Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cos'è la stimolazione magnetica transcranica?

transcranial magnetic stimulation mc gill

La stimolazione magnetica transcranica (TMS) è una procedura che usa campi magnetici per stimolare le cellule nervose nel cervello. La terapia è stata approvata per la prima volta dalla FDA negli USA come trattamento per la depressione grave nel 2008. Nel 2013, la FDA ha ampliato il suo uso al dolore associato a determinati mal di testa da emicrania.


Sebbene sia un trattamento non invasivo per la depressione e il dolore, tipi di malattie associate al funzionamento del cervello, la FDA non l'ha approvato come terapia per il trattamento della demenza.


Eppure la TMS è compresa in una famiglia in crescita di tecniche di stimolazione cerebrale che vengono esaminate e sviluppate per trattare molteplici disturbi neurocognitivi, compreso il morbo di Alzheimer (MA).


La TMS ha ricevuto la massima attenzione nella ricerca clinica sui disturbi neuropsichiatrici. Sebbene i benefici della TMS non siano ben compresi, c'è accordo in genere sul fatto che la stimolazione cerebrale può essere modificata dalla consegna ripetitiva di un campo magnetico ad alta intensità generato dal passaggio della corrente elettrica attraverso una bobina induttiva.


Si ritiene che la TMS possa dare benefici a quelli colpiti da MA per merito degli effetti sui sintomi depressivi che spesso sperimentano in contemporanea. Si stima che circa il 50% delle persone con MA soffrano di depressione e persino lievi sintomi depressivi sono associati a un deterioramento significativo delle funzioni cognitive.


Il miglioramento dei sintomi di MA dopo la TMS, come risultato del sollievo dai sintomi depressivi, è difficile giudicare se funziona. Ma è notevole che gli individui trattati mostrino anche un umore migliore, ottenendo punteggi migliori sui test di depressione e di apatia. Quindi è plausibile che, poiché la TMS è una terapia efficace per la depressione grave, possa essere ugualmente efficace nel miglioramento cognitivo.


Ci sono problemi importanti che circondano la potenziale applicazione della TMS ripetuta nel MA. Una revisione della FDA nel 2019 ha identificato diverse carenze che devono essere affrontate. Queste includevano un'incertezza attorno alla segnalazione di effetti avversi, la mancata dimostrazione di un beneficio clinicamente significativo nella malattia e i dati insufficienti che documentano che i benefici della terapia superano i suoi rischi per la salute. Inoltre non sono stati considerati i rischi a lungo termine.


La ricerca sulla terapia TMS è ancora preliminare ed è giustificata un'interpretazione preliminare e cauta, dicono i ricercatori. La TMS è una possibilità promettente per la futura terapia di MA, vista la necessità urgente di sviluppare strategie nuove ed efficaci.


Secondo i dati sul MA del 2020 e i calcoli aggiornati, circa 6,2 milioni di americani over-65 vivono con la demenza di MA. In assenza di interventi efficaci per prevenire o rallentare la malattia, le proiezioni prospettano una crisi di assistenza sanitaria incombente con l'invecchiamento della popolazione.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.