Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dichiarazione dell'ADDF sui dati del lecanemab presentati alla CTAD

I risultati positivi del nuovo farmaco per l'eliminazione dell'amiloide rappresentano il punto di partenza per il trattamento dell'Alzheimer, mentre una terapia combinata rimane il Sacro Graal.

Sulla base dei risultati dello studio presentati il 29 novembre 2022 alla 15a Clinical Trials on Alzheimer’s Disease (CTAD), pubblicati sul New England Journal of Medicine, il farmaco lecanemab (di cui si prevede l'approvazione della FDA all'inizio del prossimo anno) sarà un passo positivo nel trattamento del morbo di Alzheimer (MA).


L'Alzheimer è una malattia complessa con molteplici cause sottostanti legate alla biologia dell'invecchiamento, quindi la l'Alzheimer’s Drug Discovery Foundation (ADDF) da tempo ritiene che è necessario un approccio di farmaci combinati.


"I risultati di oggi mostrano che il lecanemab rallenta il declino cognitivo, una notizia gradita per i milioni di pazienti e famiglie che vivono con il MA"
, ha dichiarato il dott. Howard Fillit, cofondatore e direttore scientifico dell'ADDF. "Ma questo è solo un inizio per fermare il MA sul suo percorso. Abbiamo un sacco di strada da fare per passare dal 27% di rallentamento offerto dal lecanemab al nostro obiettivo di rallentare il declino cognitivo del 100%".


I farmaci che eliminano l'amiloide sono una parte della soluzione, ma rimane una urgente necessità di sviluppare una nuova generazione di farmaci che puntano tutti gli aspetti della biologia dell'invecchiamento, che possono essere combinati per affrontare l'intera serie di patologie sottostanti che contribuiscono alla malattia.


Nuovi strumenti diagnostici di facile utilizzo e emergenti, come quelli supportati dal Diagnostics Accelerator dell'ADDF possono aiutare a individuare le cause sottostanti specifiche del MA di ogni persona, consentendo approcci di trattamento di precisione e migliorando gli studi clinici.


"Una combinazione unica di farmaci abbinata alla patologia sottostante di ciascun paziente è la risposta, e la nostra migliore speranza di dare ai pazienti un sollievo duraturo da questa malattia insidiosa e progressiva"
, ha affermato il dott. Fillit.


La serie di farmaci di MA in corso di sperimentazione oggi è più robusta che mai, con il 75% dei farmaci attualmente in studi clinici rivolti a nuovi obiettivi che vanno oltre l'amiloide e la tau, secondo un recente rapporto.


"Le notizie di oggi sono incoraggianti per tutti coloro che hanno lavorato al lecanemab e per quelli di noi che hanno trascorso decenni ad affrontare il MA migliorando i progetti di sperimentazione clinica", ha affermato il dott. Filit. “Ma ancora di più, questa è la prova che la nostra ricerca sta pagando. Ci dà una chiara visione che un giorno dei trattamenti consentiranno ai pazienti di mantenere la loro indipendenza non solo per settimane o mesi ulteriori, ma per anni e forse per l'intera vita".

 

 

 


Fonte: Alzheimer's Drug Discovery Foundation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Perché è importante la diagnosi precoce di demenza?

31.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Vedere problemi di memoria nel tuo caro anziano può essere davvero spaventoso. Magari no...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.