Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le 5 chiavi della prevenzione dell'Alzheimer

Nessuno sa ancora quanti casi di Alzheimer potrebbero essere evitati da una vita più sana. Ma senza trattamenti per cambiare il corso della malattia, i ricercatori ritengono che la prevenzione può essere la chiave per evitare le difficoltà per la memoria e la qualità della vita.


Adottare misure preventive contro la demenza comporta buon senso, attività salutari (esercizio regolare, mangiare bene, dormire abbastanza), oltre a mantenere il cervello attivo e impegnato.


Non è ancora possibile dare prescrizioni precise, ma questa settimana sono state riferite nuove evidenze a favore della prevenzione alla Conferenza Internazionale dell'Alzheimer's Associaton di Boston, ha detto Steven Arnold, direttore del Penn Memory Center della University of Pennsylvania. "Stiamo ora capendo molto meglio il decorso dello sviluppo dell'Alzheimer" ha detto, aggiungendo che la demenza richiede probabilmente dei decenni per svilupparsi.


La genetica determina una vulnerabilità all'Alzheimer, e ci sono alcuni sfortunati portatori della mutazione a un singolo gene, che li condanna alla malattia. Per tutti gli altri, il modo in cui vivono prima della vecchiaia può decidere quanto rimane agile il loro cervello, e per quanto tempo. "Ho 55 anni", ha detto Arnold. "Quello che faccio ora determinerà se avrò o meno la demenza in vecchiaia".


Perfino nella prima infanzia potremmo gettare le basi per mantenere un cervello sano nei decenni successivi. Gli studi hanno scoperto in modo coerente che le persone con più cultura hanno meno probabilità di sviluppare l'Alzheimer. "A volte penso che il modo migliore per prevenire l'Alzheimer risiede letteralmente nell'educazione della prima infanzia", ha detto Arnold, psichiatra e neurologo.


Altre ricerche hanno collegato il binge-drinking in gioventù [=bere molto, in modo episodico, con l'obiettivo di ubriacarsi] ad un rischio maggiore di Alzheimer. Parte della nostra comprensione dell'Alzheimer, secondo Arnold, è riconoscere sempre più che la malattia è strettamente correlata ad altre condizioni, come il diabete e le malattie cardiache. Se si tengono questi problemi a bada, con uno stile di vita sano, si può ridurre il rischio di demenza, ha detto.


Arnold ammette di gestire il colesterolo, la pressione sanguigna, l'obesità e i livelli di zucchero dei suoi pazienti di mezza età in modo molto più aggressivo di un tempo, per assicurarsi che i loro vasi sanguigni portino abbastanza sangue al cervello ed evitino il diabete, che può rendere più vulnerabili ai danni le cellule cerebrali. "Se si gestiscono bene questi [fattori] tra i 50 e i 60 anni, probabilmente si può ridurre il rischio di sviluppare l'Alzheimer di ben il 50%, stimano alcuni" ha detto. "O almeno ritardare l'insorgenza del morbo di alcuni anni", spingendo le perdite di memoria ben oltre gli 80 anni.


Anche dopo che sono apparsi i sintomi della demenza, gli studi suggeriscono che l'esercizio aerobico regolare può migliorare la qualità della vita, ha detto Heather Snyder, direttore delle operazioni mediche e scientifiche dell'Alzheimer Association. "E' utile, in qualunque momento si inizia". Qui ci sono alcune raccomandazioni specifiche basate sull'evidenza, di Snyder, Arnold e altri.

  1. Esercizio: L'attività aerobica di 40 minuti per tre volte alla settimana è fortemente sostenuta dalla ricerca. Che non è una passeggiata guardando le vetrine, ma sudare veramente ed alzare la frequenza cardiaca.
  2. Sonno: I sintomi dei disturbi del sonno possono essere simili alla demenza, quindi è importante individuare e risolvere i problemi del sonno, ha detto Alvaro Pascual-Leone, neurologo della Harvard Medical School e del Beth Israel Deaconess Medical Center. Anche iI farmaci, l'esercizio fisico fino a tarda notte e l'alcol, possono interferire con la qualità e la durata del sonno. In genere, gli adulti dovrebbero avere tra sette e nove ore di sonno al giorno, ha detto.
  3. Nutrizione: Snyder, Arnold e Pascual-Leone consigliano a tutti una dieta Mediterranea, salutare per il cuore, ricca di cibi a base vegetale, come verdure, frutta, legumi e cereali integrali, con grassi sani come l'olio d'oliva al posto del burro, e una minima quantità di cibi elaborati e dolci.
  4. Mantenersi mentalmente attivi: I cruciverba non sono sufficienti a sfidare il cervello, dice Pascual-Leone, specialmente per chi è già un normale risolutore di quiz. Apprendere invece nuove abilità, come imparare a ballare o a dipingere o a fare problemi di matematica; qualcosa che sia impegnativo e un po' fuori della zona di comfort, ha detto. "Non si tratta di entrare comodamente nell'età avanzata, con le attività che ci piace fare, ma di incontrare i tipi di sfide che i nostri ragazzi devono affrontare" quando studiano soggetti diversi, come la matematica, la storia e la lingua straniera, secondo Pascual-Leone. I programmi on-line di allenamento del cervello, come Lumosity dei Lumos Labs e BrainHQ di Posit Science, possono essere utili se fatti abbastanza di frequente, ha detto Pascual-Leone, che all'inizio di questo mese ha aperto un centro per tenere in forma il cervello al Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, coinvolgendo i pazienti nell'allenamento del cervello e in altri miglioramenti dello stile di vita.
  5. Limitare lo stress: Un pò di stress è chiaramente positivo per il cervello, ma troppo può essere tossico. Ci sono crescenti evidenze che cose come la meditazione di consapevolezza e lo yoga sono benefici per il cervello, ha detto Arnold.

 

 

 

 

 


Pubblicato da Karen Weintraub in USA Today (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

La nostra identità è definita dal nostro carattere morale

24.06.2019 | Esperienze & Opinioni

Ti sei mai chiesto cos'è che ti rende te stesso? Se tutti i tuoi ricordi dovessero svani...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)