Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Confessioni di una cioccolato-dipendente allo stato terminale

Chocolate can be good for you in small doses, chock full as it is of antioxidants that fight off cancer, heart disease, cholesterol, arthritis and Alzheimer's.Cioccolato può essere un bene per voi a piccole dosi, pieno zeppo com'è di antiossidanti che combattono il cancro, malattie cardiache, del colesterolo, l'artrite e il morbo di Alzheimer.

Foto di Schneider Jenelle

E' successo, non è una bugia, la mattina del mio 50° compleanno. Mi sono svegliata, ho oziato un po', ho visto sorgere il sole assieme alle notizie del mattino (sì, c'è una televisione in camera da letto e se tenti di portarla via avrai abbastanza buchi nel tuo corpo da veder colare brodo di pollo) e poi mi sono alzata, diritta in piedi, con una voglia davvero insolita fino al dolore, una sensazione tipo devo-averlo-subito-o-morirò-qui-di-sicuro.

Cioccolato. Lo volevo, ne avevo bisogno, lo desideravo. Improvvisamente, intensamente, in modo inequivocabile.

Più tardi nella giornata, mentre avevo a che fare con una barra di cioccolato al latte Hershey con mandorle intere, c'è stata una qualche seria introspezione su questo turbinio di eventi gastronomici personali. Perché, in tutti questi anni di risvegli all'alba, non mi era venuta mai una voglia del genere? Le papille gustative avevano finora telegrafato la loro preferenza per un eclettico mix di carne e birra, caffè e tè, e l'inalazione casuale di qualcosa di veg e/o somigliante alla frutta, come richiesto dalle intimazioni nutrizionali.

In realtà, non ho mai avuto un gran debole per i dolci, e non ho mai capito per cosa avveniva tutto questo trambusto, o perché (la gran parte) delle donne attorno a me trattavano il cioccolato con tale riverenza, tubando oltre il suo fascino ed esaltando la sua presa sui loro affetti, ricordando ai non credenti che gli Aztechi bevevano il cioccolato per approfittare delle sue leggendarie caratteristiche di afrodisiaco, come se questa fosse la prova decisiva. Beh, c'era la torta di tanto in tanto nel corso dei decenni, la corsa occasionale ai dolci, come la torta al cioccolato riempita di cocco fatta quotidianamente del marito durante una gravidanza, ma in caso contrario, cioccolato e dolci in generale sono stati per lo più un proposito del tipo prendere-o-lasciare.

E poi venne l'alba dell'età nefasta e, come una sorta di forza fisiologica pre-destinata, una sorta di spostamento chimico interno, è entrata prepotentemente la dipendenza dal cioccolato con la sua smania di zucchero abbinato. Il cioccolato, tutto liscio e nirvanico, contiene caffeina? Non mi interessa. E' fatto con troppo zucchero? Beh, sì. Mangiare cioccolatini Purdy mi farà un sedere come quello di Kim Kardashian, solo trenta centimetri più basso? Non mi interessa, come sopra.

Perché il cioccolato, lo scoprirai con una ricerca per giustificarti, non è solo il cibo degli dei, ma può realmente essere benefico a piccole dosi, pieno zeppo com'è di antiossidanti che combattono il cancro, le malattie cardiache, il colesterolo, l'artrite e il morbo di Alzheimer, anche meglio del melograno del tè verde e dei mirtilli. Deve essere cioccolato di qualità, ovviamente, più scuro è meglio è, il tipo di cioccolato che è fatto con i semi di cacao più puri, non adulterato e con pochi grassi del burro di cacao, poca lecitina e zucchero, non rovinato da additivi che producono cioccolato ceroso che sa di vassoi di plastica per cubetti di ghiaccio.

Oggi, sul tavolo della cucina, in una scatola di cartone da favola, c'è una ciambella al cioccolato di cocco di Tim Hortons. Una sola. E' a disposizione per la correzione quotidiana di cioccolato dopo cena, un rituale che è ora necessario come la pulitura dei denti. A volte ci sono i marroncini piccoli e, se all'orizzonte c'è Natale o Pasqua o San Valentino, ci saranno le mini uova di cioccolato, o il tartufo Callebaut o, si, grazie, le caramelle salatine Rogers. Nelle occasioni speciali (o una volta alla settimana, quello che viene prima) ci potrebbe essere una piccola torta di cioccolato ripiena e spolverata con zucchero a velo per finire la giornata.

Come tutte le dipendenze gestibili, un cioccolato "jones" esige autocontrollo, alte competenze matematiche e non un po' di disciplina, perchè amare il cioccolato è imparare come inserirlo nel conteggio calorico giornaliero, necessario per mantenere il girovita, le caviglie e i polsi da ragazza, essendo questi i soli pezzetti di pelle che non sono ancora vittime della gravità.

Oggi, a otto anni dal momento della rivelazione mattutina del cioccolato, non c'è senso di colpa per lo zucchero, solo la corsa che viene con la compagnia calmante di un nuovo amico. Ci sono rimpianti, però. Come il non sapere per tutto questo tempo che il cioccolato è un vegetale. O come lo spreco di 50 anni di opportunità di mangiare un buonissimo cioccolato.

 


Pubblicato su Vancouver Sun il 19 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Cosa accade nel cervello che invecchia

11.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Il deterioramento del cervello si insinua sulla maggior parte di noi. Il primo indizio p...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.