Iscriviti alla newsletter

L'esercizio fisico può migliorare la cognizione riducendo il flusso sanguigno cerebrale negli anziani

blood cells 19252

L'esercizio fisico altera il flusso sanguigno cerebrale e migliora le prestazioni cognitive negli anziani, sebbene non nel modo in cui si potrebbe pensare.


Un nuovo studio pubblicato dai ricercatori della University of Maryland sul Journal of Alzheimer's Disease ha mostrato che l'esercizio era associato a una migliore funzionalità cerebrale in un gruppo di adulti con lieve deterioramento cognitivo (MCI) e una diminuzione del flusso sanguigno in regioni cruciali del cervello.


"Una riduzione del flusso sanguigno può sembrare un po' contraria a ciò che si suppone accada dopo aver intrapreso un programma di esercizi", ha spiegato il Dr. J. Carson Smith, professore associato del Dipartimento di Kinesiologia. "Ma dopo 12 settimane di esercizio, gli adulti con MCI hanno avuto una diminuzione del flusso sanguigno cerebrale. Hanno contemporaneamente migliorato significativamente i punteggi ottenuti nei test cognitivi".


Il Dr. Smith spiega che per coloro che iniziano a sperimentare una sottile perdita di memoria, il cervello è in 'modalità di crisi' e può cercare di compensare l'incapacità di funzionare in modo ottimale aumentando il flusso sanguigno cerebrale. Mentre il flusso ematico cerebrale elevato è generalmente considerato benefico per la funzione cerebrale, ci sono prove che suggeriscono che potrebbe effettivamente essere un segno di ulteriore perdita di memoria in quelli diagnosticati con MCI.


I risultati dello studio del dott. Smith e del suo team suggeriscono che l'esercizio fisico può avere il potenziale di ridurre questo flusso ematico compensativo e migliorare l'efficienza cognitiva in quelli nelle primissime fasi del morbo di Alzheimer.


Anche un gruppo di controllo di anziani cognitivamente sani senza MCI si è sottoposto al programma di allenamento, composto da quattro sessioni di 30 minuti di tapis roulant a intensità moderata alla settimana. Ma il programma ha prodotto risposte diverse da ciascun gruppo.


A differenza del gruppo con MCI, il cui allenamento fisico ha diminuito il flusso ematico cerebrale, l'esercizio fisico ha aumentato il flusso ematico cerebrale nella corteccia frontale nel gruppo sano dopo 12 settimane. Anche le loro prestazioni sui test cognitivi sono migliorate in modo significativo, come è stato osservato nel gruppo MCI.


In questo studio sono stati misurati i cambiamenti nel flusso ematico cerebrale in regioni specifiche del cervello che sono note per essere coinvolte nella patogenesi dell'Alzheimer, che includono l'insula (coinvolta nella percezione, controllo motorio, autocoscienza, funzionamento cognitivo), la corteccia cingolata anteriore (coinvolta nel processo decisionale, anticipazione, controllo degli impulsi e delle emozioni) e il giro frontale inferiore (coinvolto nell'elaborazione del linguaggio e nella parola).


In particolare, tra quelli con MCI, la diminuzione del flusso sanguigno cerebrale nell'insula sinistra e nella corteccia cingolata anteriore sinistra erano fortemente correlati con migliori prestazioni su un test di associazione di parole usato per misurare la memoria e la salute cognitiva.

 

 

 


Fonte: University of Maryland (> English text)- Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Alfonso J. Alfini, Lauren R. Weiss, Kristy A. Nielson, Matthew D. Verber, J. Carson Smith. Resting Cerebral Blood Flow After Exercise Training in Mild Cognitive Impairment. Journal of Alzheimer's Disease, 2019; 67 (2): 671 DOI: 10.3233/JAD-180728

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

La demenza ci fa vivere con emozioni agrodolci

23.05.2023

Il detto è: dolce è la vita. E, anche se vorremmo momenti costantemente dolci, la vita...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo;...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è u...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Farmaci per il sonno: limitazioni e alternative

18.04.2023

Uno studio pubblicato di recente sul Journal of Alzheimer's Disease è l'ultima...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensoria…

11.04.2023

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle cap...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello ...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il ...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno d...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il ris...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.