di pollai nelle case di cura e di riposo in tutto il paese con un obiettivo in mente: migliorare la salute cognitiva e mentale dei cittadini anziani. Chiamano questi anziani amanti del pollo hensioner (un gioco di parole tra pensioner e hen).


Gli hensioner hanno il compito di prendersi cura dei polli; nutrirli e raccogliere le uova. I residenti sono incoraggiati ad osservare i polli dall'interno o interagire con loro all'esterno durante il giorno. Inoltre, i polli vengono portati tutti i giorni dentro la struttura per le sedute di coccole con i residenti (si può solo sperare che i polli non detestino essere coccolati, ma visto il destino che la maggior parte di loro ha davanti nei fast-food, un po' di coccole con un anziano sembrano piuttosto innocue).


L'impatto positivo che i polli hanno avuto sui residenti anziani è stato tutt'altro che misero. Gli ospiti hanno mostrato miglioramenti nella salute generale e nel benessere, nonché riduzioni di solitudine, depressione, ansia e agitazione.


Inoltre, prendersi cura dei polli fa sentire i residenti necessari, vitali, e dà loro un senso di scopo. Lavorare insieme per occuparsi dei polli migliora anche i legami sociali e l'interazione sociale tra i residenti (che è anche il motivo per cui l'iniziativa è stata efficace nel combattere i sentimenti di solitudine).


Infine, lo staff a quanto pare ama l'iniziativa proprio come succede ai residenti. In primo luogo, avere ospiti più felici e più sani rende migliore la vita anche per il personale e in secondo luogo, a quanto pare, si tengono le uova.


L'idea iniziale è stata concepita nel Massachusetts nel 2013, dal Life Care Center della Nashoba Valley, che inizialmente considerava i polli un aiuto calmante per i pazienti con demenza. L'iniziativa si è poi trasferita in Inghilterra e da lì ha preso il volo. I polli stanno attualmente invadendo le case di cura in Australia, dove i risultati sono altrettanto buoni.


Un vantaggio significativo di questa nuova forma di terapia delle residenze per anziani è il suo costo. Una struttura può pagare questo tipo di programma con ... beh, mangime per polli - letteralmente. E gli anziani potrebbero essere solo l'inizio; i polli vengono usati anche come terapia per l'autismo. In effetti, varie organizzazioni negli Stati Uniti offrono corsi di "addestramento alla terapia con i polli" (per essere chiari, la formazione è per i consulenti e il personale, non per i residenti ... o per i polli).


La maggior parte di noi associa la proliferazione di animali da terapia a notizie sul loro uso come animali di supporto sui voli. E anche se ci deve essere certamente un certo irrigidimento delle regole riguardo agli animali che possono viaggiare insieme ai loro proprietari, non si dovrebbe contestare il valore e l'importanza della maggior parte degli animali da terapia, specialmente quando si tratta della lotta contro la solitudine.


Le nostre relazioni con gli animali sono spesso molto più profonde di quanto non riconosciamo, almeno a livello sociale. Forse è ora che riconosciamo che tutti gli animali meritano rispetto e protezione, che servano come pet teraphy o no.

 

 

 


Fonte: Guy Winch PhD, psicologo e autore di Emotional First Aid: Healing Rejection, Guilt, Failure, and Other Everyday Hurts (Primo soccorso emotivo: rifiuto di guarigione, senso di colpa, insuccesso e altre ferite quotidiane)

Pubblicato su Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)