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Gli analgesici oppioidi riducono l'uso di antipsicotici per l'Alzheimer

Iniziare la somministrazione di un analgesico oppiaceo ha ridotto l'uso di antipsicotici e benzodiazepine in soggetti con morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio recente condotto all'Università della Finlandia Orientale. Questi farmaci vengono spesso prescritti per trattare i sintomi comportamentali e psichiatrici della demenza, che possono essere aggravati da altri sintomi, come il dolore. I risultati sono stati pubblicati su International Psychogeriatrics.


I ricercatori hanno analizzato l'uso di antipsicotici e benzodiazepine sei mesi prima e sei mesi dopo che le persone con MA hanno iniziato a usare un oppiaceo. Questi risultati sono stati poi confrontati con persone con MA che non avevano iniziato a usare oppioidi. Dopo la partenza con un oppiaceo, i ricercatori hanno rilevato la tendenza al ribasso nella prevalenza di antipsicotici e benzodiazepine, con il calo maggiore nella prevalenza di antipsicotici.


L'uso di antipsicotici e benzodiazepine è molto frequente nelle persone con MA, ma comporta un rischio di gravi effetti avversi e in genere il trattamento a lungo termine non è raccomandato. Studi precedenti avevano trovato una diminuzione dei sintomi comportamentali e psichiatrici della demenza quando i pazienti sono trattati per il dolore, ma questo nuovo studio mostra ora, per la prima volta, una diminuzione del consumo di farmaci sintomatici.


Lo studio è anche il primo mondo a livello nazionale sull'argomento. I risultati forniscono ulteriori prove sull'importanza di una corretta diagnosi e trattamento del dolore nelle persone con demenza.


Lo studio fa parte della coorte MEDALZ, che include 3.327 persone con MA, diagnosticate nel periodo 2010-2011. Ad ogni persona che ha iniziato l'uso di oppioidi è stata associata una persona di confronto con MA che non ha iniziato l'uso di oppioidi, ma che aveva stessa età, sesso e regione di residenza. I dati per lo studio sono stati ricavati dai registri nazionali finlandesi.

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Aleksi Hamina, Piia Lavikainen, Antti Tanskanen, Anna-Maija Tolppanen, Jari Tiihonen, Sirpa Hartikainen, Heidi Taipale. Impact of opioid initiation on antipsychotic and benzodiazepine and related drug use among persons with Alzheimer’s disease.  International Psychogeriatrics. Published online 21 March 2018. DOI: 10.1017/S1041610217002897

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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