Childhood obesity is partly caused by overeatingMark Bittman, che scrive di cibi sul New York Times ed è fautore di una vita salute, riferisce che fin dal 2005 si sospetta decisamente che l'Alzheimer sia in realtà un "diabete di tipo 3".
Ma i risultati di studi recenti suggeriscono anche che, come altre forme di diabete, questa "malattia del cervello" potrebbe essere controllabile attraverso migliori scelte alimentari.
Attualmente esistono due tipi principali di diabete, secondo il Times. Il tipo 1 di solito si sviluppa durante l'infanzia, non ha una causa conosciuta e rappresenta circa il dieci per cento di tutti i casi. Ma il tipo 2 deriva dalla dieta ed è causato dalla ingestione di grandi quantità di cibi iper-lavorati. Veniva chiamato "diabete dell'adulto", fino a quando è diventato prevalente nei bambini che hanno la stessa dieta zuccherina, carica di nitrati.
Nel 2005, sul Journal of Alzheimer è stato pubblicato uno studio che ha scoperto che i pazienti di Alzheimer mostrano anomalie simili agli altri diabetici nell'insulina, riferisce The Huffington Post. E di recente, un articolo pubblicato su New Scientist, dà maggiore forza all'opinione che, come diabete di tipo 2, la malattia del cervello può essere controllata da scelte alimentari migliori che mantengono costanti i livelli di insulina.
L'insulina regola gli zuccheri nel sangue del corpo. Quando si inonda costantemente il corpo con cibi iper-lavorati, le cellule diventano sopraffatte da tutto quello zucchero e smettono di rispondere all'insulina, condizione nota come insulino-resistenza. Allo zucchero in eccesso viene concesso di vagare nel corpo, causando infiammazione e infine disturbi, come malattie cardiache, danni al sistema nervoso e degenerazione oculare. Secondo The Huffington Post, quando tale danno raggiunge alla fine il cervello, compromette la funzionalità della memoria, provoca disorientamento e, secondo alcuni ricercatori, il paziente sviluppa l'Alzheimer.
Bittman scrive che la dieta americana basata su alimenti iper-lavorati ha prodotto la triplicazione dei tassi di diabete di tipo 2 negli ultimi 40 anni. Anche l'Alzheimer è previsto in rapida crescita nel futuro prossimo, secondo l'Alzheimer's Association. Questa botta "uno-due" significa che, con l'invecchiamento della popolazione e l'aumento degli obesi, gli effetti sulla nostra salute mentale potrebbero essere devastanti come quelli sulla nostra salute fisica.
Si pensava all'Alzheimer come qualcosa che "capita" per caso. Ma il suo legame con l'insulino-resistenza significa che potrebbe essere regolato mantenendo costanti i livelli di zucchero nel sangue. Questo conferma la ricetta di sempre: dieta a basso contenuto di prodotti alimentari trasformati, grassi saturi e zuccheri, e un pieno di frutta e verdura ricca di antiossidanti. La stessa risposta, quasi sempre, all'obesità, al diabete, e ora probabilmente, all'Alzheimer.
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Pubblicato in Yahoo News/Takepart.com il 30 Settembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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