Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Si può mantenere la memoria anche con cambiamenti cerebrali simili all'Alzheimer

L'afasia primaria progressiva è una condizione neurodegenerativa rara caratterizzata da problemi rilevanti nel linguaggio, che peggiorano nel tempo. Circa il 40% delle persone con la condizione ha il morbo di Alzheimer (MA) sottostante. Ma un nuovo studio, pubblicato online dal 13 gennaio 2021 su Neurology®, ha scoperto che le persone con la condizione possono non sviluppare i problemi di memoria associati al MA.


"Anche se sapevamo che nelle persone con afasia primaria progressiva i ricordi non erano influenzati all'inizio, non sapevamo se la memoria continuava a funzionare negli anni successivi", ha detto il primo autore dello studio M. Marsel Mesulam MD, della Northwestern University di Chicago. "Questo è stato difficile da determinare perché la maggior parte dei test di memoria si basa sulle abilità verbali che queste persone hanno perso o stanno perdendo".


Lo studio ha incluso 17 persone con afasia primaria progressiva associata al MA, confrontati con 14 persone che avevano il MA tipico con perdita di memoria. I ricercatori hanno testato le capacità di memoria delle persone con afasia primaria progressiva mostrando loro immagini di oggetti comuni. Dopo aver atteso 10 minuti, ai partecipanti sono state mostrate le stesse immagini con altre e dovevano indicare se avevano visto la foto prima.


Questo test è stato eseguito una prima volta, e poi ancora 2,4 anni dopo in media. Le persone con il MA tipico hanno ascoltato un elenco di parole comuni e successivamente hanno ascoltato le stesse parole insieme con altre ed è stato loro chiesto di scegliere quelle che avevano sentito prima. Il primo test è stato ripetuto in media 1,7 anni dopo.


Entrambi i gruppi hanno anche eseguito test delle loro capacità linguistiche. Ai partecipanti con afasia primaria progressiva sono state eseguite anche scansioni cerebrali per vedere come la malattia stava interessando il loro cervello, specialmente nelle aree relative alla memoria.


Le persone con afasia primaria progressiva non hanno avuto un declino delle capacità di memoria quando hanno fatto i test la seconda volta. A quel punto, avevano sintomi del disturbo da 6 anni in media. Al contrario, le loro abilità linguistiche sono declinate significativamente nello stesso periodo. Per le persone con il MA tipico, la memoria verbale e le capacità linguistiche sono calate con uguale gravità durante lo studio.


I ricercatori hanno esaminato le autopsie cerebrali di 8 persone con afasia primaria progressiva e di tutti quelli con MA tipico. Le persone con afasia primaria progressiva avevano quantità di placche e grovigli (che sono segni del MA) simili a quelli dei pazienti di MA tipico, ha detto Mesulam.


Come potenziali contributori alla conservazione della memoria in questo tipo raro di MA i ricercatori hanno identificato l'asimmetria del restringimento nel lato sinistro del cervello e una minore incidenza di proteine ​​cerebrali APOE4 e TDP-43.


"È necessaria altra ricerca per determinare quali fattori consentono a queste persone di esibire questa resilienza delle abilità di memoria, anche di fronte a una notevole patologia di MA nel cervello", ha detto Mesulam.


Le limitazioni dello studio sono le dimensioni relativamente contenute del campione e che non erano disponibili le autopsie di tutti i casi afasia primaria progressiva.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M. Marsel Mesulam, Christina Coventry, Alan Kuang, Eileen Bigio, Qinwen Mao, Margaret Flanagan, Tamar Gefen, Jaiashre Sridhar, Changiz Geula, Hui Zhang, Sandra Weintraub, Emily Rogalski. Memory resilience in Alzheimer's disease with primary progressive aphasia. Neurology, 13 Jan 2021 DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Gas xeno potrebbe proteggere dall'Alzheimer, almeno nei topi; previsti te…

30.01.2025 | Ricerche

Molti dei trattamenti perseguiti oggi per proteggere dal morbo di Alzheimer (MA) sono co...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)