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[Dana Territo] Il transfert: modi di affrontarlo per caregiver e pazienti

Il transfert è dannoso per i pazienti di Alzheimer?

psychologist and patient Image by freepik

Secondo PsychologyToday.com, il concetto di transfert (o traslazione) è emerso dalla pratica psicoanalitica di Sigmund Freud nel 1890. Freud credeva che le esperienze infantili e i conflitti interni costituissero le basi dello sviluppo e della personalità da adulti. La psicoanalisi mira a scoprire quei conflitti inconsci che possono essere responsabili degli attuali modelli di emozione e comportamento.


Il transfert è un metodo attraverso il quale tali conflitti possono essere riconosciuti e, si spera, risolti. Il transfert, in psicologia, si riferisce al fenomeno per cui un individuo reindirizza le emozioni e i sentimenti da una persona all'altra, spesso inconsciamente. È una dinamica comune in terapia, ma accade anche nelle relazioni quotidiane.


Esempi includono vedere un terapeuta come una figura genitoriale o sentirsi eccessivamente protettivo nei confronti di un amico che ti ricorda un fratello. Nella persona colpita dall'Alzheimer, il transfert può coinvolgere l'individuo interessato che vede uno dei propri figli come coniuge o genitore o sentirsi/agire come il personaggio di uno spettacolo televisivo.


L'individuo interessato può avere un transfert positivo per qualcuno che gli ricorda la madre o il coniuge, perché lo amava e lo adorava. Tuttavia, l'individuo interessato potrebbe anche avere un transfert negativo quando qualcuno, come un caregiver, gli ricorda un genitore abusivo o prepotente.


I caregiver, di fronte a emozioni negative, potrebbero non sapere come rispondere o come esprimere quella esperienza. Le interazioni possono suscitare colpa, vergogna e altre intense emozioni. Questi sentimenti possono non essere riconosciuti all'inizio, date le aspettative all'interno dell'esperienza di caregiving. La rivelazione dei sentimenti negativi espressi al caregiver dall'individuo interessato può avvenire in un ambiente nascosto o privato.


A volte il paziente può avere un linguaggio verbalmente offensivo o aggressività fisica che sarebbe inaccettabile in qualsiasi altro contesto. Quando un caregiver è il ricevitore (o ricettacolo) delle emozioni negative, questo spesso evoca problemi passati irrisolti. Date le intense risposte emotive evocate da questi problemi, può essere difficile per il caregiver superare questi comportamenti, vedendo l'individuo interessato come malato o "non se stesso". Inoltre, queste risposte emotive possono innescare comportamenti negativi e quindi causare esplosioni fisiche che possono essere dannose per l'individuo e/o per il caregiver.


Anche l'ambiente attorno all'individuo interessato può innescare il transfert. Ad esempio, particolari programmi televisivi possono produrre ansia o emozioni negative poiché l'individuo 'trasferisce' quelle immagini e gli avvenimenti nella sua vita quotidiana. Guardare uno spettacolo televisivo come Law and Order può essere divertente per l'individuo, che però può trasferire quelle immagini e storie dallo spettacolo e diventare spaventato la notte, interrompendo così il sonno e innescando comportamenti negativi. Inoltre, possono derivare agitazione, inosservanza [delle regole], tentato rifiuto della consulenza medica e vagabondaggio fuori dalla struttura.


Il transfert erotico è spesso trascurato perché è difficile per i caregiver vedere gli anziani e debilitati come esseri sessuali. Gli individui colpiti possono erotizzare i caregiver e affermare che questi ultimi stanno loro facendo proposte sessuali. Spesso accusano i loro coniugi caregiver di infedeltà.


L'istruzione e la formazione delle competenze possono migliorare le relazioni tra il caregiver e l'individuo interessato. Reindirizzare a un'altra attività o fare sentire musica può aiutare a distrarre l'individuo se presenta transfert negativi.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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