Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dan Gibbs: Perdita di udito, afasia e demenza

Audiogram Norms hearing loss at different agesPerdita media di udito legata all'età a varie frequenze. Perdita di udito moderatamente grave provoca problemi nelle discussioni di gruppo. Con una perdita grave, le voci si possono sentire a 30cm dall'orecchio; con profonda perdita, la modalità di comunicazione principale è la vista piuttosto che l'udito.

Negli ultimi dieci anni circa, ho notato un aumento dei problemi a capire cosa mi dicono le persone, specialmente se ce ne sono diverse che parlano allo stesso momento, come a una cena in famiglia, o peggio, a una grande festa. Potrebbe essere il motivo principale per cui trovo sempre più difficili e intimidatorie le occasioni sociali.


Quando mia moglie mi parla, spesso devo chiederle di ripetere quello che ha detto. Ha imparato a dire due volte le cose se vuole che le capisca. So che è irritante per lei. Spesso annuisco o grugnisco, fingendo di capire cosa sta dicendo. Ho attribuito questo crescente problema al mio morbo di Alzheimer (MA) che interferisce con la mia capacità di comprendere il linguaggio, in particolare se non sento chiaramente ogni parola.


Le afasie che influenzano la produzione (carenza a trovare le parole) o la ricezione (comprensione alterata) linguistica sono comuni nelle fasi medio-avanzate del MA, ma i problemi di denominazione, in particolare, sono spesso uno dei primi sintomi di MA. Negli ultimi mesi, ho notato che io e mia moglie abbiamo scelte notevolmente diverse per il volume quando guardiamo la TV. Lei trova che è troppo alto quando l'ho impostato io, e devo mettermi le mani a coppa sulle orecchie per sentire al livello che lei ha scelto.


Alla fine mi sono reso conto che forse non è solo MA. Forse ho un problema di udito. Al controllo annuale del mese scorso, ho chiesto al medico di prescrivermi un audiogramma. Questo ha mostrato una grave perdita di udito a sinistra nelle frequenze più alte e una perdita moderata nelle frequenze più basse. L'orecchio destro non era così male, aveva una perdita grave di udito solo nelle frequenze più alte e udito normale nelle frequenze basse e medie.

 DanGibbs AudiogramI risultati della mia audiometria a tono puro. Cerchi rossi=orecchio destro, X blu=orecchio sinistro. (Fonte: Sue Doucette AuD, Legacy Good Samaritan Medical Center)


Quasi tutti sperimentano la perdita di udito con l'età, in particolare nelle alte frequenze. Ciò influisce in particolare sulla capacità di ascoltare e comprendere il parlato. A 80 anni, la maggior parte delle persone ha un deterioramento significativo. Io sono a circa dieci anni da quel declino normale, specialmente nell'orecchio sinistro. L'audiologo ha raccomandato l'istallazione di apparecchi acustici. Questo laboratorio di audiologia non vende apparecchi acustici, quindi non c'è alcun conflitto in tale raccomandazione. Sono scoraggiato un po' dalla seccatura extra di usare questi dispositivi, ma ho intenzione di tornarci su presto.


Un numero crescente di studi ha dimostrato che la perdita di udito può essere un fattore di rischio modificabile per la demenza per tutte le cause. C'è accordo sul fatto che le persone con una perdita significativa di udito hanno più probabilità di sviluppare la demenza rispetto a quelle con udito normale, ma c'è incertezza sul fatto che il trattamento della perdita di udito possa ridurre il rischio di demenza.


Diversi studi recenti sembrano dimostrare che l'uso di apparecchi acustici può realmente ridurre il rischio di demenza nei soggetti con problemi di udito. In uno studio del 2021 pubblicato su Alzheimer & Dementia, soggetti con problemi di udito con lieve compromissione cognitiva (MCI) che portavano apparecchi acustici avevano il 27% in meno di probabilità di progredire verso la demenza rispetto a quelli che non li portavano. Una meta-analisi molto più ampia di otto studi, che comprendevano 126.903 soggetti con perdita di udito, ha mostrato una significativa probabilità inferiore del 19% di sviluppare demenza in coloro che avevano usato apparecchi acustici.


Sono stato lento a cambiare idea, ma ora sono convinto che ci siano ottime possibilità che gli apparecchi acustici non solo migliorino il mio udito e la mia capacità di comprendere il parlato, ma forse anche rallentare la progressione del mio Alzheimer.

 

 

 

 


Fonte: Daniel Gibbs in A Tattoo On My Brain (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


Notizie da non perdere

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)