Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Solo la prevenzione può evitare di sviluppare la demenza

Il termine «demenza» descrive una grave compromissione della funzione mentale.


Può includere perdita di memoria, confusione, cambiamenti di personalità e la capacità ridotta di svolgere le attività quotidiane. L'Alzheimer è il tipo più comune di demenza, il secondo è la demenza vascolare.


La demenza vascolare avviene quando i vasi sanguigni non forniscono abbastanza ossigeno al cervello. Ci può essere aterosclerosi nelle arterie che bloccano il flusso di sangue. La pressione alta può indurre le arterie a restringersi e ad aumentare la quantità di aterosclerosi.


A volte questo porta ad un ictus grave. Questi ictus possono indurre una persona a perdere improvvisamente la capacità di muovere una parte del corpo, di parlare, di capire il discorso, di sentire o vedere. Dopo un ictus così importante, può insorgere la demenza.


Possono esserci anche ictus più piccoli. Possono essere così piccoli, e produrre sintomi così lievi, che una persona non sa nemmeno che ci sono stati. Lentamente, possono degradare la funzionalità mentale e causare la demenza. Ictus multipli di piccole dimensioni a volte vengono scoperti dalle scansioni cerebrali (come la TC e la RMN) effettuate per diagnosticare la causa del deterioramento mentale.


I sintomi della demenza vascolare possono apparire proprio come quelli dell'Alzheimer. La persona può confondersi. Il parlare confuso, farfugliato. Il pensiero può diventare meno nitido. Ma i sintomi variano. A seconda di quale area del cervello è danneggiata, la memoria può anche non essere compromessa. Possono invece apparire altri problemi, come ad esempio le difficoltà di calcolo con i numeri.


Una volta che si sviluppa la demenza vascolare, le opzioni di trattamento sono limitate. I medici a volte prescrivono farmaci utilizzati per l'Alzheimer, ma sono meno efficaci nelle persone con demenza vascolare. Ecco perché la prevenzione è fondamentale.


Quello che fa male al cuore, fa male anche al cervello. Gli stessi passaggi da seguire per prevenire gli attacchi di cuore riducono anche il rischio di ictus e demenza vascolare. E riducono pure il rischio di Alzheimer. (E di diverse forme di cancro, ma questo è un altro discorso).


Quindi non sarete sorpresi di apprendere che quanto segue può essere profondamente utile nel proteggere il cervello sia dalla demenza vascolare che dall'Alzheimer:

  • Controllare pressione sanguigna, colesterolo e zuccheri nel sangue.
  • Se si fuma, smettere.
  • Adottare una dieta sana per il cuore, ricca di verdure, frutta, cereali integrali, pesce azzurro e grassi insaturi.
  • Fare regolarmente esercizio fisico.
  • Bere alcol con moderazione.

E ci sono altre cose che si possono fare, che sono specifiche della prevenzione della demenza e della perdita di memoria:

  • Trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici.
  • Tenere la mente attiva con l'istruzione, il volontariato e gli hobby.
  • Identificare e curare la depressione.


Come tutti, non voglio mai sviluppare una grave malattia. Ma se dovessi classificare tutte le gravi malattie che potrei avere, la demenza è quella che voglio evitare di più. La vita a volte ha altri progetti per noi, ma non credo che lo sviluppo della demenza sia semplicemente un atto del destino, qualcosa che non si può influenzare. È davvero possibile proteggersi dalla demenza.

 

 

 

 

 


Fonte:  Dr. Komaroff in TheSentinel   (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Il litio potrebbe spiegare, e trattare, l'Alzheimer?

19.08.2025 | Ricerche

Qual è la prima scintilla che innesca la marcia ruba-memoria del morbo di Alzheimer (MA)...

[Greg O'Brien] Scoprire la grazia dell'imperfezione: apprezzare la l…

11.11.2025 | Voci della malattia

"Scrivi in ​​modo forte e chiaro ciò che fa male" (attribuito a Ernest Hemingway)

<...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)