Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I diversi vantaggi della terapia con luce brillante

Cos'è la terapia con luce brillante?

Per gli individui con morbo di Alzheimer (MA) e altre demenze, il ritmo circadiano può essere interrotto, con la conseguenza di avere disturbi del sonno e/o comportamenti difficili. La luce brillante aiuta a regolare il ritmo circadiano, chiamato a volte 'orologio del corpo', che è un processo interno naturale che regola il ciclo sonno-veglia, e si ripete ogni 24 ore.


La terapia con luce brillante, inizialmente destinata alle persone con il 'disturbo stagionale affettivo' (SAD, seasonal affective disorder), è stata usata anche per trattare i problemi circadiani di coloro che hanno difficoltà a dormire di notte.


Di recente, tuttavia, la terapia luce brillante è stata studiata e usata come terapia complementare per gli individui con MA e altre demenza, perché potenzialmente potrebbe non avere effetti collaterali negativi o interazioni con farmaci.


Degli studi hanno dimostrato i benefici potenziali della terapia con luce brillante per gli individui con MA e altre demenze. Le abitudini del sonno sono migliorate in modo significativo, ad esempio, quando questa terapia è stata praticata quotidianamente.


Oltre a migliorare il ciclo sonno-veglia, i ricercatori hanno scoperto che la terapia ha anche ridotto i comportamenti erranti per tutta la notte. Altri studi hanno associato la terapia con luce brillante a una cognizione migliore per coloro che sono nella demenza iniziale e  un comportamento migliore, e la terapia si è associata anche a livelli significativamente ridotti di depressione.


Sono commercializzate molte lampade e scatole di luce per la terapia SAD o con luce brillante. Queste lampade non sono regolate dalla FDA, quindi è importante fare qualche ricerca prima di acquistarne una. Gli individui dovrebbero sempre guardare le caratteristiche di sicurezza della lampada, assicurandosi che filtri la luce UV, e sia marcata senza UV perché la luce UV può danneggiare gli occhi e la pelle.


Inoltre, la lampada dovrebbe generare 10.000 lux (un valore di intensità della luce combinata con l'area) di luce fluorescente bianca fredda. È anche opportuno cercare una lampada che si adatti allo stile e alle esigenze dell'individuo, con una superficie di luce di circa 30-40 cm, e optare per una lampada anabbagliante che riduce o elimina l'abbagliamento degli occhi.


Secondo la clinica Mayo, la raccomandazione tipica per la terapia a luce brillante è l'uso quotidiano per circa 20-30 minuti, posizionando la lampada a circa 40-60 cm davanti al viso e usarla preferibilmente al mattino dopo il risveglio.


La Clinica Mayo sottolinea anche che potrebbero esserci alcuni effetti collaterali, di solito lievi e di breve durata, come affaticamento degli occhi, mal di testa, nausea, irritabilità o agitazione, mania, euforia e iperattività associata al disturbo bipolare.


Di solito, però, gli eventuali effetti collaterali associati alla terapia con luce brillante possono svanire da soli entro pochi giorni dopo l'avvio della terapia. Inoltre, per gestire gli effetti collaterali e ottenere un risultato più positivo si può ridurre il tempo di trattamento, spostare il volto più lontano dalla luce, fare interruzioni durante una lunga sessione, e/o cambiare l'ora del giorno per la terapia.


Sebbene la terapia con luce brillante funga da potenziale approccio complementare positivo per migliorare la vita di coloro che hanno il MA e altre demenze, dovresti sempre discutere di questo tipo di terapia con il tuo medico per assicurarti che sia medicalmente appropriata per l'individuo interessato.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.