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Iniziato sviluppo banca dati cerebrale per AD

Ricercatori della Johns Hopkins hanno iniziato a costruire una libreria di scansioni cerebrali, concentrata sui disturbi cerebrali tipici dei pazienti anziani.


Questo progetto, a cui collabora Marilyn Albert, professore di neurologia della Johns Hopkins, è associato all'Alzheimer's Disease Research Center del National Institute of Aging.


Quando tutti questi dati saranno disponibili, i medici saranno in grado di condurre una ricerca di tipo Google sulle immagini associate a condizioni cerebrali normali o anomale dell'invecchiamento.


Ad esempio, un medico potrebbe chiedere di vedere le cartelle cliniche associate a tutte le immagini che mostrano grovigli neurofibrillari nel lobo temporale, simili a quelle che vede nella scansione del suo paziente.


Jonathan Lewin, presidente e responsabile di radiologia del Dipartimento di Radiologia e Scienze Radiologiche della Johns Hopkins university, ha osservato che questo approccio potrebbe aiutare i pazienti con malattie sia comuni che non comuni.  "Questa ricerca è una delle prime applicazioni reali di analisi su 'grandi basi di dati', perchè prende informazioni mediche da un grande numero di pazienti, eliminando tutto ciò che potrebbe identificare individui specifici, ed portando i dati nella 'Cloud' [nella nuvola, cioè nella rete], per consentire una potenza di analisi molto alta", ha detto Lewin.


"Questo è l'obiettivo della comunità medica da quasi un decennio, e i professori Miller e Mori hanno trovato la soluzione per implementare questa tecnologia in modo da portare benefici ai nostri pazienti, e può aiutare nella classificazione e nella identificazione di disturbi rari e sottili del cervello, così come delle manifestazioni insolite delle malattie più comuni del cervello".


La banca dati pilota di imaging cerebrale sarà inizialmente limitata ai medici e ai pazienti all'interno del sistema medico della Johns Hopkins, ma i ricercatori dicono che la banca dati potrebbe essere successivamente estesa o riprodotta altrove nei prossimi anni.

 

 

 

 

 


FonteJohns Hopkins.

Pubblicato in hopkinschildren.org  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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