Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cosa significa mediazione per gli anziani?

resolving conflict cartoon 640x350

La mediazione per gli anziani mira ad affrontare i problemi di conflittualità nelle famiglie e nelle istituzioni e fornisce una tribuna per il processo decisionale della famiglia.


I mediatori per anziani assistono alle conversazioni difficili tra i membri della famiglia, e aiutano a fare piani e ad arrivare ad esiti accettabili per i disaccordi.


Quando un genitore o un parente anziano, ad esempio, è ricoverato in ospedale e ha bisogno di assistenza continua o di riabilitazione dopo tale ricovero, sui figli pesano nuove responsabilità.


Ci sono spesso varie dinamiche familiari, come il fratello del caregiver principale, il fratello fuori zona, il fratello che non è fidato, ecc. Vecchie rivalità tra i fratelli, rancori a lungo sopiti, ferite del passato e incomprensioni possono interferire con le buone decisioni sul genitore che invecchia. L'assistenza futura dei genitori può diventare stressante e disagevole, e sorgono conflitti tra opinioni diverse.


Molte volte, i conflitti nascono perché uno o più fratelli stanno cercando di ottenere il controllo totale di tale assistenza.


Sono coinvolte le decisioni riguardanti la responsabilità e il lavoro di prendersi cura di un genitore invecchiato, oltre al badare alle finanze e ai problemi di cura a lungo termine. La mediazione per gli anziani può funzionare vagliando una soluzione amichevole.


Il mediatore può facilitare conversazioni intenzionali con tutte le parti per risolvere i problemi, nel miglior interesse del genitore che invecchia. Ciò include permettere a tutti di esprimere le proprie controversie, identificare i punti di forza e di debolezza in ogni opinione, e finalmente trovare l'accordo su una soluzione soddisfacente che tutti i membri della famiglia possono sperimentare e di cui possono fidarsi.


Il mediatore non ha autorità per imporre una decisione, quindi niente può essere deciso fino a quando tutti sono d'accordo.


A volte, il mediatore incontra in privato ogni membro della famiglia per discutere problemi personali e altre questioni preoccupanti, e dopo questi scambi, presentarli all'intera famiglia. Ci possono essere diversi negoziati fino al raggiungimento di un accordo.


Una volta raggiunto un accordo, il mediatore lo metterà per iscritto perché ognuno lo firmi e in quel modo tutti hanno un piano solido per il coinvolgimento di ciascun fratello nella cura dei genitori.


La mediazione ha successo in circa il 70-80% dei casi ed è meno costosa delle controversie che diventano cause legali o di altre manifestazioni pubbliche. Il compromesso è un modo per dare pace alle famiglie in conflitto, e il mediatore è lì per aiutare a raggiungere un esito positivo e funzionante.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.