Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La telemedicina può essere integrata nella demenza?

La telemedicina è un modo promettente per raggiungere e dare supporto alle persone con demenza e ai loro caregiver a casa, e anche un modo per assicurarsi che le persone abbiano accesso alle cure e all'istruzione così necessarie.


Le famiglie possono usare un computer, un tablet o uno smartphone per fissare appuntamenti da remoto con i loro medici e partecipare anche ai programmi di educazione sanitaria online per imparare come migliorare il benessere e la qualità della vita. Gli utenti possono anche portare addosso dispositivi in ​​grado di tenere traccia dei cambiamenti che segnalano problemi di salute e/o di sicurezza.


La telemedicina è particolarmente vantaggiosa per chi ha mobilità limitata e coloro che vivono nelle zone rurali. Anche nelle aree popolate, tuttavia, gli individui con Alzheimer e i loro caregiver possono avere difficoltà a uscire di casa per presenziare agli appuntamenti o se mancano di un trasporto adeguato per accedere alla cura e al sostegno di cui hanno bisogno. E, le competenze sulla demenza potrebbero non essere facilmente accessibili.


"Gli interventi di telemedicina sono un metodo per dare assistenza di demenza che potrebbe essere più facile per le persone con demenza e per i loro fornitori di assistenza che hanno difficoltà a lasciare la loro casa", ha affermato Lisa Onken, dei National Institutes of Health. "Con la telemedicina, i fornitori di assistenza sanitaria possono incontrare le persone dove sono, a casa loro".


Ricercatori con il supporto dei NIH stanno attualmente esplorando i modi per usare diversi tipi di tecnologie di telemedicina per aiutare la cura della demenza e diffonderle maggiormente.


I ricercatori del Memory and Aging Center dell'Università della California di San Francisco hanno sviluppato Care Ecosystem, un programma collaborativo di cura della demenza eseguito al telefono. Il Care Ecosystem è un modello di cura della demenza progettato per fornire assistenza personalizzata ed economica alle persone con demenza e ai loro caregiver.


Il modello include navigatori del team di assistenza, medici con competenze di demenza e protocolli di cura. Diversi sistemi sanitari e cliniche di numerosi stati USA hanno iniziato ad adottare o pilotare il modello di assistenza della demenza Care Ecosystem, incluso il programma Ochsner Brain Health and Cognitive Disorders del Centro medico Ochsner di New Orleans.


I fornitori di assicurazioni - come Medicare, Medicaid e molti assicuratori privati ​​- stanno iniziando a coprire i servizi di telemedicina. Tuttavia, da uno stato all'altro variano ampiamente le politiche di telemedicina e le politiche di copertura assicurativa, quindi è importante verificare direttamente con la propria assicurazione le ultime informazioni sulla copertura dei servizi di telemedicina.


Raggiungendo quelli colpiti dall'Alzheimer, le tecnologie della telemedicina stanno aiutando ad affrontare le disuguaglianze sanitarie per le famiglie che vivono nelle aree rurali o che altrimenti non possono accedere facilmente alla cura. Esistono delle difficoltà: mancanza di servizio Internet e di abilità degli individui a comprendere la tecnologia, mancanza di un computer o di un telefono.


I servizi di telemedicina non sostituiranno completamente le visite di persona dal medico o da altri professionisti sanitari, ma questi servizi possono diventare un legame vitale per ottenere ulteriore supporto e competenze da parte di tutti quelli affetti dall'Alzheimer, ovunque vivano.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

3 modi per trasformare l'auto-critica in auto-compassione

14.08.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai mai sentito una vocina parlare nella tua testa, riempiendoti di insicurezza? Forse l...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)