Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Azioni meno violente e caschi imbottiti riducono lesioni alla testa nel football giovanile

I giocatori di football delle scuole medie hanno una possibilità notevolmente ridotta di lesioni alla testa se indossano caschi imbottiti e usano tecniche sicure di contrasto e blocco, secondo uno studio pubblicato da ricercatori della Rutgers sulla rivista Neurosurgery.


I giocatori giovani rappresentano il 70% di tutti i partecipanti al football dilettantistico e professionistico, perciò si deve prestare molta attenzione alla sicurezza dello sport per questa categoria di giocatori.


Per gli atleti più anziani del football e di altri sport di contatto, le commozioni cerebrali e le altre lesioni alla testa sono state collegate a problemi cognitivi, compresa la demenza, la depressione e l'encefalopatia traumatica cronica, una malattia degenerativa del cervello.


“I genitori sono comprensibilmente preoccupati che i loro giovani calciatori si stiano mettendo a rischio per le stesse lesioni a lungo termine del cervello o del sistema nervoso che sono comuni nei giocatori più anziani”, ha detto Robert Heary, direttore del Centro Chirurgia Vertebrale e Mobilità della Rutgers. “Sebbene le commozioni cerebrali che causano segni facilmente osservabili e sintomi siano di grande preoccupazione per i medici che esaminano i giocatori di football durante e dopo le partite, anche gli effetti di altri traumi alla testa con un minor numero di sintomi possono provocare danni a lungo termine”.


I ricercatori hanno monitorato 20 membri di una squadra di football giovanile del New Jersey, che ha indossato i caschi dotati di un sistema che registrava il numero e la gravità degli impatti che ogni giocatore subiva durante gli allenamenti e le 7 partite della stagione.


Un allenatore di placcaggio ha insegnato a giocatori e allenatori dei metodi sicuri per bloccare, far fallire i blocchi e contrastare, che riducevano il contatto con la testa dei giocatori sia in attacco che in difesa.


Durante gli allenamenti, i giocatori indossavano Guardian Caps, caschi dotati di una copertura imbottita che riduce il numero di impatti ad alta energia alla testa. Questi caschi, che vengono indossati solo per gli allenamenti, aumentano lo spessore del casco per renderlo flessibile e morbido, in grado di gestire in modo più efficace l'energia e mitigare i colpi ripetuti e cumulati.


Durante la stagione sono stati registrati 817 impatti, in media 41 per giocatore, e circa 20 minuti di contatto pieno per allenamento, ma nessuna commozione cerebrale.


“L'uso dei caschi Guardian Caps, di tecniche sicure di placcaggio e l'età dei partecipanti può aver contribuito al numero molto basso di impatti registrati e alla completa mancanza di lesioni”, ha detto Heary.

 

 

 


Fonte: Patti Verbanas in Rutgers, The State University of New Jersey (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Robert F. Heary, Neil Majmundar, Roxanne Nagurka. Is Youth Football Safe? An Analysis of Youth Football Head Impact Data. Neurosurgery, 28 Jan 2020, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

[Dana Territo] Sii delicato e paziente quando parli ad amici e familiari della…

30.09.2025 | Esperienze & Opinioni

Come parlare alla famiglia della mia diagnosi di Alzheimer?

È difficile discerne...

Antiossidanti aiutano contro vari problemi di salute, ma è complicato capire q…

3.11.2025 | Esperienze & Opinioni

La descrizione di antiossidante è tutta nel nome: gli antiossidanti contrastano gli ossi...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Questo approccio di medicina di precisione potrebbe aiutarti a ritardare la de…

5.12.2025 | Ricerche

Secondo un nuovo studio condotto alla Università della California di San Francisco, la c...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)