Iscriviti alla newsletter

Demenza: abbiamo bisogno di azione, non di consapevolezza

 Demenza: abbiamo bisogno di azione, non di consapevolezzaL'attrice inglese Barbara Windsor, che ha avuto di recente la diagnosi di Alzheimer.

Quando Scott Mitchell, marito di Barbara Windsor, ha detto che sua moglie, attrice di 80 anni, soffriva di demenza, è stata una triste notizia. Ma ancora più triste è stato il modo in cui i media hanno deviato la discussione verso i meriti delle celebrità di 'aumentare la consapevolezza' sul gruppo di sintomi che copre la demenza, e l'hanno portata lontano dall'uso dell'innovazione medica per superare i problemi sottostanti.


L'idea è che aumentando la consapevolezza della demenza, le persone arriveranno a riconoscerne i sintomi prima e avranno quindi maggiori possibilità di affrontarla. Tuttavia, una diagnosi precoce e affidabile della demenza è tuttora lontana anni, e non può sostituire la prevenzione o le cure mediche innovative.


Peggio ancora: pur se molta "consapevolezza" contribuisce alla simpatia nei confronti delle persone anziane, il fallimento nel liberare completamente chi soffre dalla demenza restituirà sempre il dibattito a quanto costoro e gli anziani in generale costano al sistema sanitario nazionale e all'assistenza sociale. Cresce la preoccupazione per i costi riconosciuti alla nazione nel trattamento della demenza, nonostante il fatto che coloro che ne soffrono, e le loro famiglie, spesso già pagano di tasca propria ingenti somme di denaro per l'assistenza.


Questo ingiustificato calcolo del fardello finanziario della demenza per tutti noi non si limita a diffondere pregiudizi contro gli anziani. Mette anche in secondo piano il ruolo che potrebbero svolgere gli interventi farmaceutici e di altro genere contro la demenza e come tali cure meritino molte più risorse della società.


Nel 2012, il primo ministro David Cameron aveva promesso di raddoppiare, entro il 2025, i fondi statali per la ricerca sulla demenza. Ma anche se i bilanci sono aumentati, il ministro Greg Clark ha stanziato poco più di 300 milioni di sterline per affrontare quello che il governo chiama la "grande sfida della società che invecchia", e questo riguarda non solo la ricerca sulla demenza, ma ogni aspetto dell'invecchiamento, con un'enfasi speciale e opportunamente offuscata non su approfondimenti scientifici fondamentali, ma su "nuove tecnologie assistenziali, modelli abitativi diversi e prodotti innovativi di risparmio per la pensione".


È vero, Clark ha messo a disposizione del Dementia Research Institute 40 milioni di sterline in più dei £ 290 milioni precedenti; ma questi fondi addizionali verranno usati per costruire un nuovo edificio da 250 milioni di sterline, situato presso l'University College di Londra. Ora, ovviamente, per la scienza medica sono essenziali buone strutture e attrezzature. Ma le scoperte scientifiche per sconfiggere la demenza richiederanno molto più di questo e anche più dei 400 scienziati rivendicati dall'istituto di ricerca.


Nel 2017, un importante studio americano sui farmaci per l'Alzheimer, la forma dominante di demenza, ha osservato che il semplice reclutamento di migliaia di pazienti, per partecipare a studi clinici per tali farmaci, è un processo lungo, difficile e costoso (c'è bisogno, gli autori hanno notato, "dell'impegno elettronico dei potenziali partecipanti, della creazione di registri di soggetti candidati e di trasporti, furgoni di quartiere e meccanismi assicurativi").


Anche negli Stati Uniti, in fase di sviluppo c'è solo un numero modesto di farmaci per l'Alzheimer. Inoltre, per passare da un farmaco candidato di laboratorio ad uno pronto per la revisione da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi occorrono in media 13 anni, mentre lo sviluppo clinico e l'approvazione finale ne richiedono altri 10.

 

 

 


Fonte: James Woudhuysen in Spike (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo;...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è u...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensoria…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.