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È probabile che violenza e salute mentale peggiorino nel riscaldamento globale

earth temperature anomaly

Le condizioni meteo estreme sono la causa di alcune delle maggiori crisi di sanità pubblica in tutto il mondo negli ultimi anni. In molti casi, queste sono state enfatizzate dai cambiamenti climatici indotti dall'uomo.


Per esempio, si è ritenuto che le temperature elevate dell'estate 2003 in Europa abbiano causato da 50.000 a 70.000 morti in eccesso in 16 paesi europei. A livello globale, si stima che un totale di 296.000 morti nel corso degli ultimi due decenni siano legati al calore.


Ma il calore non riguarda soltanto la salute fisica. Può avere effetti altrettanto gravi sulla salute mentale. La ricerca ha dimostrato che l'aumento delle temperature è associata ad un aumento di suicidi e di comportamenti violenti, ed esacerba pure i disturbi dell'umore e d'ansia.


Studi in Inghilterra e Galles condotti tra il 1993 e il 2003 hanno rivelato che, quando le temperature erano superiori a 18°C, ogni aumento di 1°C della temperatura è stato associato con un aumento del 3,8% del rischio di suicidi in tutta la popolazione.


Tra il 1996 e il 2013 in Finlandia, ogni aumento di 1°C della temperatura ha rappresentato un aumento del 1,7% di crimini violenti in tutto il paese. È stato anche stimato che potrebbero verificarsi 1,2 milioni di aggressioni ulteriori negli Stati Uniti tra il 2010-2099 rispetto a quelle che ci sarebbero senza il cambiamento climatico.


L'associazione tra alte temperature e salute mentale è un'area attiva di ricerca. Gli scienziati hanno scoperto che alcune conseguenze per la salute provocate dall'aumento di calore, come i disturbi del sonno e i livelli di serotonina (un ormone fondamentale per regolare sentimenti, emozioni e comportamenti) potrebbero avere un ruolo nello scatenare la comparsa di condizioni di salute mentale.


La privazione del sonno, spesso si verifica durante le ondate di calore, e può portare a frustrazione, irritabilità, comportamenti impulsivi e anche a violenza.


Le temperature estreme, come ad esempio quelle osservate durante le ondate di calore, sono state associate anche ad alcune forme di demenza e di stati disturbati di salute mentale, in particolare per coloro che sono già in condizioni vulnerabili, come i pazienti psichiatrici. E livelli bassi di serotonina sono associati a depressione, ansia, impulsività, aggressività e presenza di episodi di violenza.

 

Implicazioni

In futuro, le ondate di calore saranno più intense e dureranno più a lungo. I record di temperatura saranno superati sempre più spesso mentre il mondo continua a riscaldarsi. Nel nord-ovest dell'Asia, per esempio, le temperature potrebbero aumentare di 8,4°C entro il 2100.


Un mondo che è in media più caldo di 1,5°C vedrà molte temperature medie regionali aumentare di più di questo valore. Questo problema è aggravato dal momento che la popolazione aumenta, e quindi il numero di persone che vivono in città: entro il 2050, si prevede che due terzi della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane.


Gli ambienti urbani sono noti per essere più caldi dei loro territori rurali, un fenomeno noto come 'isola urbana di calore'. Le proiezioni climatiche mostrano non solo che le città si riscaldano più velocemente delle aree rurali, ma che questo effetto aumenta di notte. Questo può ulteriormente aggravare gli effetti degli estremi di calore sul nostro sonno.


Saranno necessari sia l'adattamento ai cambiamenti climatici che la loro mitigazione per ridurre questi effetti potenzialmente devastanti quanto più possibile.


Le opzioni per adattare la nostra vita ad un mondo più caldo potrebbero includere l'aumento della circolazione dell'aria negli edifici e l'adeguamento delle ore di lavoro nei tempi di calore estremo. Parigi, ad esempio, ha già creato una rete di 'isole fresche': spazi verdi e blu, come parchi, laghetti e piscine che offrono posti dove cercare rifugio dal caldo.


Più semplicemente, informare le persone sui potenziali impatti del calore sulla salute mentale, sull'aggressività e la violenza - consentendo loro di capire esattamente il motivo per cui è così importante sostenere iniziative che aiutano a mantenere fresco il pianeta - potrebbe dare supporto ad una salute mentale migliore, in parallelo alla lotta alla crisi climatica.

 

 

 


Fonte: Mary Zhang (ricercatrice senior in studi politici), Dann Mitchell (prof. associato di scienze atmosferiche) e Vikki Thompson (ricercatrice senior in scienze geografiche), Università di Bristol

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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