Chi ha problemi alla tiroide non deve farsi l'autodiagnosi di Alzheimer

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'ipotiroidismo è legato alla demenza?

 

Secondo l'American Thyroid Assoc...

I caregiver familiari possono aiutare a modellare gli esiti dei loro cari: vediamo il loro…

26 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

L'infermiera del piano mi aveva appena detto che la mia nuova paziente - chiamiamola Ma...

Proteggere le cellule cerebrali con il cannabinolo

26 Apr 2024 | Ricerche

Gli scienziati del Salk osservano le proprietà neuroprotettive del cannabinolo nei mosceri...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24 Apr 2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in ef...

L'ora del giorno in cui muovi il tuo corpo fa la differenza per la tua salute?

24 Apr 2024 | Ricerche

Attività fisica serale è legata a maggiori benefici per la salute degli obesi.

 <...

Prendere medicine rende ansioso il paziente? Possibili cause e soluzioni

24 Apr 2024 | Esperienze & Opinioni

 Come convincere mio padre a prendere i suoi farmaci quotidiani quando è così combatt...

Dieta tradizionale giapponese associata a minore restringimento del cervello nelle donne

23 Apr 2024 | Ricerche

Il declino cognitivo e la demenza colpiscono già oltre 55 milioni di persone nel mondo...

Un'infezione virale può innescare una malattia neurodegenerativa progressiva

23 Apr 2024 | Ricerche

Degli scienziati riferiscono su Nature che una variante genica specifica che c...

Eventi stressanti in mezza età possibili fattori di rischio per l'Alzheimer in tarda …

23 Apr 2024 | Ricerche

Le esperienze stressanti nell'infanzia sono associate ai processi neuroinfiammatori legati...

Prossimi eventi

Ven, 3 Mag '24  10:00 > 11:30   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Valdobbiadene
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Biblioteca di Valdobbiadene - sala Candiani, Via Piva 53, Valdobbiadene (TV)
Mer, 8 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Ven, 10 Mag '24  20:30 > 22:00   Auto Mutuo Aiuto
Gruppo Auto-Mutuo-Aiuto Altivole
Riscoprirsi risorsa tra persone unite dallo stesso problema, partecipando ai Gruppi ...
Centro Sociale, Via Roma 21, Altivole
Mer, 15 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Gio, 16 Mag '24  17:00 > 18:30   Caffe' Alzheimer
[CA Pedemontano] «Ti SOStengo. Un salvagente legale in un mare di dubbi»
Il Caffè Alzheimer è un servizio che la Casa di Soggiorno ...
Casa delle Associazioni, Via Campagna 46, Loria (TV)
Mer, 22 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 29 Mag '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago
Mer, 5 Giu '24  14:30 > 16:30   Incontri e presentazioni
Donne che si prendono cura
Un progetto scritto da donne per le donne, realizzato grazie al ...
Associazione ASAV, c/o distretto sanitario, Via Toniolo 2, Vedelago

Sostegno Psicologico Ottobre 2023

Da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrion...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggere...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della te...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ru...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunz...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham de...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli migliorame...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune re...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative c...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e sp...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno regis...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera d...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività de...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e f...

Biomarcatore 'ideale', non invasivo, rileva l'Alzheimer prima dei sintomiL'assenza di un'attivazione prefrontale, durante l'invio di toni semplici, rileva l'Alzheimer (AD) prima della comparsa dei sintomi.


Con un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Human Brain Mapping, la fisica Sanja Josef Golubic PhD, dell'Università di Zagabria, rivela il grande potenziale di un biomarcatore per l'AD, assolutamente non invasivo, discreto e individuale, con proprietà 'ideali'.


La diffusione mondiale dell'Alzheimer, un tipo morboso di demenza di lunga durata, è una delle più grandi sfide globali di salute pubblica che ha di fronte questa generazione.


Molte evidenze emerse durante più di 110 anni di ricerche sulla malattia suggeriscono che i cambiamenti patologici associati all'AD cominciano decenni prima dell'insorgenza dei sintomi clinici.


Questa lunga progressione della neurodegenerazione, che è irreversibile nella fase sintomatica della malattia, può dipendere dal mancato sviluppo di terapie efficaci che modificano la malattia.


Attualmente, a livello mondiale c'è la ricerca urgente di un marcatore di cambiamenti patologici molto precoci relativi all'AD, eventualmente reversibili, in soggetti ancora cognitivamente intatti, prima della comparsa dei primi sintomi.


Reisa Sperling, presidente del National Institute on Aging/Alzheimer's Association Workgroup on Preclinical AD, e direttrice del programma Neuroimaging alla Harvard Medical School, riesaminando la vasta ricerca di biomarcatori per l'AD preclinico, sottolinea: "Una linea attiva di ricerca è la relazione tra le reti neurali intrinseche e l'evoluzione 'topografica' del processo patofisiologico dell'AD. È possibile, proprio come nel settore immobiliare, che sia fondamentale 'la posizione, la posizione e la posizione' ".


Sanja Josef Golubic ha scoperto che la posizione della chiave è nascosta nella topografia della rete sensoriale uditiva. Ha scoperto un biomarcatore topologico della patologia AD preclinica e clinica a livello individuale, che presenta una grande dimensione di effetto (0,98) e un'elevata precisione, sensibilità e specificità (100%) nell'identificare i pazienti sintomatici di AD all'interno di un campione di ricerca.


Il nuovo biomarcatore non richiede di stimare i livelli limite o i processi di normalizzazione, il problema principale con i marcatori AD proposti finora. È assolutamente non invasivo, non basato sull'uso di mezzi di gruppo e non è associato a cambiamenti statisticamente significativi in ​​una variabile continua.


La sua forza è nella semplicità di usare un valore binario, cioè ha attivato o non attivato un generatore neurale. La bassa sensibilità all'eterogeneità e la variabilità individuale dovuta alla sua natura binaria è probabilmente la proprietà più importante del biomarcatore proposto.


Sanja Josef Golubic, che insieme a Cheryl Aine, Selma Supek, Julia Stephen, John Adair e Janice Knoefel costituiscono il team di ricerca internazionale, costituito dall'Università di Zagabria, dall'Università del New Mexico, dal Mind Research Network e dal New Mexico VA Healthcare System, spiega:

"Tre anni fa abbiamo scoperto l'innovativo terzo percorso di diagnosi veloce e sensoriale, che collega direttamente le aree sensoriali primarie alla corteccia prefrontale mediale entro i primi 80ms dopo la stimolazione uditiva. Abbiamo fornito forti evidenze del ruolo modulatorio del generatore prefrontale mediale sulla dinamica dei generatori nei cortici uditivi primari, e abbiamo notato anche l'alta sensibilità dei generatori di gating dinamici sulla patologia AD. Questo ci ha ispirato a mettere a fuoco la nostra ricerca di un biomarcatore di AD in direzione dell'attivazione del generatore di sensori prefrontali".

"In questo studio dimostriamo l'uso della localizzazione di sorgenti neurali che sottendono i campi neuromagnetici misurati al di fuori della testa, per individuare l'AD anche prima dell'inizio dei sintomi. I controlli sani hanno attivato un generatore prefrontale in risposta sia ai toni devianti che a quelli ripetuti di un paradigma originale.

"Al contrario, il gruppo AD sintomatico mancava di qualsiasi attivazione dei generatori di gating prefrontali mediali sia ai toni devianti che a quelli ripetuti, ma abbiamo rilevato un sottogruppo di controlli caratterizzato dall'assenza di attivazione del generatore di gating prefrontale solo per il tono ripetuto e punteggi significativamente inferiori su un Mini Mental Status e su un test ritardato di memoria visiva (Rey-Osterreith Complex Figure Test).

"È altamente probabile che questi individui siano stati presi in una fase preclinica di AD, in quanto mostrano sia disturbi neuropsicologici che neurofisiologici caratteristici di una demenza di tipo AD, anche se non avevano ancora soddisfatto i criteri clinici per la fase iniziale di AD sintomatico".


La localizzazione di una discreta attivazione del gating prefrontale è un biomarcatore altamente promettente dell'Alzheimer a livello individuale, con il potenziale di seguire l'evoluzione del processo fisiopatologico della malattia.


I prossimi passi nell'evoluzione del biomarcatore includono il test in un ampio campione indipendente e la valutazione negli studi clinici longitudinali. La grande dimensione dell'effetto, la non-invasività assoluta e l'indipendenza statistica, tutte proprietà di un biomarcatore "ideale", lanceranno senza dubbio questo biomarcatore di AD verso un uso clinico.

 

 

 


Fonte: Agency for evolving and promotion of STEM disciplines via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Josef Golubic, S., Aine, C. J., Stephen, J. M., Adair, J. C., Knoefel, J. E. and Supek, S. MEG biomarker of Alzheimer's disease: Absence of a prefrontal generator during auditory sensory gating. Hum. Brain Mapp.,(2017), 38: 5180–5194. doi:10.1002/hbm.23724

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.