Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Associazione consumatori chiede di vietare l'Aricept in alte dosi

L'Aricept è stato approvato dalla FDA in dosi di 5 e 10mg per i pazienti con Alzheimer da lieve a moderato e in un dosaggio da 10 a 23mg per i casi più gravi. La petizione chiede alla FDA per vietare la versione da 23mg del farmaco e avvertire i pazienti e i medici di non prendere due pillole da 10mg al giorno se il dosaggio più alto viene rimosso dal mercato.

In base al fatto che gli studi clinici dell'Aricept sottoposti alla FDA per l'approvazione non mostrano alcun significativo beneficio dalla versione da 23mg rispetto alla versione da 10mg.

I maggiori effetti negativi del dosaggio più alto comprendono rallentamento della frequenza cardiaca, nausea, vomito, diarrea, incontinenza urinaria, affaticamento, vertigini, agitazione, confusione e anoressia. In particolare il vomito, che si verifica con una frequenza maggiore di 3,5 volte in coloro che assumono la dose elevata, è un effetto collaterale pericoloso soprattutto per i pazienti di Alzheimer, la petizione dice, perché può portare a polmonite, massiccio sanguinamento gastrointestinale, rottura esofagea e anche morte.

"L'aumento puro del rischio a fronte della mancanza di qualunque evidenza di un beneficio addizionale per i pazienti, avrebbe dovuto essere motivo più che valido per negare l'approvazione", ha detto il Dott. Sidney Wolfe, direttore del Public Citizen's Health Research Group. "E' imperdonabile che la FDA abbia approvato la dose più alta. La sua pronta rimozione farebbe compiere tardivamente all'agenzia la missione di consentire solo i farmaci i cui benefici superano i rischi di essere commercializzati".

Public Citizen [ndt: simile alle nostre associazioni di difesa dei consumatori] ha una lunga storia di campagne contro i medicinali che ritiene pericolosi o inefficaci.

Nella petizione alla FDA dello scorso Mercoledì, Public Citizen e un geriatra della Johns Hopkins University hanno detto che le alte dosi di Aricept dovrebbero essere vietate perché non sono più efficaci di quelle basse e hanno un rischio molto maggiore di effetti negativi. L'Aricept (nome commerciale del generico donepezil) è uno dei pochissimi farmaci disponibili per il trattamento dell'Alzheimer, ma può solo rallentare in modo molto modesto i deficit cognitivi e funzionali associati con la malattia. Eppure il farmaco è ampiamente usato, sopratutto "a causa di due fattori: la disperazione comprensibile di chi cura i pazienti di Alzheimer e una campagna promozionale implacabile delle aziende farmaceutiche", ha detto il co-autore del documento, il Dr. Thomas Finucane della Hopkins.

Copyright © 2011 Los Angeles Times

 


Pubblicato su LosAngelesTimes il 18 maggio 2011 - Traduzione di Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Farmaco per Alzheimer non cambia l'eliminazione dei rifiuti a breve termi…

24.11.2025 | Ricerche

Dopo il trattamento con il farmaco, le scansioni MRI non mostrano alcun cambiamento a breve termi...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)