Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


APP, proteina dell'Alzheimer, regola l'apprendimento e il comportamento sociale nel cervello sano

fewer synaptic links in neurons app lackingI neuroni mancanti delle proteine della famiglia APP mostrano meno connessioni sinaptiche (Fonte: © Susanne Klein, Heidelberg University)

Anche se la proteina APP è ben nota per il suo ruolo cruciale nel morbo di Alzheimer (MA), il suo contributo alla funzione cerebrale normale, al contrario, è rimasto in gran parte sconosciuto fino ad ora.


Di recente, un team internazionale di ricerca, guidato dalla prof.ssa Ulrike Müller, biologa molecolare dell'Università di Heidelberg, ha acquisito nuove informazioni sulle funzioni fisiologiche della famiglia delle proteine ​APP, usando un topo modello senza APP.


L'assenza di APP durante lo sviluppo cerebrale ha dimostrato di provocare la malformazione di importanti regioni cerebrali implicate nell'apprendimento e nella formazione della memoria. Di conseguenza, questi topi erano gravemente deteriorati nelle loro abilità di apprendimento e mostravano un comportamento simile a un autistico.


Il MA viene scatenato da depositi di proteine ​​insolubili nel cervello, che si aggregano attorno alle cellule nervose, formando placche. Queste placche consistono principalmente di piccoli peptidi di amiloide-β (Aβ), che sono il prodotto del taglio della proteina precursore dell'amiloide (APP, amyloid precursor protein). I peptidi Aβ infliggono danni alle cellule nervose e alla fine li portano alla morte.


Mentre conosciamo da anni l'effetto dannoso dei peptidi Aβ sui neuroni, sappiamo poco sulle funzioni fisiologiche naturali dell'APP. Secondo i ricercatori, questa prospettiva non patologica è degna di indagini, considerando il fatto che l'APP, così come altre due proteine ​​strettamente correlate, è prodotta dalla maggior parte delle cellule nervose nel cervello, in particolare nelle regioni critiche per l'apprendimento e la memoria.


Per indagare sul ruolo della famiglia delle proteine APP nello sviluppo e nella funzionalità del sistema nervoso, il gruppo di ricerca della prof.ssa Müller ha usato come organismo modello dei topi progettati geneticamente per bloccare la produzione di tutte le proteine ​​della famiglia APP. Un esame attento ha rivelato che la perdita di APP durante lo sviluppo del cervello ha portato a malformazioni nella struttura stratificata dell'ippocampo, una regione del cervello essenziale per la formazione della memoria.


Ulrike Müller, che dirige il Dipartimento di Genomica Funzionale all'Istituto di Farmacia e Biotecnologia Molecolare dell'Università di Heidelberg, afferma:

"Abbiamo osservato che l'assenza di APP ha portato al deterioramento del cablaggio neuronale e una diminuzione del numero di connessioni sinaptiche. Ha anche ridotto la comunicazione tra le cellule nervose e ha influenzato gravemente le prestazioni dell'animale nei test di comportamento che valutano l'apprendimento.

"Il team è stato sorpreso di scoprire anche che queste rotture nello sviluppo del cervello hanno dato origine a cambiamenti comportamentali che assomigliavano a quelli presenti nel disturbo dello spettro autistico. I topi mostravano i caratteristici modelli di movimento ricorrenti e la mancanza di interesse nelle interazioni sociali con i loro simili.

"I nostri risultati suggeriscono che la famiglia APP ha un ruolo cruciale nello sviluppo normale del sistema nervoso, dell'apprendimento, della formazione della memoria e della comunicazione sociale. In futuro, queste comprensioni possono aiutare lo sviluppo di terapie innovative per il MA".


Finanziato dalla German Research Foundation e pubblicato in The Embo Journal, questo studio è stato uno sforzo collaborativo internazionale che ha coinvolto il gruppo di ricerca con sede a Heidelberg e scienziati della Technische Universität Braunschweig, dell'Università di Mainz e dell'Università di Zurigo (Svizzera).

 

 

 


Fonte: University of Heidelberg (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Vicky Steubler, Susanne Erdinger, Michaela K Back, Susann Ludewig, Dominique Fässler, Max Richter, Kang Han, Lutz Slomianka, Irmgard Amrein, Jakob Engelhardt, David Wolfer, Martin Korte, Ulrike Müller. Loss of all three APP family members during development impairs synaptic function and plasticity, disrupts learning, and causes an autism‐like phenotype. The EMBO Journal, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Dana Territo: 'La speranza può manifestarsi da molte fonti nella cerchia …

14.01.2025 | Esperienze & Opinioni

Come trovi speranza nel nuovo anno con una diagnosi di Alzheimer?

Avere speranza...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)