Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo farmaco potrebbe trattare Alzheimer, sclerosi multipla e lesioni cerebrali

Click to visit University/School WebsiteUna nuova classe di farmaci sviluppata alla Feinberg School of Medicine della Northwestern University mostra un potenziale iniziale per essere una terapia "taglia unica" per Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla e per le lesioni cerebrali traumatiche, riducendo l'infiammazione nel cervello.

La Northwestern ha recentemente registrato brevetti per coprire questa nuova classe di farmaci e ha concesso in licenza lo sviluppo commerciale a una società biotech che ha recentemente completato la prima fase umana di uno studio clinico per la medicina.


I farmaci di questa classe puntano a un particolare tipo di infiammazione del cervello, che è un denominatore comune in queste malattie neurologiche e nel trauma cranico e ictus. Questa infiammazione cerebrale, chiamata anche neuroinfiammazione, è ritenuta sempre di più con un ruolo importante nel danno progressivo caratteristico di queste malattie croniche e nelle lesioni cerebrali. Affrontando l'infiammazione del cervello, la nuova classe di farmaci (rappresentata da MW151 e MW189) offre un approccio terapeutico completamente diverso all'Alzheimer rispetto a quelli attuali che sono sperimentati per prevenire lo sviluppo di placche beta-amiloidi nel cervello. Le placche sono un indicatore della malattia, ma non una causa dimostrata.


D Martin  Watterson
Un nuovo studio preclinico pubblicato il 24 luglio sul Journal of Neuroscience, riferisce che quando uno dei nuovi farmaci della Northwestern viene dato a un topo progettato geneticamente per sviluppare l'Alzheimer, impedisce lo sviluppo della malattia vera e propria. Lo studio, della Northwestern Feinberg School e della University of Kentucky, identifica la finestra di tempo ottimale per la gestione terapeutica del farmaco, che viene assunto per via orale e attraversa facilmente la barriera emato-encefalica. "Questo potrebbe diventare parte di una serie di farmaci da usare per prevenire lo sviluppo dell'Alzheimer", ha detto Martin D. Watterson, professore di farmacologia molecolare e chimica biologica alla Feinberg School, il cui laboratorio ha sviluppato il farmaco. Egli è un coautore dello studio.


In precedenti studi su animali, lo stesso farmaco ha ridotto il danno neurologico causato da lesione cerebrale traumatica in testa chiusa e ha inibito lo sviluppo di una malattia simile alla sclerosi multipla. In queste malattie, come nell'Alzheimer, gli studi dimostrano che la finestra temporale per la terapia è cruciale.


MW151 e MW189 lavorano impedendo la sovrapproduzione dannosa di proteine cerebrali chiamate citochine proinfiammatorie. Gli scienziati ora ritengono che la sovrapproduzione di queste proteine contribuisca allo sviluppo di molte malattie neurologiche degenerative, nonché il danno neurologico causato da lesione cerebrale traumatica e ictus. Quando sono prodotte troppe citochine, le sinapsi del cervello cominciano a far cilecca (fallire l'accensione). Alla fine l'intera organizzazione del cervello cade nel caos, come un computer malfunzionante. I neuroni perdono le connessioni l'uno con l'altro e possono infine morire. Il danno risultante nella corteccia e nell'ippocampo può compromettere la memoria e il processo decisionale.


"Nell'Alzheimer molte persone ora vedono la progressione da decadimento cognitivo lieve a vero e proprio Alzheimer come un'indicazione del malfunzionamento delle sinapsi, i percorsi che permettono ai neuroni di comunicare tra loro", ha detto Watterson, Professore John G. Searle di Biologia Molecolare e Biochimica."E alti livelli di citochine proinfiammatorie possono contribuire alla disfunzione sinaptica". Poiché questo meccanismo dannoso infiammatoria sembra avere anche un ruolo importante in altre malattie neurodegenerative, oltre all'Alzheimer, la classe di farmaci rappresentati da MW151 potrebbe contenere il potenziale brillante di co-terapia per malattia di Parkinson, demenza frontotemporale, sclerosi laterale amiotrofica, sclerosi multipla e per le complicanze a lungo termine di lesioni cerebrali, ha detto Watterson. "Abbiamo bisogno di più studi sulle finestre temporali terapeutiche nei modelli di altre malattie in modo da poter pianificare meglio le future sperimentazioni cliniche", osserva Watterson.

[...]


 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della Northwestern University, via EurekAlert!, a service of AAAS.

Pubblicato in ScienceDaily il 24 Luglio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)