Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Modifiche vascolari sono collegate alla demenza, dicono gli esperti

Lo stesso processo di ostruzione delle arterie (aterosclerosi) che causa le malattie di cuore può anche provocare deficit cognitivo vascolare (VCI) legato all'età, secondo una nuova dichiarazione scientifica dell'American Heart Association / American Stroke Association, pubblicata on-line in Stroke: Journal of the American Heart Association.

La compromissione cognitiva, conosciuta anche come demenza, comprende difficoltà con il pensiero, il ragionamento e la memoria, e può essere causata da malattie vascolari, Alzheimer, una combinazione di entrambi e di altre cause.

L'aterosclerosi è un accumulo di placca nelle arterie associata ad elevata pressione sanguigna, colesterolo, fumo e altri fattori di rischio.

Quando limita o blocca il flusso di sangue al cervello, si parla di malattia cerebrovascolare, che può portare a deterioramento cognitivo vascolare. L'Alzheimer è una malattia progressiva del cervello che danneggia e distrugge le cellule cerebrali. "Abbiamo imparato che la malattia cerebrovascolare e l'Alzheimer possono lavorare insieme per provocare deficit cognitivi e il disturbo misto può essere il tipo più comune di demenza nelle persone anziane", ha detto Philip B. Gorelick, MD, MPH, co-presidente del gruppo che ha scritto la dichiarazione e direttore del Center for Stroke Research al College of Medicine dell'University of Illinois di Chicago.

La prevalenza della demenza aumenta con l'avanzare dell'età e colpisce circa il 30 per cento delle persone oltre gli 80 anni di età, costando più di 40.000 $ per paziente all'anno negli Stati Uniti, secondo i dichiaranti. Trattare i fattori di rischio per le malattie cardiache e l'ictus con i cambiamenti dello stile di vita e con la gestione medica può prevenire o rallentare lo sviluppo della demenza in alcune persone, ha detto Gorelick. L'attività fisica, la dieta sana, il peso corporeo sano, l'evitare il tabacco come pure gestire la pressione sanguigna e il colesterolo per molte persone potrebbe contribuire significativamente a mantenere le loro capacità mentali nell'invecchiamento.

"In generale, ciò che è buono per il cuore è buono per il cervello", ha detto Gorelick. "Anche se non è ancora definitivamente provato, cura e prevenzione dei fattori di rischio per ictus e malattie cardiache possono rivelarsi valide anche per preservare le funzioni cognitive con l'età."

E' migliorata la comprensione delle cause più comuni del deterioramento cognitivo e della demenza nell'anzianità e molti dei tradizionali fattori di rischio per l'ictus sono anche marcatori di rischio per l'Alzheimer e il deterioramento cognitivo vascolare. Per esempio:

  • Ridurre la pressione alta è raccomandato per ridurre il rischio di deterioramento cognitivo vascolare. L'alta pressione sanguigna, nella mezza età può essere un importante fattore di rischio per il declino cognitivo in età avanzata.
  • Controllre il colesterolo alto e la glicemia anormale può anche contribuire a ridurre il rischio di deterioramento cognitivo vascolare, anche se è necessario più studio per confermare il ruolo di questi interventi.
  • La cessazione del fumo potrebbe ridurre il rischio di deterioramento cognitivo vascolare.
  • Aumentare l'attività fisica, consumare un livello moderato di alcol (ovvero, fino a 2 drink per gli uomini e 1 drink per le donne non gravide) per coloro che attualmente consumano alcol e mantenere un peso ideale può ridurre anche il rischio di VCI, ma maggiori studi sono necessari per confermare l'utilità.
  • Assumere vitamine B o integratori anti-ossidanti, tuttavia, non impedisce il deterioramento cognitivo vascolare, le malattie cardiache o l'ictus.

Gli estensori dicono che identificare le persone a rischio di compromissione cognitiva è una strategia promettente per prevenire o rinviare la demenza e risparmiare dei costi della sanità pubblica. "Invitiamo i medici a utilizzare strumenti di analisi per rilevare i disturbi cognitivi nei loro pazienti più anziani e continuare a trattare i rischi vascolari secondo le linee guida dettate a livello nazionale o accettate nella regione". Secondo la dichiarazione, il deficit cognitivo vascolare è più evidente dopo un ictus, ma ci potrebbero essere ripercussioni cognitive da piccoli ictus, microsanguinamenti o aree di flusso ridotto di sangue nel cervello che provocano sintomi neurologici inaspettati.

In molti casi, i fattori di rischio del deterioramento cognitivo vascolare sono gli stessi per l'ictus: per esempio l'ipertensione, il colesterolo alto, le anomalie del ritmo cardiaco e il diabete. L'American Academy of Neurology e l'Alzheimer Association hanno sottoscritto la dichiarazione.

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce?
Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica. Non tenerla per te, non farci perdere l'occasione di conoscerla.

 


Fonte: Materiale della American Heart Association.

Riferimento: Philip B. Gorelick, Angelo Scuteri, Sandra E. Black, Charles Decarli, Steven M. Greenberg, Costantino Iadecola, Lenore J. Launer, Stephane Laurent, Oscar L. Lopez, David Nyenhuis, Ronald C. Petersen, Julie A. Schneider, Christophe Tzourio, Donna K. Arnett, David A. Bennett, Helena C. Chui, Randall T. Higashida, Ruth Lindquist, Peter M. Nilsson, Gustavo C. Roman, Frank W. Sellke, and Sudha Seshadri, on behalf of the American Heart Association Stroke Council, Council on Epidemiology and Prevention, Council on Cardiovascular Nursing, Council on Cardiovascular Radiology and Intervention, and Council on Cardiovascular Surgery and Anesthesia. Vascular Contributions to Cognitive Impairment and Dementia: A Statement for Healthcare Professionals From the American Heart Association/American Stroke Association. Stroke, 2011; DOI: 10.1161/STR.0b013e3182299496.

Pubblicato in ScienceDaily il 21 luglio 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:


Notizie da non perdere

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

[Domenic Praticò] Consigli pratici per diventare un super-anziano

1.12.2025 | Esperienze & Opinioni

Quando si parla di invecchiamento, sappiamo che esso non è un processo uniforme e uguale per tutt...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)