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Ricercatori russi dicono di aver trovato l'innesco che fa partire l'Alzheimer

Un gruppo di scienziati della Lomonosov Moscow State University, insieme ai colleghi dell'Istituto di Biologia Molecolare, dell'Accademia Russa delle Scienze e del King College di Londra, è riuscito a chiarire il meccanismo di sviluppo dell'Alzheimer e...

Test semplici ed economici per migliorare la gestione dell'Alzheimer vicino al paziente

Un biosensore portatile, in grado di mostrare come sta progredendo la malattia nei pazienti con Alzheimer, potrebbe in futuro migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone.Questa è la conclusione di una nuova revisione di studi scientifici...

L'Alzheimer è più 'versatile' di quanto si crede

Nuove scoperte fatte alla Università di Lund in Svezia dimostrano che la causa della patologia dell'amiloide-beta (la sostanza che, nel cervello, danneggia la memoria e la cognizione delle persone con Alzheimer) potrebbe essere più versatile di quanto si...

Assistenza alla demenza a domicilio: aumentare conoscenze e qualità, e diminuire i costi

Oltre i due terzi delle persone in assistenza domiciliare sono over-65, circa il 36% ha una qualche forma di deficit cognitivo, compresa la demenza. Secondo l'Institute of Medicine (USA), il numero di fornitori di assistenza domiciliare (Home Health...

La dieta 'occidentale' aumenta il rischio di Alzheimer?

La ricerca recente ha stabilito delle associazioni tra alcuni fattori ambientali (comprese la dieta occidentale e la sedentarietà) e l'aumento della suscettibilità all'Alzheimer. In effatti, si stima che una combinazione tra dieta e inattività...

Identificato nuovo biomarcatore che può predire l'insorgenza dell'Alzheimer

E' stato identificato un marcatore dell'infiammazione cerebrale in pazienti che sono nelle fasi iniziali asintomatiche dell'Alzheimer, dai ricercatori della Ludwig-Maximilians-University, del Centro tedesco per le Malattie Neurodegenerative (DZNE), e...

Le scansioni PET possono mostrare l'evoluzione delle fasi dell'Alzheimer

Una nuova ricerca condotta da scienziati della University of California di Berkeley mostra per la prima volta che le scansioni PET possono monitorare le fasi progressive dell'Alzheimer negli adulti cognitivamente normali, un progresso fondamentale nella...

Obiettivo: trattare SOLO gli effetti negativi degli enzimi dell'Alzheimer, conservando quelli positivi

Gli enzimi raramente fanno un solo lavoro.Quindi i tentativi di arrestare l'enzima che provoca le caratteristiche dell'Alzheimer spesso generano effetti collaterali, perché queste terapie impediscono all'enzima di svolgere le sue molte altre...

Un team è riuscito a sopprimere lo stress ossidativo e la morte dei neuroni associati all'Alzheimer

Il cervello è una enorme rete di comunicazione, che contiene più di 100 miliardi di cellule nervose (neuroni), con ramificazioni che si connettono in più di 100 trilioni (100 mila miliardi) di punti (sinapsi). C'è un invio costante di segnali attraverso...

Una mente attiva può posticipare i sintomi dell'Alzheimer, ma non rallenta la malattia sottostante

Le persone che si mantengono mentalmente e fisicamente sane in mezza età possono limitare i sintomi dell'Alzheimer, ma per la maggior parte delle persone l'attività non influenza i cambiamenti sottostanti provocati dalla malattia nel cervello...

L'ansia grave e cronica è un fattore di rischio per la demenza

Dei ricercatori hanno identificato un nuovo fattore che può aumentare il rischio di sviluppare la demenza: l'ansia. Le persone che hanno sperimentato livelli molto alti di ansia in un qualsiasi momento della loro vita hanno una probabilità più alta del...

Scoperta cruciale sul ruolo del sistema immunitario nell'Alzheimer: è più decisivo di quanto si crede

Le cellule immunitarie, che di norma ci aiutano a sconfiggere le infezioni batteriche e virali, possono avere un ruolo molto più importante nell'Alzheimer di quanto si è creduto finora, secondo i neurobiologi dell'Università della California di Irvine e...

Nuovo test prevede la probabilità di demenza solo in base alla cartella clinica

Visto che ci piace vivere più a lungo, c'è un test al quale in futuro dovremo tutti abituarci: quello che ci darà la probabilità di essere colpiti dalla demenza, senza prelievi di sangue o mappature genetiche.E' una formula semplice calcolata in base...

I danni provocati al cervello dall'Alzheimer possono essere riparati?

Nel mio recente articolo su Stanford Medicine a proposito della ricerca di Alzheimer (Rethinking Alzheimer's, Ripensare l'Alzheimer), ho elencato i vari approcci innovativi degli scienziati di Stanford per mordere l'Alzheimer sul nascere, scoprendo che...

Come l'olio di oliva extra vergine esercita i suoi effetti neuroprotettivi dall'Alzheimer

Uno dei principali fattori che contribuiscono ai disturbi neurologici come l'Alzheimer e il Parkinson è lo stress ossidativo.Uno studio recente sui ratti, pubblicato nel Journal of Food Science and Technology il 5 gennaio 2016, suggerisce che alte...

L'ictus che sanguina nel cervello (emorragia cerebrale) associato all'insorgenza di demenza

Il sanguinamento all'interno del cervello, o emorragia intracerebrale, è stato associato ad un rischio alto di sviluppare la demenza post-ictus, secondo una ricerca presentata alla International Stroke Conference 2016 (Conferenza Internazionale...
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Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l'ippocampo

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito dall'Alzheimer ad esordio tardivo e, per il mantenimento delle funzioni cognitive in età avanzata, può essere più importante di quello che si pensava finora, in base a...

L'accesso agli ausili dell'udito potrebbe ridurre i casi di demenza

La perdita di udito contribuisce alla demenza e al declino mentale, secondo una nuova ricerca eseguita da un medico che ha in programma di iniziare la prima sperimentazione clinica per studiare se gli apparecchi acustici possono prevenire o attenuare il...

Il sesso anche dopo i 50 aiuta a combattere la demenza, per effetto del rilascio di ormoni

Fare sesso potrebbe aiutare le persone anziane a ritardare la demenza, secondo gli scienziati della Università di Coventry, i quali hanno scoperto che gli over 50 ancora attivi in camera da letto hanno una funzione cognitiva più nitida.I test su uomini...

Studio collega i farmaci 'inibitori della pompa protonica' alla demenza

Un nuovo studio ha confermato un'associazione tra gli inibitori della pompa protonica (i farmaci che curano il bruciore di stomaco, l'ulcera peptica e altri disturbi collegati all'acidità del tratto gastrointestinale superiore) e l'aumento del rischio di...

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In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee g...

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Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

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Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

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Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

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Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

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Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

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Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

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Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

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Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

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Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

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