Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Chi soffre di più: i malati di Alzheimer o i loro caregivers?

Le persone con Alzheimer possono diventare sconvolte e agitate per le cose che accadono loro. E quando tu, come caregiver, testimoni l'angoscia del tuo caro, puoi anche andare in difficoltà, a volte più della persona amata.

C'è un modo, tuttavia, che contribuisce a ridurre lo stress in queste circostanze. E' molto semplice. Devi solo ricordare a te stessa/o che le persone affette da demenza vivono solo nel presente.


Ciò significa che hanno le seguenti caratteristiche:

  1. Di solito dimenticano rapidamente le cose spiacevoli che accadono a loro.
  2. Spesso si adattano più rapidamente ai cambiamenti di quanto succeda al loro caregiver.
  3. Si preoccupano raramente del futuro.

Diamo un'occhiata a ognuno di questi punti.


1. Le persone con Alzheimer in genere dimenticano rapidamente le cose spiacevoli che accadono a loro.

Le persone con Alzheimer di solito non stanno in ansia per le cose brutte che accadono a loro. A causa della malattia. Non si affliggono semplicemente perché non ricordano gli eventi. Eppure i caregivers che assistono al disagio del proprio caro possono diventare molto turbati. La ragione è che i caregivers non dimenticano facilmente e rapidamente le cose dolorose che accadono ai loro cari. Essi possono continuare a soffrire a lungo dopo che il paziente ha completamente dimenticato la questione.

Ann McHugh, DVM, veterinaria di Overland Park nel Kansas, ha avuto un'esperienza con la madre che è un esempio perfetto. "Ho portato mia madre - che era anche la mia migliore amica - a casa mia il giorno di Natale di un anno, pensando che sarebbe stato per lei un regalo speciale", ha detto Ann. "Ma una volta lì, diventò profondamente sconvolta e continuava a chiedere di tornare a casa. Sono rimasta scioccata ed è stato sconvolgente vederla così agitata". Quando Ann mi ha raccontato la storia, è diventato chiaro che il ricordo le faceva ancora male, anche se il fatto era accaduto tre anni prima. Se sua madre era come molte persone affette da Alzheimer, probabilmente ha dimenticato tutto il giorno dopo, se non nel momento in cui è arrivata a casa quella sera. Così, come troppo spesso accade, è stato il caregiver - non il paziente - che ha continuato a soffrire. Quando ne abbiamo parlato, Ann era d'accordo. "È vero", ha detto. "Molte delle battaglie che affrontiamo come caregiver di pazienti affetti da Alzheimer, sono le nostre lotte. Il paziente vive davvero un momento dopo l'altro".


2. Le persone con Alzheimer spesso si adattano più rapidamente ai cambiamenti che non i loro caregivers.

Le persone con demenza spesso si adeguano al cambiamento più facilmente dei loro cari perché non ricordano come stavano le cose prima del cambiamento. Pertanto, non sono consapevoli che un qualsiasi cambiamento abbia avuto luogo.


Quando il mio compagno di vita, il dottor Edward Theodoru, è stato spostato in un'altra stanza nella sua casa di cura, continuava a ripetere più e più volte in un tono di voce disperato e lamentoso, a tutti coloro che passavano di là, "Voglio andare a casa". Ero incredibilmente angosciata perché soffriva e non c'era niente che potessi fare. Ma quando arrivavo a visitarlo il giorno dopo aveva dimenticato tutto. Tuttavia, quel motivo pietoso si riverberava nella mia mente e mi causava dolore emotivo nei giorni successivi. Poichè ho descritto questo episodio nelle mie memorie, è ovvio che io ero quella che soffriva ancora, non lui. Anch'io, era caduta nella trappola che cattura tanti caregivers.


3. Le persone affette da Alzheimer raramente si preoccupano del futuro.

La maggior parte delle persone con demenza, non si preoccupano del domani. Essi non sperimentano il tipo di ansia per il futuro che abbiamo noi, semplicemente perché non hanno la capacità mentale di farlo. Per esempio, noi tutti siamo consapevoli del fatto che uno di questi giorni ci capiterà di morire. E la consapevolezza diventa più acuta per le persone con una malattia terminale. Ma le persone con Alzheimer (anch'essa malattia terminale) raramente - se non mai - pensano alla morte. La maggior parte non ha il concetto di futuro e quindi non può avere un concetto di morte. Né tendono a preoccuparsi di altre cose terribili che potrebbero accadere.

**************

Quindi, per aiutare a ridurre il disagio, la prossima volta che la persona amata è angosciata, cerca di essere consapevole che le persone con demenza vivono solo nel presente. In questo modo puoi far finire la sofferenza più rapidamente, come succede al tuo caro, e poi puoi passare a qualcosa di più piacevole.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Marie MarleyScritto da Marie Marley, ex caregiver di Alzheimer e scrittrice.

Pubblicato in HuffingtonPost il 27 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.