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Demenza: sollievo in casa

Parte il progetto sperimentale "Malattia di Alzheimer, viaggio verso casa" per dare sollievo ed assistenza specializzata a domicilio a cinquanta malati di demenza.

Una cinquantina di malati di demenza senile dell'Ulss 8 nei prossimi mesi potranno usufruire del servizio sollievo a domicilio. E' questo il progetto presentato recentemente dal direttore dei servizi sociali dell'Ulss 8, Gian Luigi Bianchin e dal medico di medicina generale Pier Antonio Rossato.

Iniziato un paio d'anni fa in maniera circoscritta a qualche paziente di Castelfranco seguito a domicilio dall’associazione Iris- Insieme per l'Alzheimer con il contributo del Centro Servizi di Treviso e dell’Ulss 8, il progetto è stato presentato alla Regione Veneto nell'agosto 2009 dall’Ulss 8 in collaborazione con l'associazione Iris-Insieme per l'Alzheimer, Gap cooperativa ed il Centro residenziale per anziani Sartor e deliberato nell'agosto scorso dall'Ulss 8.

Due gli obiettivi fondamentali del progetto "Malattia di Alzheimer, viaggio verso casa": mantenere nel proprio contesto familiare le persone non-autosufficienti dementi e creare un nuovo nodo della “rete” delle possibilità di assistenza a persone affette da Alzheimer e altre demenze.

Grazie al progetto, che sta partendo in maniera sperimentale, malati e famiglie potranno contare, oltre che sui medici di medicina generale e dagli operatori del Servizio integrato assistenza domiciliare (Siad) già attivi presso il territorio, anche su una serie di figure professionali come la psicologa, l'infermiera, il fisioterapista, il counsellor (agevolatore della relazione di aiuto), l'operatore socio-sanitario, il podologo, la dama di compagnia, e l'assistenze familiare. Si tratta di figure professionali e di volontariato preparati specificamente sul problema della demenza e che già operano nei centri sollievo dedicati.

I servizi saranno garantiti privilegiando i comuni in cui sono già attivi i Centri sollievo Alzheimer. Si tratta ad oggi di quattordici comuni: Altivole, Asolo, Caerano San Marco, Castelfranco Veneto, Cavaso del Tomba, Cornuda, Pederobba, Crocetta del Montello, Crespano del Grappa, Fonte, Loria, Montebelluna, Riese Pio X, San Zenone degli Ezzelini, Valdobbiadene, Vidor, Segusino e Vedelago, in cui, grazie alla disponibilità di un gruppo di volontari, i malati di demenza possono trascorrere qualche ora la settimana sollevando i familiari dall'impegno costante che li vede coinvolti nell'accudire i malati.

Potranno usufruire di questo servizio le persone segnalate dalle assistenti sociali. La segnalazione all'assistente sociale potrà essere fatta dai familiari, dal medico di famiglia, dai centri sollievo o saranno casi già direttamente a conoscenza dell'assistente. L’assistente sociale cura l'istruttoria e prima della presentazione del caso all’Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale sentirà il gruppo sollievo più vicino sulla possibilità di avere anche un aiuto di volontariato o nel sollievo o a domicilio del paziente ed il coordinatore sulla possibilità di presa in carico. Quindi il caso sarà trasformato in un progetto individuale fatto su misura del paziente con il contributo di una specifica équipe composta da un medico, una neuropsicologa, il presidente del Gap e una psicologa del centro residenziale per anziani Sartor e reso operativo attraverso i vari operatori necessari.

Con questo nuovo servizio si aggiunge un'opportunità importante ed unica in Italia per il sostegno e l'assistenza di persone che soffrono di patologie in continuo aumento e che purtroppo mettono in grave difficoltà anche i familiari sia nell'accettazione della patologia che nella gestione del malato.

Fonte: Ufficio Stampa ULSS 8 del Veneto - Asolo (TV) - Dicembre 2010

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