Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Indagini avanzate sul cervello possono diventare migliori e più economiche

La magnetoencefalografia (MEG) è una tecnica importante per la ricerca e la diagnosi sul cervello. Ma i sistemi di MEG sono così costosi che non tutti i paesi dell'UE ne hanno uno a tutt'oggi.

Un gruppo di ricercatori svedesi dimostra ora che la MEG può essere eseguita con una tecnologia molto più conveniente di quella impiegata oggi - tecnologia in grado, inoltre, di fornire nuove conoscenze sul cervello.


La comunicazione tra le cellule del cervello genera
campi magnetici che possono essere misurati con
sensori SQUID. La MEG
focale mette i sensori più
vicino alla testa, migliorando così i livelli di segnale
e migliorando la focalizzazione sull'attività cerebrale. (Credit: Illustration: Philip Krantz,
Krantz Nanoart)


La MEG è usata oggi come sistema diagnostico in molti ospedali altamente specializzati. Tra le applicazioni ci sono la pianificazione pre-operatoria per la chirurgia del cervello e la diagnosi di epilessia e demenza. Un unico sistema MEG costa circa 3 milioni di Euro per l'acquisto e 200 mila Euro di costi di gestione annui. A causa del prezzo alto, non c'è al momento neanche un sistema MEG in molti paesi con cure mediche di alta tecnologia, compresa la Svezia.


Un gruppo di ricercatori della Chalmers University of Technology e dell'Università di Göteborg stanno ora lavorando su una tecnologia che può rendere molto più accessibile la MEG. L'idea è un sistema MEG semplice e abbastanza economico da essere disponibile in ogni ospedale, fornendo allo stesso tempo possibilità di indagini completamente nuove e fondamentali nella ricerca sul cervello.


Il cuore del sistema è una nuova classe di sensori che, a differenza dei sensori MEG odierni, non richiedono raffreddamento a -269°C. Questi invece funzionano a -196°C. Questa possibilità offre molti vantaggi: "Uno di questi è la riduzione dell'isolamento tra i sensori e la testa del soggetto", spiega Dag Winkler, professore di fisica alla Chalmers. "I sensori possono quindi andare molto più vicino al cervello in modo da ottenere una foto a risoluzione più alta dell'attività cerebrale". Con la tecnologia di oggi, è possibile registrare l'attività in una zona del cervello più o meno delle dimensioni di una moneta da 1€. Con la "Focal MEG" (MEG con sensori raffreddati ad azoto liquido) la precisione può essere migliorata così da registrare in un'area del cervello che è una frazione di quelle dimensioni.


Un esempio di ciò che comporta questo, è la diagnosi dell'autismo nei bambini in una età precedente - cosa che sarebbe molto significativa considerando quanto sia importante che questi bambini abbiamo il giusto aiuto il più presto possibile. "Un altro vantaggio importante della MEG focale è che il liquido necessario per raffreddare l'hardware è solo l'azoto liquido", aggiunge Dag Winkler. "La MEG attuale richiede l'elio liquido, che è estremamente costoso. Inoltre, utilizzando l'azoto al posto dell'elio, si può costruire l'hardware con una flessibilità molto maggiore e con meno complicazioni".


I ricercatori di Gothenburg hanno dimostrato che la MEG focale funziona per gli studi cerebrali avanzati. Usando due sensori che hanno sviluppato, hanno registrato con successo l'attività cerebrale spontanea, qualcosa che non era mai stato fatto prima con sensori raffreddati a liquido di azoto. La possibilità di registrare l'attività cerebrale spontanea (al contrario dell'attività mediata dalla stimolazione ripetuta) è un'indicazione consistente che si può registrare l'attività cerebrale più complicata. "L'ipotesi prevalente tra i ricercatori della MEG era che la MEG con sensori raffreddati ad azoto liquido non fosse fattibile", dice Justin Schneiderman, assistente professore di ingegneria biomedica dell'Università di Göteborg e del MedTech West. "Ma abbiamo ora cominciato a perforare questa ipotesi, dimostrando una buona sensibilità in due onde cerebrali note in parti del cervello molto ben conosciute".


I ricercatori hanno anche fatto una scoperta inaspettata. Hanno registrato una onda cerebrale insolitamente forte - il cosiddetto ritmo theta - nella parte posteriore del cervello, mentre i metodi attuali tendono a trovare onde theta solo in altre parti del cervello. "Questo è molto elettrizzante", dice Mikael Elam, professore di Neurofisiologia Clinica all'Università di Göteborg. "Potrebbe essere un tipo non ancora rilevato di segnale del cervello che può essere trovato quando si prendono le misura più vicino alla testa come facciamo noi".

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Chalmers University of Technology.

Riferimento:
F. Öisjöen, JF Schneiderman, GA Figueras, ML Chukharkin, A. Kalabukhov, A. Hedström, M. Elam, D. Winkler. High-Tc superconducting quantum interference device recordings of spontaneous brain activity: Towards high-Tc magnetoencephalography. Applied Physics Letters, 2012; 100 (13): 132601 DOI: 10.1063/1.3698152.

Pubblicato in ScienceDaily il 12 Dicembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Cervello del toporagno si restringe in inverno e rinasce in estate: c'è q…

10.09.2025 | Ricerche

I toporagni comuni sono uno dei pochi mammiferi noti per restringere e far ricrescere in...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)