Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Declino cognitivo: quando inizia a influenzare la capacità di guida degli anziani?

Per gli anziani, guidare può significare vivere una vita più indipendente e soddisfacente. Pertanto, non sorprende che circa l'86% degli over-65 tengano attiva la loro patente di guida e molti di noi prevedono di guidare più a lungo nella vecchiaia.


Gli incidenti automobilistici possono essere devastanti o addirittura mortali per chiunque, compresi gli anziani e gli altri utenti della strada. Tuttavia, a 65 anni inizia a salire il tasso di incidenti mortali, in relazione alla distanza che una persona percorre in un veicolo. Allo stesso tempo, quando gli anziani smettono di guidare a causa di problemi di salute o altre preoccupazioni, possono sperimentare isolamento e depressione. Possono anche essere più propensi ad accedere a strutture di assistenza a lungo termine prima di quanto farebbero altrimenti.


I ricercatori hanno una storia di studi sulla sicurezza dei conducenti anziani dopo che hanno avuto la diagnosi di demenza, un declino della memoria e altre capacità mentali che rendono difficile la vita quotidiana. Tuttavia, sappiamo poco degli effetti sui conducenti più anziani i cui problemi con le abilità mentali sono meno gravi di quelli associati alla demenza.


Di recente, un team di ricercatori ha progettato uno studio per saperne di più sulla salute cognitiva e sui rischi di incidente dei conducenti anziani. Nello studio, pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society, i ricercatori si sono concentrati sul collegamento tra i livelli di funzione cognitiva e il rischio di incidente dei conducenti anziani senza demenza, in un periodo di 14 anni. Hanno inoltre valutato il legame tra i cambiamenti nelle funzioni cognitive nel tempo e i rischi successivi di incidenti.


I ricercatori hanno usato le informazioni dell'Adult Changes in Thought (ACT), uno studio continuo su over-65. I ricercatori hanno collegato i dati relativi all'ACT dal 2002 al 2015 alla banca dati degli incidenti dello Stato di Washington e alle informazioni fornite dal Dipartimento Patenti dello Stato di Washington.


I partecipanti all'ACT sono stati testati nella loro capacità di pensare e prendere decisioni. I ricercatori hanno seguito 2.615 partecipanti per una media di 6,7 anni o fino a quando non hanno abbandonato l'ACT, sono morti, sono stati diagnosticati con demenza o non hanno rinnovato la patente. I ricercatori hanno poi esaminato gli incidenti dei veicoli a motore che coinvolgevano i partecipanti all'ACT. Hanno incluso tutti gli incidenti con lesioni, morte o danni alla proprietà per un totale di almeno $ 1.000.


Per i conducenti anziani con patente e senza demenza, i livelli più bassi della funzione cognitiva si sono collegati a un rischio più elevato di incidenti automobilistici. Anche la depressione era collegata a un rischio più elevato di incidenti degli autisti anziani senza demenza.


I ricercatori hanno notato che, sfortunatamente, non esiste ancora un esame clinico specifico, una procedura o un test di laboratorio, ampiamente accettati, che possano valutare il rischio di guida e di incidente correlato alla funzione cognitiva.


I ricercatori hanno comunque concluso che i conducenti anziani con livelli bassi di funzione cognitiva sono in qualche modo più inclini a essere coinvolti in un incidente.


Questi conducenti anziani, i loro familiari e i loro fornitori di assistenza sanitaria devono bilanciare i vantaggi dell'indipendenza, della mobilità e dell'impegno sociale con il potenziale di incidenti automobilistici mentre decidono se una persona anziana debba continuare a guidare.

 

 

 


Fonte: American Geriatrics Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Laura A. Fraade-Blanar, Beth E. Ebel, Eric B. Larson, Jeanne M. Sears, Hilaire J. Thompson, Kwun Chuen G. Chan, Paul K. Crane. Cognitive Decline and Older Driver Crash Risk. Journal of the American Geriatrics Society, 2018; DOI: 10.1111/jgs.15378

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Per capire l'Alzheimer, ricercatori di Yale si rivolgono alla guaina di m…

4.07.2025 | Ricerche

L'interruzione degli assoni, la parte simile a una coda nelle cellule nervose che trasme...

Allenamento con i pesi protegge il cervello delle persone anziane dalla demenz…

15.04.2025 | Ricerche

Uno studio, condotto presso l'Università di Stato di Campinas (Brasile), ha scoperto che dopo sei...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Studio rafforza il legame tra vaccino contro l'herpes zoster e minore ris…

10.04.2025 | Ricerche

La nuova analisi di un programma di vaccinazione in Galles ha scoperto che il vaccino contro l'he...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Nuova 'teoria unificata della mente': implicazioni per la prevenzion…

17.07.2025 | Ricerche

In un nuovo studio con implicazioni sulla prevenzione del morbo di Alzheimer (MA) e altr...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)