Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Ecco come il nostro cervello ci aiuta a trovare oggetti messi nel posto sbagliato

L'esistenza di cellule cerebrali di tipo GPS, che possono memorizzare mappe dei luoghi in cui siamo stati, come la nostra cucina o la destinazione delle vacanze, era già ampiamente conosciuta, ma una scoperta mostra che c'è anche un tipo di cellula cerebrale sensibile alla distanza e alla direzione degli oggetti, che può memorizzare le loro posizioni su queste mappe.


La ricerca, guidata dai dott. Steven Poulter e Colin Lever dell'Università di Durham e condiretta dal dott. Thomas Wills della University of Central London (UCL), ha scoperto che le cellule di tracciamento vettoriale (vector trace cells) possono ricordare quanto lontano siamo andati, e dove sono le cose, che vengono aggiunte alla mappa della nostra memoria dei luoghi dove siamo stati.


Il dott. Steven Poulter ha dichiarato:

"La scoperta delle cellule di tracciamento vettoriale è particolarmente importante, poiché l'area del cervello dove si trovano è una delle prime ad essere attaccata da disturbi del cervello come l'Alzheimer, potendo così spiegare perché uno dei sintomi più comuni, nonché 'segnale di avvertimento' cruciale precoce, è perdere o mettere nel posto sbagliato gli oggetti".


Il dott. Lever ha aggiunto:

"Sembra che le cellule di tracciamento vettoriale si connettano alle reti cerebrali creative che ci aiutano a pianificare le nostre azioni e a immaginare scenari complessi nell'occhio della nostra mente. È probabile che, lavorando insieme, le cellule di tracciamento vettoriale ci permettano di ricreare le relazioni spaziali tra noi stessi e gli oggetti, e tra gli oggetti di una scena, anche quando non li vediamo direttamente".


Le cellule cerebrali che compongono l'equivalente biologico di un sistema di navigazione satellitare sono state scoperte per la prima volta dai professori John O'Keefe, Edvard Moser e May-Britt Moser. La loro scoperta ha fatto luce su uno dei grandi misteri delle neuroscienze (come sappiamo dove siamo nello spazio) e ha fatto loro vincere il premio Nobel 2014 per la medicina.


Parlando della scoperta, il professor John O'Keefe ha detto:

"Sono rimasto molto colpito, non solo hanno scoperto un nuovo tipo di cellula cerebrale, la cellula di tracciamento vettoriale, ma la loro analisi delle sue proprietà è esaustiva e avvincente. Questa scoperta getta una luce considerevole su questa importante ma enigmatica struttura del cervello, a sostegno dell'idea che è davvero il ​​sistema di memoria che abbiamo sempre creduto essere".


Il professor Lord Robert Winston ha aggiunto:

"Questo affascinante lavoro sulle cellule di tracciamento vettoriale scopre ulteriori livelli della nostra memoria, così spesso persi con i danni al cervello e l'invecchiamento. Questa scoperta dà informazioni possibili su determinati tipi di demenza che sono ora di massiccia importanza.

"L'idea che la perdita o il cambio di tali cellule possa essere un primo biomarcatore della malattia potrebbe portare a una diagnosi più precoce e a terapie più efficaci per una delle condizioni mediche più intrattabili".

 

 

 


Fonte: Durham University via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Steven Poulter, Sang Ah Lee, James Dachtler, Thomas Wills & Colin Lever. Vector trace cells in the subiculum of the hippocampal formation. Nature Neuroscience, 21 Dec 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)