Dal Dott. John L. Pfenninger: Ho ricevuto un paio di email recentemente che propagandano i vantaggi dell'utilizzo dell'olio di cocco per migliorare l'Alzheimer (AD).
L'Alzheimer è una forma di demenza che attualmente non è curabile. Per il 2050, si stima che 1 persona ogni 85 avrà l'AD. Una volta diagnosticata, l'aspettativa di vita è di circa sette anni.
Come tutti sanno, l'Alzheimer è terribile non solo per il paziente, ma per tutta la famiglia. Ronald Reagan e Margaret Thatcher sono due personaggi noti che hanno avuto il morbo.
L'olio di cocco si ottiene dal nucleo della palma da cocco. Si tratta di un acido grasso a catena media, un tipo di grasso. Viene attualmente anche incluso nell'Axona, un integratore alimentare. Dal momento che rientra nella categoria "alimenti", non è regolamentato come farmaco dalla FDA.
La maggior parte delle nostre cellule ottengono l'energia dal glucosio (uno zucchero). Quando il glucosio non è disponibile o non può essere utilizzato dal nostro organismo (come nei diabetici), il fegato produce chetoni come fonte di energia. I fautori dell'olio di cocco dicono che il cervello può usare i chetoni meglio del glucosio, quindi dovremmo alimentare i pazienti di AD con alimenti che promuovono i chetoni.
Le diete chetogeniche sono quelle ad alto contenuto di grassi e basso contenuto di carboidrati e proteine. È una spiegazione complicata, ma alla fine, l'olio di cocco favorisce la produzione di chetoni. In passato, questa dieta è stata usata per trattare l'epilessia, ma è ancora ignoto il modo in cui funzionava esattamente nei pazienti epilettici.
Ci sono diverse teorie su come l'olio di cocco potrebbe funzionare nell'Alzheimer, ma nulla è stato provato. Purtroppo, anche gli studi hanno riguardato troppi pochi pazienti: 23 in uno studio di sei settimane e 20 in un altro. Un articolo che ho recensito sull'uso di olio di cocco non trovava studi clinici peer-reviewed [=a controllo dei pari] sul suo utilizzo in AD. La società che produce Axona ha studiato 152 pazienti per 90 giorni. Anche se la società ha dichiarato dei benefici, dopo i 90 giorni sia quelli che stavano assumendo olio di cocco che quelli che non lo facevano, avevano punteggi simili nei test.
Il principale fattore limitante dell'olio di cocco è costituito dagli effetti collaterali gastrointestinali, tra cui la diarrea. L'olio di cocco costa circa $ 12 per una bottiglia da 450 g, e l'Axona costa $ 85 al mese. Anche se entrambi sono ricchi di calorie e grassi saturi, la ricerca suggerisce che l'olio di cocco non fa aumentare di peso, né influenza negativamente i livelli di lipidi/grassi nel sangue.
La recensione che ho letto ha concluso che né l'olio di cocco né l'Axona potrebbero essere raccomandati per l'Alzheimera a causa della mancanza di ricerca credibile sulla loro efficacia. Non sono stati segnalati gravi effetti collaterali dal suo utilizzo. Per coloro che vogliono provarlo, è stato suggerito che l'assunzione di olio di cocco o Axona inizi con una dose bassa e sia aumentata gradualmente, secondo la tolleranza.
***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
***********************
Pubblicato da Dr. John L. Pfenninger in Midland Daily News il 17 Giugno 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra: |