Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le persone con Alzheimer sono più sensibili ai rumori?

Dei cinque sensi, l'udito ha l'impatto più significativo su coloro che hanno l'Alzheimer o la demenza, in termini di qualità di vita.


Una perdita di udito può peggiorare gli effetti dei cambiamenti sensoriali alterando il modo in cui un individuo percepisce gli stimoli esterni, come il rumore e la luce.


L'udito è anche legato all'equilibrio, così che una perdita può portare ad un maggior rischio di cadute, che può insorgere anche a causa di un aumento del disorientamento risultato del tentativo di orientarsi in un ambiente che può essere sovra-stimolante e/o troppo rumoroso.


Gli individui colpiti rispondono meglio a livello sensoriale rispetto a quello intellettuale. Ad esempio, l'individuo danneggiato nota il linguaggio del corpo o il tono della voce piuttosto che quello che qualcuno sta dicendo.


Questa sensibilità al suono o al rumore può cambiare durante tutto il corso del giorno o nel tempo, perché l'individuo affetto ha una capacità ridotta a capire l'ambiente sensoriale che gli sta intorno. Combinata con il peggioramento dell'udito per l'età, gli individui colpiti reagiscono al loro ambiente anziché essere supportati o resi capaci da esso.


L'ambiente del bagno è uno di questi casi e può essere problematico a causa dell'acustica. L'acqua che scende dalla doccia o nella vasca, o l'azionamento dello sciacquone, possono creare rumori confusi o improvvisi. Il canto di una melodia familiare e riconoscibile in bagno spesso tranquillizza l'individuo.


Anche il rumore negli spazi aperti può causare agitazione e frustrazione nei soggetti affetti. I suoni di spettacoli televisivi, musica alla radio, tintinnio di pentole e padelle in cucina, per esempio, possono contribuire a disorientare e frustrare l'individuo.


Inoltre, pensa ai suoni dello spostamento di una sedia, con il rumore delle gambe trascinate sul pavimento. Per un veterano di guerra, specialmente se ha affrontato combattimenti, potrebbe sembrare uno sparo e creare molta ansia e paura.


Inoltre, poiché il sonno è così imperativo per l'individuo con Alzheimer o altra demenza, i rumori di notte dovrebbero essere tenuti al minimo. Lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie sono esempi di rumori che sembrano molto più forti di notte.


I caregiver dovrebbero sempre cercare di ridurre i livelli di rumore nelle varie attività e considerare tutti gli ambienti in cui la persona interessata vive e socializza. La musica scelta dall'individuo e tutti i programmi televisivi o radiofonici in corso dovrebbero essere spenti prima di iniziare a parlare con qualcuno che ha l'Alzheimer o una demenza o prima di intraprendere attività con lui, in quanto i rumori da questi programmi possono distrarre e disturbare molto l'individuo.


E tieni presente che i rumori esterni possono avere effetti negativi sull'individuo. Ad esempio, qualsiasi attività di costruzione esterna vicina, sistema di condizionamento o riscaldamento centralizzati o i rumori dei vicini possono potenzialmente incutere paura o sconvolgere l'individuo.


Dei livelli sonori appropriati possono migliorare la comunicazione, permettendo all'individuo di concentrarsi su dialoghi o attività semplici. Sebbene la musica possa migliorare le attività, è spesso più utile condurre le attività in silenzio, in quanto ciò dà all'individuo interessato il tempo di elaborare le informazioni e gli consente anche di concentrarsi sul compito.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Come evitare che la demenza derubi i tuoi cari del loro senso di personalità, …

25.11.2025 | Esperienze & Opinioni

Ogni tre secondi, qualcuno nel mondo sviluppa la demenza; sono oltre 57 milioni di perso...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.