Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Lo xeno in soccorso?

Periodic table Fonte: Wikipedia

Lo xeno è uno dei gas nobili. Se ricordi dalla lezione di chimica delle superiori, i gas nobili sono tutti sul lato destro della tavola periodica, nel gruppo 18: elio (numero atomico 2), neon (10), argon (18), krypton (36), xeno (54) e radon (86). Quando ero al liceo, venivano chiamati 'gas inerti' perché sono relativamente resistenti alla formazione di sali o altri composti chimici, ma ora il termine 'gas nobile' sembra preferito.


Lo xeno si distingue dagli altri gas nobili in diversi modi. Per prima cosa, sembra avere proprietà sia idrofobiche che idrofile che consentono alle molecole di xeno di mescolarsi liberamente in un ambiente acquoso (a base d'acqua) e lipofilico (grasso). Lo xeno attraversa prontamente la barriera amato-cerebrale ed è usato come anestetico per inalazione sin dai primi anni '50.


Non sembra avere effetti collaterali gravi ad eccezione del costo molto elevato, almeno tre volte superiore rispetto ad altri anestetici comparabili. Lo xeno ha anche dimostrato di essere neuroprotettivo nei modelli animali di lesioni cerebrali traumatiche e questa protezione sembra essere mediata dall'antagonismo del recettore N-metil-D-aspartato (NMDA).


In un impressionante studio pubblicato di recente in Science Translational Medicine, gli autori propongono che lo Xeno possa essere utile anche nel trattamento del morbo di Alzheimer (MA). Hanno studiato l'effetto del gas di xeno in 3 diversi tipi di topi modello transgenico di MA moderando la funzione delle cellule microgliali nel cervello.


Le microglia sono gli spazzini del cervello. Di norma puliscono i pasticci nel cervello come le placche di amiloide-beta (Aβ). Man mano che il MA avanza, le microglia sembrano perdere la capacità di scomporre le proteine Aβ. In questo nuovo studio, lo xeno ha aiutato le microglia a ritrovare tale capacità e ha anche ridotto l'infiammazione nel cervello.


In due modelli di topo che esprimono proteine tipiche del MA (Aβ e tau), i topi esposti allo xeno avevano livelli più bassi delle due proteine. Nei topi transgenici con allele APOE-4, gli animali trattati con xeno sono andati meglio nei test di cognizione e hanno avuto meno deterioramento nel cervello.


Lo so, lo so. Siamo già stati su questa strada prima.Molti, troppi potenziali farmaci hanno mostrato benefici nei modelli animali di MA ma hanno poi fallito completamente nelle prove umane. Ma qualcosa dello xeno è allettante. E a differenza della maggior parte dei farmaci di MA, lo xeno sembra non avere gravi effetti collaterali.


Tempo per una sperimentazione clinica? Puoi scommetterci. Un esperimento di fase 1 sta già reclutando. Iscrivimi!

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)