Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Depressione, demenza o entrambe?

Come si capisce se una persona anziana soffre di depressione o di demenza? E' possibile che qualcuno abbia entrambe le condizioni? Perché è così difficile distinguere tra i due disturbi? 

  • La depressione rispecchia una serie di caratteristiche biologiche e sociali, che possono essere difficili da diagnosticare nelle persone anziane, perché si può presentare in modo diverso da quello dei giovani.
    Gli anziani tendono a sotto-riferire i sintomi depressivi e possono non riconoscere di essere tristi o depressi. Al loro posto segnalano sintomi come la perdita di interesse per la vita, la mancanza di divertimento nelle attività normali, apprensione e poco sonno. Altri sintomi sono pensieri persistenti di morte, dolore cronico inspiegabile, e scarsa concentrazione.
    La depressione in età avanzata è spesso accompagnata da cambiamenti nella memoria, che di solito diventano l'obiettivo principale dell'intervento medico, piuttosto che la malattia depressiva. Famiglia, amici e medici attribuiscono spesso i sintomi alla vecchiaia o alla demenza.
    Il risultato è che la depressione può restare non diagnosticata e trattata per lungo tempo. I sintomi della depressione spesso diventano evidenti a fronte di domande precise, e tuttavia, l'anziano può negare che il problema possa essere la depressione. In casi estremi, la persona anziana può credere di avere una malattia incurabile tale da far insorgere un rischio di suicidio.
    Il trattamento della depressione sottostante di solito migliora la memoria, se non c'è alcun processo di demenza corrispondente in corso.

  • La demenza invece, comprende un insieme di sintomi che possono includere la perdita di memoria e le difficoltà di pensiero, di soluzione dei problemi o di linguaggio. Una persona con diagnosi di Alzheimer, che è la forma più comune di demenza, può anche sperimentare cambiamenti di umore o di comportamento.
    L'Alzheimer iniziale e la depressione condividono molti sintomi, per cui può essere difficile anche per i medici distinguere tra i disturbi. Inoltre, molte persone con Alzheimer sono anche depresse.


La discrepanza tra le due condizioni può essere nelle capacità cognitive, nel comportamento, nel linguaggio e nelle capacità motorie:

  • Nella depressione, il declino mentale è relativamente rapido, mentre nella demenza avviene lentamente.
  • La persona che soffre di depressione è generalmente orientata su ora, giorno, data, e sa dove è, mentre la persona con demenza è di solito confusa e disorientata, incline a perdersi in luoghi familiari.
  • La persona depressa è consapevole dei problemi di memoria e ha difficoltà di concentrazione, mentre la persona che vive con demenza incontra difficoltà con la memoria a breve termine, e non è consapevole del problema. Non può ricordare gli eventi recenti, come quello che ha mangiato a colazione, o se l'ha fatta.
  • Le capacità linguistiche e motorie sono lente, ma normali nell'anziano depresso, mentre nella persona con demenza sono compromesse le capacità di scrivere, di parlare, e quelle motorie.


A causa della sovrapposizione dei sintomi, può essere molto difficile discriminare se una persona ha la depressione, la demenza precoce o entrambe. Come si può dire se qualcuno che ha l'Alzheimer o la demenza è anche depresso?


I segni più comuni sono ansia, tristezza, mancanza di appetito, passare più tempo a dormire, perdita di peso e agitazione. A volte la persona esprime pensieri dolorosi e sconvolgenti o fa commenti negativi come "Voglio morire", o "Sono così solo". Queste sono parole che segnalano depressione.


Molte persone che vivono con demenza potrebbero non essere in grado di dirvi che sono depresse, ma le loro azioni comunicano il messaggio. Per esempio, se una persona affetta solo da demenza ha sempre amato il giardinaggio, continuerà a rispondere positivamente alle attività che coinvolgono i fiori o la passeggiata all'esterno per vedere le rose in fiore. Tuttavia, una persona con demenza, che è depressa, svilupperà apatia, rifiuta di fare le cose che gli piacevano in passato, anche quelle che gradiva fino a poco tempo prima.


Proprio come il trattamento è importante per le persone solo con depressione, è altrettanto cruciale che le persone con Alzheimer e depressione si sottopongano a un trattamento per la depressione. Stabilire una diagnosi di depressione o demenza è cruciale prima di iniziare un trattamento. Una volta che una diagnosi è stata fatta, la depressione è di solito trattata con farmaci antidepressivi, una terapia, o una combinazione delle due. Le persone sono in genere sensibili a tali trattamenti, anche se dipende dalla gravità del caso.


I trattamenti per la demenza di solito dipendono dalla causa sottostante della demenza. Se la causa primaria è un'infezione o una carenza di vitamina, un trattamento appropriato può invertire la demenza. Se invece la demenza è una malattia progressiva come l'Alzheimer, si possono gestire molti dei sintomi, ma non curarla.

 

 

 


Fonte: Ann-Noreen Bird in EmpowerHer (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.