Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


È probabile che violenza e salute mentale peggiorino nel riscaldamento globale

earth temperature anomalyMappa dei cambiamenti previsti negli estremi di temperatura giornaliera con 1,5°C di riscaldamento globale, rispetto al periodo pre-industriale (dal 1861).

Le condizioni meteo estreme sono la causa di alcune delle maggiori crisi di sanità pubblica in tutto il mondo negli ultimi anni. In molti casi, queste sono state enfatizzate dai cambiamenti climatici indotti dall'uomo.


Per esempio, si è ritenuto che le temperature elevate dell'estate 2003 in Europa abbiano causato da 50.000 a 70.000 morti in eccesso in 16 paesi europei. A livello globale, si stima che un totale di 296.000 morti nel corso degli ultimi due decenni siano legati al calore.


Ma il calore non riguarda soltanto la salute fisica. Può avere effetti altrettanto gravi sulla salute mentale. La ricerca ha dimostrato che l'aumento delle temperature è associata ad un aumento di suicidi e di comportamenti violenti, ed esacerba pure i disturbi dell'umore e d'ansia.


Studi in Inghilterra e Galles condotti tra il 1993 e il 2003 hanno rivelato che, quando le temperature erano superiori a 18°C, ogni aumento di 1°C della temperatura è stato associato con un aumento del 3,8% del rischio di suicidi in tutta la popolazione.


Tra il 1996 e il 2013 in Finlandia, ogni aumento di 1°C della temperatura ha rappresentato un aumento del 1,7% di crimini violenti in tutto il paese. È stato anche stimato che potrebbero verificarsi 1,2 milioni di aggressioni ulteriori negli Stati Uniti tra il 2010-2099 rispetto a quelle che ci sarebbero senza il cambiamento climatico.


L'associazione tra alte temperature e salute mentale è un'area attiva di ricerca. Gli scienziati hanno scoperto che alcune conseguenze per la salute provocate dall'aumento di calore, come i disturbi del sonno e i livelli di serotonina (un ormone fondamentale per regolare sentimenti, emozioni e comportamenti) potrebbero avere un ruolo nello scatenare la comparsa di condizioni di salute mentale.


La privazione del sonno, spesso si verifica durante le ondate di calore, e può portare a frustrazione, irritabilità, comportamenti impulsivi e anche a violenza.


Le temperature estreme, come ad esempio quelle osservate durante le ondate di calore, sono state associate anche ad alcune forme di demenza e di stati disturbati di salute mentale, in particolare per coloro che sono già in condizioni vulnerabili, come i pazienti psichiatrici. E livelli bassi di serotonina sono associati a depressione, ansia, impulsività, aggressività e presenza di episodi di violenza.

 

Implicazioni

In futuro, le ondate di calore saranno più intense e dureranno più a lungo. I record di temperatura saranno superati sempre più spesso mentre il mondo continua a riscaldarsi. Nel nord-ovest dell'Asia, per esempio, le temperature potrebbero aumentare di 8,4°C entro il 2100.


Un mondo che è in media più caldo di 1,5°C vedrà molte temperature medie regionali aumentare di più di questo valore. Questo problema è aggravato dal momento che la popolazione aumenta, e quindi il numero di persone che vivono in città: entro il 2050, si prevede che due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane.


Gli ambienti urbani sono noti per essere più caldi dei loro territori rurali, un fenomeno noto come 'isola urbana di calore'. Le proiezioni climatiche mostrano non solo che le città si riscaldano più velocemente delle aree rurali, ma che questo effetto aumenta di notte. Questo può ulteriormente aggravare gli effetti degli estremi di calore sul nostro sonno.


Saranno necessari sia l'adattamento ai cambiamenti climatici che la loro mitigazione per ridurre questi effetti potenzialmente devastanti quanto più possibile.


Le opzioni per adattare la nostra vita ad un mondo più caldo potrebbero includere l'aumento della circolazione dell'aria negli edifici e l'adeguamento delle ore di lavoro nei tempi di calore estremo. Parigi, ad esempio, ha già creato una rete di 'isole fresche': spazi verdi e blu, come parchi, laghetti e piscine che offrono posti dove cercare rifugio dal caldo.


Più semplicemente, informare le persone sui potenziali impatti del calore sulla salute mentale, sull'aggressività e la violenza - consentendo loro di capire esattamente il motivo per cui è così importante sostenere iniziative che aiutano a mantenere fresco il pianeta - potrebbe dare supporto ad una salute mentale migliore, in parallelo alla lotta alla crisi climatica.

 

 

 


Fonte: Mary Zhang (ricercatrice senior in studi politici), Dann Mitchell (prof. associato di scienze atmosferiche) e Vikki Thompson (ricercatrice senior in scienze geografiche), Università di Bristol

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Tre modi per smettere di preoccuparti

29.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Sai di essere una persona apprensiva se ti identifichi con Flounder in La Sirenetta o co...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

10 cose da non fare con i malati di Alzheimer

10.12.2015 | Esperienze & Opinioni

Mio padre aveva l'Alzheimer.

Vederlo svanire è stata una delle esperienze più difficili d...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.