Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Metti a frutto i tuoi ricordi

L'elevata quantità di antiossidanti presenti nelle mele può proteggere il cervello dai danni dello stress ossidativo.

Un paio di mele consumate a pranzo e a cena possono aiutare a ricordare meglio è di più, nonostante il passare degli anni. È quanto assicura, almeno, un nuovo studio, condotto da un gruppo di ricercatori dell'Università del Massachusetts e pubblicato sul Journal of Alzheimer Disease.

In effetti, ricerche precedenti (su ratti geneticamente modificati perché invecchiando si ammalassero come l'uomo) avevano già evidenziato che le mele hanno un effetto positivo in caso di patologie degenerative, come l' Alzheimer.

Lo studio più recente - effettuato anch' esso sui ratti, ma secondo gli studiosi significativo anche per l' uomo - è ritenuto interessante perché suggerisce che questi frutti potrebbero aiutare anche la memoria delle persone avanti con gli anni non affette da specifiche patologie. «Questa nuova ricerca, di fatto, indica che mangiare mele e berne il succo, in concomitanza con una dieta bilanciata, può proteggere il cervello dai danni dello stress ossidativo. Effetto, questo, probabilmente dovuto all' elevata quantità di antiossidanti naturalmente presenti nelle mele» spiega Thomas Shea, coordinatore dello studio, direttore del Centro ricerche per la neurobiologia e degenerazione cellulare dell' Università del Massachusetts.

Di conseguenza, gli studiosi suggeriscono semplicemente, soprattutto con l'avanzare degli anni, di mangiare due-quattro mele, oppure di bere due-tre bicchieri di succo di mela, ogni giorno.

Si allarga, così, il possibile menu di chi vuole combattere, anche con la dieta, i vuoti di memoria. Altri alimenti ricchi di antiossidanti sono, infatti, arance, pompelmi e frutti di bosco, che si sono rivelati utili soprattutto per stimolare la memoria a breve termine, nonché broccoli, pomodori, spinaci, carote.

Recenti ricerche hanno, inoltre, dimostrato che esistono ulteriori meccanismi grazie ai quali, per aiutare la memoria, converrebbe adottare una dieta ricca di cibi di origine vegetale e, in particolare, di verdura verde, cereali da prima colazione, lenticchie, asparagi, tutti alimenti ricchi di folati, vitamine del gruppo B.

A questo proposito, ad esempio, scienziati dell' USDA Human Nutrition Research Center on Aging hanno tenuto sotto controllo 2500 uomini e donne ultrasessantenni, verificando che alimenti ricchi di folati possono tenere sotto controllo il livello nel sangue di omocisteina, con un effetto benefico sulla capacità di ricordare.

Se nel sangue c' è una quantità troppo elevata di questo amminoacido, infatti, la memoria può risentirne: chi ha alti livelli di omocisteina e pochi folati fa più fatica a ricordare i particolari di un breve racconto. Mentre l' aumento di folati nel sangue scoraggerebbe l' incremento dell' omocisteina.

E i ricordi affiorerebbero, quindi, con più facilità.

Corriere della Sera, 12 marzo 2006, Archivio storico.

Notizie da non perdere

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)