Ci sono molte cause di demenza, ma una delle più debilitanti, studiate e documentate è l'Alzheimer.
Tra i circa 5 milioni di malati di Alzheimer oltre i 65 anni di età, e in particolare tra quelli ospitati in una casa di riposo, ci sono buone probabilità che molti subiscano un certo tipo di danno a causa di abusi [definiti come uso intenzionale di contatto fisico per causare dolore, lesioni, intimidazione, e altre forme di pressione e sofferenza].
Inoltre, molti malati di Alzheimer possono diventare violenti e porre gli altri ospiti delle case di cura a rischio di lesioni.
Malati di demenza oggetto di violenza
Purtroppo, ci sono molte persone che approfittano dei malati di demenza abusandone fisicamente. Contano sul fatto che le persone affette da demenza sono testimoni scadenti e non possono essere attendibili, e i loro resoconti potrebbero non essere verificabili. Possono sottoporli a percosse, abusare di loro sessualmente o verbalmente, o approfittare della demenza per sottoporli a paure irrazionali e paranoia.
Altre volte, l'abuso sulle persone con demenza è dovuta alla frustrazione. Sottoposti a carichi elevati dai pazienti e dalle esigenze stressanti dei malati di demenza, i dipendenti delle case di riposo possono essere indotti occasionalmente a usare la violenza. I malati di demenza possono anche essere vittime di violenza fisica o di abusi verbali da altri ospiti, se non sono attentamente monitorati dal personale della casa di cura.
Malati di demenza pongono a rischio altri ospiti
Non sono solo gli operatori ad essere frustrati fino al punto di usare violenza a causa della demenza. Spesso, lo stesso paziente di demenza trova la propria condizione molto frustrante. Può diventare abusivo verbalmente o addirittura violento. Quando gli ospiti violenti, arrabbiati, o abusivi sono lasciati incustoditi assieme ad altri che sono emotivamente o fisicamente vulnerabili, il risultato potrebbe essere un abuso continuo.
Come proteggere il vostro caro dall'abuso
Mettere la persona amata in una casa di cura è una decisione molto difficile, ma può essere resa più facile facendo in modo di scegliere la sistemazione del proprio caro con attenzione. La maggior parte delle case di cura sono ambienti buoni per gli ospiti, dove possono ricevere cure costanti e monitoraggio, così come il sostegno emotivo di cui hanno bisogno.
-
Visitare diverse strutture di riposo. Parlare con il personale, nonché con gli ospiti di ogni casa.
-
Cercare l'aiuto del difensore civico [o tribunale del malato, o organizzazione appropriata come una Associazione Alzheimer] della zona, per scegliere una casa di cura di qualità per la persona amata.
-
Successivamente, dopo aver selezionato una casa di cura, assicurarsi di visitare il proprio caro regolarmente.
-
Parlare con lei/lui della condizione, dell'assistenza, del personale, e degli altri ospiti.
-
Assicurarsi di farli uscire varie volte, se possibile, così che si sentano liberi di parlare senza essere sentiti dall'eventuale aggressore.
-
E cercare i segni di abuso. Se c'è un sospetto, agire subito.
***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.
***********************
Pubblicato in Digital Journal il 28 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.
Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.
Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.
Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra: |