Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Dire 'bugie innocenti' al paziente di demenza è accettabile

Una nuova ricerca indica che dire a una persona con demenza una 'buona bugia' o una 'bugia innocente', per rassicurarla o alleviare lo stress, può andare bene, ma la menzogna ​​palese non è accettabile.


Lo studio è stato condotto da ricercatori della National University of Ireland di Galway e ha coinvolto persone con problemi di memoria attraverso tre gruppi di discussione, e altri tre gruppi di caregiver informali o non pagati.


Si è proposto di esplorare il concetto di mentire dalla prospettiva delle persone con demenza nella comunità e dei loro caregiver informali:

"Un sintomo comune del declino cognitivo nelle persone con demenza, o con problemi di memoria la cui causa non è stata ancora diagnosticata, è chiedere ripetutamente dei propri cari che sono deceduti, o fare affermazioni errate. I caregiver sono quindi di fronte a un dilemma: evitare e distrarre o 'correggere' la persona e dire la 'verità', o dire una bugia".


I gruppi di discussione sono stati tratti dai gruppi per la difesa della demenza in Irlanda e da Dementia Northern Ireland, dall'Health Service Executive e dal Dementia Services Development Centre in Irlanda del Nord.


Lo studio ha scoperto che coloro che consideravano accettabile mentire hanno chiarito che doveva essere usato solo per impedire che la persona si sentisse angosciata. Ha anche scoperto che lo stadio della demenza, o la consapevolezza della persona della sua condizione, era un altro fattore critico.


I caregiver si riferivano anche ad «approcci per gestire l'angoscia» e all'«inganno empatico». Alcuni intervistati hanno ammesso di avere dei problemi a non dire sempre la verità. Un intervistato ha dichiarato: "Non mi piace portare qualcuno sempre più nella nebbia".


Alcuni dei partecipanti con problemi di memoria e i caregiver hanno espresso preoccupazione sul fatto che dire una 'bugia innocente' o una 'bugia buona' potrebbe causare sfiducia o avere un impatto negativo sulle relazioni.


"Tutti i partecipanti hanno ritenuto che la menzogna palese, detta con l'intenzione di ingannare e fare del male, non sia accettabile", ha riferito lo studio. "Tuttavia, raccontare una 'bugia buona' o  una 'bugia innocente' per alleviare l'angoscia era considerato accettabile in determinate circostanze".


Il rapporto aggiunge che alcuni caregiver informali hanno detto che può essere accettabile per i operatori sanitari professionali raccontare una 'bugia buona' o una 'piccola bugia' in determinate circostanze, ma solo se 'conoscono la persona' e hanno preso in considerazione i desideri del caregiver informale / familiare.

 

 

 


Fonte: Noel Baker in Irish Examiner (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: D. Casey, U. Lynch, K. Murphy, A. Cooney, M. Gannon, C. Houghton, A. Hunter, F. Jordan, S. Smyth, H. Felzman, & P. Meskell. Telling ‘a good’ or ‘white lie’: the views of people living with dementia and their carers. Dementia, 25 Feb 2019, DOI: 10.1177/1471301219831525

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.